attivita
attività s. f. [dal lat. tardo activĭtas -atis]. – 1. L’essere attivo, operosità: uomo di grande a., di un’a. instancabile, pieno di a.; l’a. della mente, del pensiero; essere in a., agire, [...] , numero di disintegrazioni nucleari che avvengono nell’unità di tempo nella sostanza in questione; con sign. più generico, a. alfa o beta, di un elemento radioattivo, secondo che questo, disintegrandosi, emetta particelle alfa oppure beta. ...
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semolatrice
s. f. [der. di semola]. – Macchina usata nell’industria molitoria per classificare gli sfarinati di grano secondo il peso specifico; è costituita essenzialmente da uno o più stacci oscillanti, [...] su cui viene portato lo sfarinato: le particelle leggere sono tenute sollevate da una corrente d’aria provocata da un ventilatore sottostante, mentre le parti più pesanti vengono setacciate e raccolte in apposite tramogge. ...
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calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura [...] o cinetica del c., affermatasi col declino delle teorie che consideravano il calore come particolare fluido composto di particelle microscopiche (fluido calorico), il calore è la forma di energia (energia termica) posseduta da un corpo in virtù ...
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sopranatante
agg. e s. m. [comp. di sopra- e natante]. – In chimica, liquido s. (o assol. sopranatante, s. m.), la porzione di liquido chiarificato che si stratifica nella parte superiore di una sospensione [...] per effetto della sedimentazione, ottenuta per gravità o, più comunem., per centrifugazione, delle particelle sospese. ...
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complementarita
complementarità s. f. [der. di complementare, sull’esempio del fr. complémentarité]. – L’esser complementare, funzione di complemento (nel primo sign.): c. di due opere, di due norme [...] meccanica quantistica, principio di c., quello secondo il quale i fotoni e i quanti in genere, nonché le particelle elementari, danno luogo a fenomeni di duplice aspetto, corpuscolare e ondulatorio, con contraddizione solo apparente, dal momento che ...
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trasporto
traspòrto s. m. [der. di trasportare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di trasportare, il fatto di venire trasportato, e le modalità e i mezzi con cui si esegue: t. di persone, di merci, di [...] conduzione elettrica dei metalli, nella diffusione di materia dovuta a gradienti di concentrazione, nell’ottica dei fasci di particelle, ecc.), sono dette equazioni del t. le relazioni che legano alle altre grandezze in gioco le variazioni nello ...
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complessione
complessióne s. f. [dal lat. complexio -onis «complesso2», poi «complessione», der. di complexus -us «complesso2»]. – 1. Termine, oggi poco com., con cui s’indica, nell’uomo, la costituzione [...] dei modi con cui si può realizzare microscopicamente una determinata configurazione statistica di un sistema di particelle. 3. Nella retorica classica (lat. complexio, che traduce il gr. συμπλοκή), artificio consistente nell’ordinare parallelamente ...
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posare
v. intr. e tr. [lat. tardo pausare «cessare» (v. pausare); nel sign. 6 b ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr., ant. o letter. a. Cessare, o smettere temporaneamente, [...] convien che posi il giorno; in partic., fare una pausa: mentre posa La sonatrice, ancor odono i colli (Foscolo). Con la particella pron., desistere da un’attività: al mio Belisar commendai l’armi, Cui la destra del ciel fu sì congiunta, Che segno fu ...
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scheletro
schèletro (poet. schèltro) s. m. [dal gr. σκελετός, der. di σκέλλειν «disseccare»]. – 1. a. Il complesso delle ossa dei vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare [...] spigoli, presentano la parte centrale delle facce incavata a tramoggia. 4. In pedologia, porzione del terreno costituita da particelle di diametro superiore a 1 mm, che si può separare per setacciamento dalla terra fine; analogam., in sedimentologia ...
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down2
down2 〈dàun〉 avv. ingl. (propr. «giù»), usato in ital. come s. m. – In fisica delle particelle, un tipo (o, come più propriam. si dice, un sapore) di quark, di simbolo d. ...
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alfa, particèlle Particelle materiali emesse con alta velocità dai nuclei degli atomi delle sostanze radioattive, identificate, intorno al 1900, da lord Rutherford. Sono costituite da nuclei di elio (massa: 4 unità di massa atomica, carica...
In linguistica, particelle che servono a dare forza o ritmo alla frase; per es., la negazione nelle frasi «più che non occorra»; «più che non sia necessario», o il ti di eccoti in frasi come «eccoti che arriva lui» e similari.