suffisso s. m. [lat. suffixus "attaccato sotto", part. pass. di suffigĕre]. - (ling.) [elemento morfologico di una parola che si prospone alla radice o al tema di essa per derivarne un'altra o determinarne [...] il sign.] ≈ ‖ infisso, prefisso. ⇑ affisso ...
Leggi Tutto
dis-¹ [dal lat. dis-]. - Pref. verbale e nominale che indica separazione (per es., disgiungere), dispersione (per es., discutere, propr. "scuotere in diverse parti") e più spesso rovescia il senso buono [...] o positivo della parola a cui si prefigge (per es., onore - disonore; simile - dissimile, e, con sostituzione del pref., accostare - discostare). ...
Leggi Tutto
berlicche (o berlic /ber'lik/) s. m. [prob. voce espressiva], solo al sing., pop. - [nome scherz. del diavolo] ● Espressioni (con uso fig.): non com., fare berlicche e berlocche (o berlic e berloc) ≈ cambiare [...] le carte in tavola, mancare di parola; non com., rimanere come berlicche ≈ rimanere con tanto di naso. ...
Leggi Tutto
orizzontale /oridz:on'tale/ [der. di orizzonte]. - ■ agg. [che è disposto in modo parallelo alla linea dell'orizzonte: linea, superficie o.] ≈ ‖ piano, piatto. ↔ verticale. ‖ a piombo, diagonale, inclinato, [...] , distendersi, sdraiarsi, stendersi. ↔ alzarsi, drizzarsi, mettersi in piedi, (fam.) tirarsi su. ■ s. f. 1. [linea o retta orizzontale] ↔ verticale. 2. (gio.) [nei cruciverba, parola da scrivere nelle caselle da sinistra verso destra] ↔ verticale. ...
Leggi Tutto
berta¹ /'bɛrta/ s. f. [dal nome proprio Berta, in quanto presente nel suo der. bertuccia], lett. - [parola o atto tesi a prendere in giro] ≈ [→ BAIA¹ (1)]. ● Espressioni: dare la berta (a qualcuno) ≈ [→ [...] BERTEGGIARE] ...
Leggi Tutto
disciplina s. f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus "allievo"]. - 1. (lett.) a. [opera di maestro autorevole: affidarsi alla d. di un noto studioso] ≈ insegnamento, magistero. ‖ guida. b. (fig.) [...] [norma acquisita con la parola o con l'esempio: la d. del dolore] ≈ ammaestramento, insegnamento, lezione, scuola. 2. (educ.) [branca del sapere oggetto d'insegnamento e di studio: d. filosofiche] ≈ materia. ‖ scienza. 3. a. [complesso di norme che ...
Leggi Tutto
discorso /di'skorso/ s. m. [dal lat. discursus -us]. - 1. a. [l'esprimere il pensiero per mezzo della parola: d. ambiguo] ≈ argomentazione, ragionamento. b. [il discorrere con altri: il d. cadde sul teatro] [...] e in tono più o meno spreg., frase vuota: non facciamo troppi d.!] ≈ chiacchiere, ciance, ciarle, parole. 2. [trattazione ordinata e diffusa di un argomento] ≈ ‖ allocuzione, arringa, (lett.) concione, conferenza, dissertazione, filippica, orazione ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] quello dell’etichetta: Giustina accettò con riconoscenza la g. profferta di suo cugino (G. Verga); salutava le signore con una parola g. per ciascuna (G. Verga); accettò il mio omaggio colla indifferenza g. di un gran signore (A. Oriani). Il termine ...
Leggi Tutto
ortoepia /ortoe'pia/ s. f. [dal gr. orthoépeia, comp. di orthós "retto, corretto" e épos "parola"]. - (ling.) [corretta pronuncia d'una lingua] ≈ (non com.) ortofonia. ‖ fonetica, pronuncia. ...
Leggi Tutto
disegnare /dise'ɲare/ v. tr. [lat. desĭgnare, der. di signum "segno", col pref. de-] (coniug. come segnare). - 1. [riprodurre con segni, linee, ecc. cose immaginate o reali, anche assol.: d. un paesaggio] [...] , rappresentare, ritrarre, tracciare, tratteggiare, [a tratti rapidi] schizzare. 2. (fig.) a. [rappresentare con la parola: d. un periodo storico] ≈ delineare, descrivere, dipingere, presentare, tratteggiare. b. [tracciare nella mente le linee ...
Leggi Tutto
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...