letteralmente /let:eral'mente/ avv. [der. di letterale, col suff. -mente]. - 1. [attenendosi strettamente al senso proprio: tradurre l.] ≈ alla lettera, fedelmente, parola per parola, puntualmente, scricto [...] sensu, liberamente. 2. [in senso non metaforico, cioè con totale aderenza al vero: sono l. sfinito] ≈ assolutamente, completamente, davvero, del tutto, nel vero senso della parola, proprio, totalmente, veramente. ↔ affatto, per niente, per nulla. ...
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logo¹ /'lɔgo/ s. m. [adattamento del gr. lógos "parola"], non com. - 1. (filos.) a. [nel pensiero greco, la parola come si articola in quello che si dice e, anche, ciò che si esprime attraverso la parola] [...] ≈ [→ LOGOS (1. a)]. b. [realtà del pensare, sia come attività umana, sia come entità metafisica] ≈ [→ LOGOS (1. b)]. 2. (teol.) [seconda persona della Trinità] ≈ [→ LOGOS (2)] ...
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senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. (fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette [...] introdurre un chiarimento a quanto già detto: ho scelto il ristorante, nel s. che l'ho trovato] ≈ cioè, in altre parole, ossia, vale a dire. 7. [orientazione secondo la quale si effettua un movimento: ero diretto nel s. opposto al suo] ≈ direzione ...
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sinonimo /si'nɔnimo/ [dal gr. synṓnymos (lat. tardo synony̆mos), comp. di syn- "sin-" e ónoma, ónyma "nome"]. - ■ agg. (ling.) [di parola e sim., che ha un significato fondamentalmente uguale a quello [...] sim.: espressioni s.] ≈ sinonimico. ‖ analogo, simile. ↔ Ⓣ (ling.) antonimo, contrario. ‖ diverso, opposto. ■ s. m. [parola o espressione che ha fondamentalmente lo stesso significato di un'altra, pur ammettendo caratteristiche e valori differenziati ...
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promessa /pro'mes:a/ s. f. [lat. tardo promissa -ae, in origine promissa -orum "cose promesse", neutro plur. del part. pass. di promittĕre "promettere"]. - 1. [l'impegnarsi di fronte ad altri e le parole [...] . ● Espressioni: mantenere le promesse [fare quel che si è promesso] ≈ tenere fede alla parola. ↔ mancare alla parola. 2. (fig.) [giovane che inizia un'attività dando ottimi risultati: giovane p. del ciclismo, del calcio] ≈ astro nascente, puledro ...
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spendere /'spɛndere/ [lat. expendere, propr. "pesare": in origine infatti il denaro si pesava, nei pagamenti] (io spèndo, ecc.; pass. rem. spési, spendésti, ecc.; part. pass. spéso). - ■ v. tr. 1. [dare [...] .) sfiatarsi, (fam.) spolmonarsi, sprecare il fiato, [con uso assol.] parlare al vento (o col muro); spendere qualche parola (o quattro parole) [dedicare alcune parole a un argomento, con la prep. su o con la locuz. prep. intorno a: intorno a questo ...
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offendere /o'f:ɛndere/ [lat. offendĕre, propr. "urtare contro"] (io offèndo, ecc.; pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). - ■ v. tr. 1. a. [recare danno a qualcosa] ≈ danneggiare, [...] della zoologia: tra tutte le parolacce che gli disse, «porco» era la meno offensiva. Un’offesa può essere costituita da una parola o una frase non da tutti, o in tutti i contesti, considerate negative: sentirmi dare del professore fu per me un’offesa ...
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dotto¹ /'dɔt:o/ [dal lat. doctus, part. pass. di docēre "istruire"]. - ■ agg. 1. (disus.) [di persona, che ha acquisito molta dottrina, in senso assol. o in determinati campi del sapere] ≈ colto, erudito, [...] dotta → □. ■ s. m. (f. -a), disus. [persona dotta] ≈ erudito, sapiente, studioso. ↔ ignorante, illetterato, incolto. ↑ analfabeta. □ parola dotta [parola che è stata assunta da una lingua scritta e non ha subìto l'evoluzione fonetica propria del ...
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Fabio Rossi
offendere. Finestra di approfondimento
Offendere fisicamente e moralmente - Si può danneggiare qualcuno in molti modi, con le percosse, con i comportamenti, con le parole, ecc. Se il danno [...] della zoologia: tra tutte le parolacce che gli disse, «porco» era la meno offensiva. Un’offesa può essere costituita da una parola o una frase non da tutti, o in tutti i contesti, considerate negative: sentirmi dare del professore fu per me un’offesa ...
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parolaccia /paro'latʃ:a/ s. f. [pegg. di parola] (pl. -ce). - [parola sconcia, volgare, oppure blasfema: chi t'ha insegnato queste p.?] ≈ mala parola, sconcezza, scurrilità, volgarità. ‖ bestemmia, imprecazione, [...] a parolacce → □. □ prendere a parolacce [rivolgere insulti a qualcuno] ≈ (fam.) dirne quattro (o di tutti i colori) (a), ingiuriare, insultare, offendere, oltraggiare, (non com.) prendere a male parole, vilipendere, vituperare. [⍈ OFFENDERE] ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...