rho
〈rò〉 (o ro) s. m., raro f. [dal gr. ῥῶ (lat. rho)], invar. – Nome della 17a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ρ, maiuscolo Ρ), corrispondente alla lettera r dell’alfabeto [...] , si indica con P maiuscolo il 17° libro dell’Iliade, con ρ minuscolo il 17° libro dell’Odissea. In fisica delle particelle, la lettera ρ minuscola indica una classe di mesoni leggeri privi di sapore, di spin ≥ 1 e spin isotopico 1, che può ...
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sluice
〈slùus〉 s. ingl. [dal fr. ant. escluse, mod. écluse, corrispondente all’ital. chiusa] (pl. sluices 〈slùusi∫〉), usato in ital. al masch. – Canale di legno sostenuto da cavalletti, utilizzato nelle [...] e sezione diverse, intercalati con griglie, nei quali si fa scorrere acqua che trasporta il materiale aurifero cavato; le particelle d’oro, miste a sabbia, sono trattenute da liste di legno trasversali disposte sul fondo del canale, o trattenute ...
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nebbia
nébbia s. f. [lat. nĕbŭla]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua aventi diametro di qualche millesimo di millimetro, e quindi leggerissime, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare [...] di Wilson), dispositivo (poi sostituito dalla camera a bolle, v. camera, n. 4 e figura) per visualizzare traiettorie di particelle ionizzanti, costituito da un recipiente cilindrico contenente aria saturata con un vapore e all’interno del quale è ...
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fotino
s. m. [der. di fot(one), con sostituzione del suff. -ino a -one]. – In fisica delle particelle elementari, ipotetica particella che rappresenta il partner supersimmetrico (v. supersimmetria) del [...] fotone ...
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anti-1
anti-1 [dal gr. ἀντί, ἀντι- «contro»]. – Prefisso usato in voci di formazione dotta (nelle quali il secondo elemento può essere sia un sostantivo come in antincendio o antiruggine, sia un aggettivo [...] si distingue, appunto, per talune opposte proprietà; e inoltre davanti ai termini atomo, molecola, particella e ai nomi proprî delle particelle e dei varî elementi chimici (antiprotone, antineutrone; antiidrogeno, antideuterio, ecc.) per indicare, in ...
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elicita
elicità s. f. [der. di elica; ingl. helicity]. – Nella fisica delle particelle, la proiezione dello spin di una particella lungo la direzione del suo impulso. ...
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tatuaggio
tatüàggio s. m. [dal fr. tatouage, der. di tatouer «tatuare»]. – 1. a. Deformazione artificiale permanente dei tessuti cutanei, ottenuta mediante segni indelebili prodotti per puntura dall’inserzione [...] reperto che si osserva nelle ferite d’arma da fuoco a bruciapelo, consistente nella penetrazione nel derma di particelle incombuste del miscuglio esplosivo. 3. In oculistica, intervento chirurgico eseguito tingendo, con varî mezzi, l’opacità corneale ...
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destabilizzare
destabiliżżare v. tr. [der. di stabile, stabilità, col pref. de-]. – 1. Nel linguaggio politico e giornalistico, togliere stabilità, scuotere le fondamenta del potere politico, di un sistema [...] annullare la stabilità di un sistema chimico; per es., d. un sistema colloidale, eliminare la stabilità delle particelle colloidali mediante l’aggiunta di elettroliti, provocandone così la flocculazione. ◆ Part. pres. destabiliżżante, anche come agg ...
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tauone
tauóne s. m. [comp. di tau e della terminazione -one di particelle]. – In fisica, particella carica instabile, di spin 1/2 e vita media dell’ordine di 10−15 s, appartenente alla famiglia dei leptoni [...] (leptone τ); poiché la sua massa è molto maggiore di quella degli altri leptoni (elettroni, muoni, ecc.) si chiama anche leptone pesante ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la [...] , dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente, dall’esistenza di ostacoli, dalle condizioni atmosferiche (presenza o meno di particelle liquide o solide sospese nell’aria, diffusioni e diffrazioni della luce dovute a mescolanza di strati d’aria ...
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alfa, particèlle Particelle materiali emesse con alta velocità dai nuclei degli atomi delle sostanze radioattive, identificate, intorno al 1900, da lord Rutherford. Sono costituite da nuclei di elio (massa: 4 unità di massa atomica, carica...
In linguistica, particelle che servono a dare forza o ritmo alla frase; per es., la negazione nelle frasi «più che non occorra»; «più che non sia necessario», o il ti di eccoti in frasi come «eccoti che arriva lui» e similari.