slogan /'zlɔgan/ s. m. [dall'ingl. slogan, voce scozz. (slogorne o sloghorne), gaelico sluaghghairm "grido di guerra"]. - 1. (massm., polit.) [breve frase, incisiva e sintetica, per lo più coniata a fini [...] pubblicitari o di propaganda politica] ≈ motto, parola d'ordine. 2. (estens.) [sequenza di parole, o affermazione, risaputa e ovvia] ≈ formula, frase fatta. ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] quello dell’etichetta: Giustina accettò con riconoscenza la g. profferta di suo cugino (G. Verga); salutava le signore con una parola g. per ciascuna (G. Verga); accettò il mio omaggio colla indifferenza g. di un gran signore (A. Oriani). Il termine ...
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prostesi /'prɔstezi/ s. f. [dal lat. tardo prosthĕsis, gr. prósthesis "aggiunta", der. di prostíthēmi "applicare, aggiungere"]. - 1. (med.) [sostituzione di un organo con un elemento artificiale e, anche, [...] l'elemento artificiale stesso] ≈ protesi. 2. (ling.) [aggiunta di un suono all'inizio di parola per motivi eufonici] ≈ protesi. ...
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germanismo s. m. [der. di germano¹]. - (ling.) [parola, locuzione o costrutto peculiari di una lingua germanica ed entrati in un'altra lingua] ≈ (non com.) germanesimo. ...
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protesi /'prɔtezi/ s. f. [dal lat. tardo prothesis, gr. próthesis, der. di protíthēmi "porre avanti"]. - 1. (med.) [sostituzione di un organo con un elemento artificiale e, anche, l'elemento artificiale [...] stesso] ≈ prostesi. 2. (ling.) [aggiunta di un suono all'inizio di parola per motivi eufonici] ≈ prostesi. ...
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proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] al volante pericolo costante; donna danno sposa spesa moglie maglio; donne e motori gioie e dolori; dove son donne e gatti son più parole che fatti; il cuore della donna è fatto a spicchi; le donne buone non hanno né occhi né orecchi; la curiosità è ...
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provocare v. tr. [dal lat. provocare, der. di vocare "chiamare", col pref. pro-¹; propr. "chiamare fuori"] (io pròvoco, tu pròvochi, ecc.). - 1. a. [indurre a una reazione violenta con un atto di sfida: [...] ↓ punzecchiare, (pop.) sfottere, (region.) sfruculiare, stuzzicare. ‖ irritare. ↔ calmare, frenare, placare, quietare. b. [portare qualcuno, con la parola o con l'azione, a un comportamento aggressivo, con la prep. a del secondo arg.: p. qualcuno all ...
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metonimia /meto'nimja/, alla gr. /metoni'mia/ s. f. [dal lat. tardo metonymia, gr. metonymía "scambio di nome"]. - (ling., crit.) [figura retorica che consiste nel trasferimento di significato da una parola [...] a un'altra in base a una relazione di contiguità spaziale, temporale o casuale, usando, per es., il nome del contenente per il contenuto, della causa per l'effetto, ecc.] ≈ ‖ sineddoche. ⇑ figura retorica, ...
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provocazione /provoka'tsjone/ s. f. [dal lat. provocatio -onis "invito alla lotta; appello a un giudice superiore"]. - 1. [il provocare una reazione violenta, l'essere provocato e, anche, l'atto, la parola, [...] il comportamento con i quali si provoca o dai quali si è provocati: questa è una vera e propria p.] ≈ ‖ offesa, sfida. 2. [il convincere qualcuno a compiere azioni immorali o illegali, anche con la prep. ...
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giacitura s. f. [der. di giacere]. - 1. (non com.) [lo stare disteso] ≈ (non com.) giacimento. 2. (estens., non com.) a. [l'atteggiare il corpo in un certo modo: assumere una g. scomoda] ≈ (non com.) positura, [...] posizione, postura. b. [di cosa, il trovarsi all'interno di un determinato contesto in un certo modo: la g. di una parola in una frase] ≈ collocazione, posizione. 3. (geol.) [con riferimento a una massa rocciosa e sim., l'assumere una certa posizione ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...