accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare [...] a lui attribuito in base agli elementi raccolti; capi d’a., i fatti descritti nell’atto d’accusa e sui quali l’imputato è chiamato a rispondere; stato d’a., condizione di chi è chiamato a rispondere di un reato (onde le espressioni mettere, essere in ...
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malignita
malignità s. f. [dal lat. malignĭtas, der. di malignus «maligno»]. – 1. a. L’esser maligno, qualità di chi è maligno: la m. del demonio; ho avuto molte prove della sua malignità. b. Tendenza [...] fosse m. nelle sue parole. 2. Pensiero o discorso maligno: pensare, dire una m.; la tua è una m. bella e buona; spesso al plur.: dire m., fare commenti maliziosi su fatti o comportamenti altrui, anche senza cattiveria e sentimento di ostilità: chissà ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] il due di briscola, quanto il due di coppe, non avere nessuna autorità; contano più i fatti che le parole; bisogna addurre argomenti che contino; ciò che più conta, è che il contratto sia firmato; ma questo non conta! 3. intr. (aus. avere) a. Contare ...
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inchiodare
v. tr. [der. di chiodo] (io inchiòdo, ecc.). – 1. a. Fissare, unire, configgere, con uno o più chiodi: i. un’asse; i. una tavola all’altra (o sull’altra); i. il coperchio alla cassa; gli inchiodarono [...] ne derivano; i. qualcuno alle parole dette, a un atto o a un gesto, vederlo, giudicarlo e sim. in stretta dipendenza di essi, prescindendo da altri aspetti, fatti o circostanze. 2. Con uso fig. e rifl., inchiodarsi, nel linguaggio fam., indebitarsi ...
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succedere
succèdere v. intr. [dal lat. succedĕre, comp. di sub- «sotto» e cedĕre «andare»; propriam. «andare sotto»] (pass. rem. io succèssi o anche, escluso il sign. 3, io succedéi o succedètti, tu [...] avvenimenti: a quelle parole successe un putiferio; perduta la riputazione, si perde la benivolenza, e in luogo di quella succedevano sempre più rapidi; quest’anno è stato un continuo succedersi di fatti preoccupanti; le autocolonne si succedevano a ...
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rifare
v. tr. [comp. di ri- e fare] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). – 1. Fare di nuovo, in quasi tutti gli usi di fare. In partic.: a. Di cose distrutte, deteriorate, [...] educarla, incivilirla: Il fare un libro è meno che niente Se il libro fatto non rifà la gente (Giusti). Spesso . non com. Far diventare, rendere tale quale era prima: con poche parole lo rifece fiducioso; r. qualcuno forte, sano, sicuro, certo, buono ...
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riguardare
v. tr. [comp. di ri- e guardare]. – 1. Guardare di nuovo: guardava e riguardava incantato il panorama; mi ha promesso di r. più attentamente la mia pratica; guardare indietro: si fermò per [...] riguarda, la faccenda è chiusa; tutto quello che lo riguarda, tocca anche me; non occuparti di fatti che non ti riguardano e più raro, farsi scrupolo, astenersi: non ti riguardare dal chiedere, se hai bisogno; non si riguarda certo dall’usare parole ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] la musica era troppo forte e copriva la voce dei protagonisti; il rullo dei tamburi coprì le sue ultime parole; Il clamor delle turbe proprî sottoposti o protetti; impedire la conoscenza e divulgazione di fatti o notizie: i risultati dell’inchiesta ...
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dipendenza
dipendènza (ant. dependènza) s. f. [der. di dipendere; nel sign. 3 a, sull’esempio del fr. dépendance]. – 1. Il dipendere, l’essere dipendente: la d. dei figli dall’autorità dei genitori; [...] raggio; d. della temperatura dalla pressione; fatti che sono in rapporto di reciproca d.; parole composte (v. -dipendenza). b. In psicanalisi, d. psichica, la situazione di subordinazione dell’Io rispetto alle esigenze del mondo esterno, dell’Es e ...
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ora1
óra1 (tronc. ór) avv. [lat. hōrā, abl. del sost. hora (v. ora2)]. – 1. a. In questo momento, nel tempo presente (è, in genere, sinon. di adesso): ora sono occupato, vieni più tardi; ora finalmente [...] non vuole; ora ne dice bene, ora male; è sempre in giro, ora in un posto ora in un altro; or sì or no, d’un fatto che si manifesta o avviene a intervalli (cfr. Dante: Ch’or sì, or no s’intendon le parole): si vedeva il lumicino apparire or sì or no ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio NATALI
Stefano LA COLLA
Telesio...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...