rimpolpare
v. tr. [der. di polpa, col pref. rin-] (io rimpólpo, ecc.). – Rifare la polpa, rimettere in carne o in polpa (più com. di impolpare): un mese di riposo e di vitto speciale lo ha rimpolpato; [...] con la particella pron., rimpolparsi, rimettersi in carne. In usi fig., rendere più ricco, più abbondante, ampliare: r. l’erario; r. un discorso, un articolo, aggiungendovi qualche altro argomento. ...
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urto
s. m. [der. di urtare]. – 1. a. Il fatto di urtare; colpo battuto, per lo più accidentalmente, contro qualcuno o qualcosa: si scontrò con un altro che correva, e l’u. lo fece cadere a terra; passando, [...] d’u. totale, indicata con la lettera σ e definita come σ = pV/dN, dove p è la probabilità che una singola particella del fascio interagisca con il bersaglio, V è il volume del bersaglio, d è lo spessore del bersaglio (che deve essere sufficientemente ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] o cattiva piega: per ora, la faccenda mette bene; Male per voi, che bene per noi mette! (Pascoli). Più spesso con la particella pron.: le cose si mettono male; analogam., il tempo (si) mette al bello, al brutto, al buono, al cattivo, volge a tale ...
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nimicare
(o nemicare) v. tr. [der. di nimico, nemico] (io nimico, tu nimichi, o nemico, nemichi, ecc.), ant. – 1. Considerare, trattare come nemico; nel rifl. recipr., trattarsi come nemici, guerreggiare, [...] osteggiarsi: nel paese loro ... non v’ha classi né ordini che si nimicano (Mamiani). 2. Rendere nemico, inimicare; con la particella pron., nimicarsi qualcuno, o nimicarsi con qualcuno, renderselo nemico, entrare in ostilità, in contesa. ...
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metterza
mettèrza agg. f. [dal lat. mediev. mettertia, comp. della particella rafforzativa met (presente come suffisso in egomet, semet, ecc., e come prefisso in *metipsimus da cui medesimo) e tertius [...] «terzo»]. – Nella critica d’arte, attributo (corrispondente al ted. Selbdritt) riferito a s. Anna in raffigurazioni in cui la santa appare come «terza», insieme alla Madonna che le sta sulle ginocchia, ...
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invaghire
v. tr. e intr. [der. di vago1] (io invaghisco, tu invaghisci, ecc.). – 1. tr. Far diventar vago, cioè desideroso, accendere il desiderio del godimento o del possesso o della realizzazione di [...] lei; s’era invaghito della sua bellezza; invaghirsi di un gioiello, di una villetta sul mare. Anticam. anche senza la particella pron.: ne ’nvaghì sì forte, che egli ne menava smanie (Boccaccio). ◆ Part. pass. invaghito, anche come agg., desideroso ...
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svariare
v. tr. e intr. [der. di variare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svàrio, ecc.). – 1. tr., non com. a. Rendere vario e più piacevole: s. un trattenimento; rendere più vario, diverso, di colore: [...] punto o dalla linea dove si dovrebbe stare, e fig. dalla norma, dalla regola, dal giusto, ecc.; anche con la particella pron., svariarsi. b. letter. e poet. Mutare di luogo, dando un’impressione di rapido e vivace movimento sia della posizione sia ...
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dipartire
v. tr. e intr. [comp. del pref. di-1 e partire] (io diparto, ecc.; nel sign. 1 a, anche dipartisco, dipartisci, ecc.), letter. – 1. a. ant. Dividere una cosa in parti; scompartire, distribuire. [...] dipartirsi dalla retta via, dipartirsi dal vero, dipartirsi dall’opinione altrui. Col sign. di partire, andare via, anche senza la particella pron.: L’ombra sua torna, ch’era dipartita (Dante); finge Ch’altra cagion a dipartir l’astringe (T. Tasso). ...
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invanire
v. tr. e intr. [der. di vano] (io invanisco, tu invanisci, ecc.), non com. – 1. tr. a. Rendere vanitoso, fatuo, borioso: le lodi alla sua bellezza l’hanno invanita. b. ant. Rendere vano, cioè [...] dei proprî meriti, concepire sproporzionata stima di sé stesso: le persone superficiali invaniscono facilmente; anche con la particella pron.: s’è invanito per gli immeritati elogi; quella svisceratezza servile che s’invanisce e si ricrea nello ...
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sopratermico
sopratèrmico agg. [comp. di sopra- e termico] (pl. m. -ci). – In fisica: a. Di corpo la cui temperatura sia maggiore di una determinata temperatura di riferimento, per es. la temperatura [...] ambiente. b. Di particella di un plasma la cui energia sia molto maggiore di quella termica del plasma medesimo. ...
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particèlla In fisica, costituente microscopico della materia. In partic., le p. elementari sono quark e leptoni che, alla luce delle conoscenze attuali, non mostrano una struttura interna, le p. subnucleari (per es. protone, neutrone) sono quelle...
PARTICELLA (fr. particule; sp. partícula; ted. Partikel; ingl. particle)
Giacomo Devoto
Parola accessoria, priva di valore semantico autonomo (v. morfologia) e di autonomia fonetica. Dal punto di vista semantico si limita a determinare le...