consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] vizio e nazione pronunciate ‹vìzi̯o› e ‹nazi̯óne› invece che ‹vìzzi̯o› e ‹nazzi̯óne›) e della pronuncia ʒʒ in alcune parole (azoto pronunciata ‹aʒòto› invece che ‹aʒʒòto›); anche š debole, non presente nel sistema italiano, è una varietà di pronuncia ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] di un qualsiasi parlante (in questo senso, è meno com. di vocabolario): la maggior parte del l. italiano è formata di parole derivate dal latino; studî sul l. francese; errori di l.; il l. della zoologia, delle scienze giuridiche; l’evoluzione del l ...
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articolare2
articolare2 v. tr. [dal lat. articulare (der. di articŭlus: v. articolo), che era usato soprattutto col sign. 3] (io artìcolo, ecc.). – 1. Eseguire il movimento di un’articolazione: a. le [...] , di un romanzo in capitoli, ecc.). 3. Dei suoni della voce, emetterli distintamente congiungendo gli uni agli altri nelle parole di cui fanno parte; a. le parole, pronunciarle con chiarezza: il padre, con voce sommessa, ma distinta, articolò queste ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] fig. a. Nell’uso ant., il contenuto di uno scritto, ossia il testo, o un passo del testo; quindi anche la variante che una parola o una frase può avere in codici diversi (sinon. cioè di lezione, nel sign. filologico): ciascuna di queste due l. si può ...
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articolazione
articolazióne s. f. [dal lat. articulatio -onis, der. di articulare «articolare2»]. – 1. L’atto dell’articolare o dell’articolarsi: a. delle dita, del piede, delle ossa, ecc.; anche nei [...] si hanno articolazioni o fonemi labiali, dentali, palatali, velari, ecc.). 4. In acustica, indice numerico che misura l’intelligibilità delle parole pronunciate (per es., in una trasmissione telefonica) indicando la percentuale delle sillabe e delle ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] al cavallo a saltare gli ostacoli; i. al cane a star ritto sulle zampe di dietro; i. al pappagallo a dire qualche parola. Con prop. interrogativa indiretta introdotta da come: La cara e buona imagine paterna Di voi quando ... M’insegnavate come l’uom ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] e bel cavallo, grand’uomo e gran signore, quell’occhio e quel naso, sant’Antonio e san Francesco), mentre nelle altre parole che ammettono il troncamento la forma troncata è una sola, davanti a consonante o davanti a vocale. ◆ In latino l’elisione ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] , che regge bene il vino; essere buon giudice in qualche materia, intendersene, avere sicura competenza; prov., a buon intenditor poche parole; anche di animali: un buon cavallo, un buon cane da caccia. Per metonimia: b. spada, b. lama, un valente ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] ) in cui la z si pronuncia alla stessa maniera. La distinzione tra z sorda e z sonora riguarda, in complesso, un minor numero di parole che le distinzioni tra e aperta e chiusa, o aperto e chiuso, s sorda e sonora, giacché la z è assai meno frequente ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] le zappe in aria, che principiavano a scalzar la pianta, per metterle le r. al sole (Manzoni). b. Nel linguaggio com., la parola è spesso usata invece di rizoma (per es., radice di gramigna); inoltre, spec. nell’uso tosc., è sinon. di ramolaccio e di ...
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PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...
MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo elemento è una parola accorciata, mentre...