stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., [...] rispetto alla moltiplicazione ma non rispetto all’addizione); polinomio s., polinomio le cui radici hanno la partereale negativa. ◆ Avv. stabilménte, in modo stabile, in maniera durevole: fondazioni che poggiano stabilmente sulla roccia; prendere ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] è il suo stipendio? 3. a. Ciò che ha consistenza vera e reale, in opposizione a ciò che non è concreto, tangibile, sicuro: molte spetta di giudicare dell’applicazione delle norme giuridiche da parte dei giudici di primo e secondo grado, di esprimere ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] . mi dà t., soprattutto in senso fig., nel dedurre da un fatto reale un prevedibile sviluppo: se t. mi dà t., finirà che un giorno ci avevo da dirti, e t. basta. Con questo stesso valore fa parte delle locuz. per t. (v. pertanto), in tanto e fra ...
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lente2
lènte2 s. f. [dal lat. lens lentis «lenticchia», da cui si sviluppano metaforicamente gli altri sign., per la somiglianza di forma col seme della pianta]. – 1. Lo stesso, e meno com., che lenticchia, [...] superfici, di cui almeno una curva, atto a fornire immagini, reali o virtuali, di oggetti (detta anche l. semplice per portata prestabilita. b. Negli orologi a pendolo, la parte terminale del pendolo stesso, foggiata solitamente in forma di ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] nome da un capostipite reale o anche fittizio: il regno della Giulia g. (Foscolo). 2. a. Stirpe, nazione: la g. latina, la nostra g marin. di bordo, l’equipaggio o parte di esso: g. di guardia, g. franca, la parte dell’equipaggio che è impegnata nel ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] a difetti organici, ma qualche volta vi ha la sua parte l’affettazione: queste varietà sono conosciute sotto il nome generico in riferimento al passato o a stati monarchici, di regio e reale (es., R. E., Regio Esercito); nelle ricette mediche, è ...
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assenteismo
s. m. [dall’ingl. absenteeism (der. di absentee «assente»), termine coniato dall’uomo politico ingl. Th. P. Thompson nel 1829 per designare l’abitudine dei proprietarî terrieri irlandesi [...] di un numero rilevante di lavoratori dovuto a malattia, reale o pretestuosa, oppure ad altre cause (crescente e ’a. in fabbrica, nei ministeri (e analogam. nella scuola, da parte degli alunni); la lotta all’a.; la denuncia dell’a.; livelli, ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] i due sign. di sentire e capire (soprattutto, di capire la reale portata, l’importanza di ciò che si dice): credo che tutti m hai inteso male il suo gesto; i. in buona o in mala parte una parola, una frase, un atto, dare un senso buono o sfavorevole ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] numero di ossidazione (v. ossidazione), non sempre coincidente con la v. reale, che in tal caso si deve ricavare per altre vie, e ); il completamento dell’ottetto (v. ottetto) elettronico da parte di un atomo può avvenire o mettendo in comune alcuni ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] ; più tecnicamente: m. perfetta o schietta, quando il valore reale o commerciale del metallo coincide con quello nominale o legale della regolare, come, per es., le monete divise in più parti per rimediare alla deficienza di spiccioli. b. Sempre con ...
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numero complesso, parte reale di un
numero complesso, parte reale di un in un numero complesso z = x + iy, è il numero reale x. È anche indicata con il simbolo Re(z) e se è nulla il numero z è detto numero immaginario (→ numero complesso).