tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] fenomeni di non invarianza per inversione temporale anche alla scala microscopica delle interazioni delle particelle elementari (violazione dell’invarianza temporale: v. violazione), che non risulterebbero quindi completamente reversibili. 2 ...
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fagocitosi
fagocitòṡi s. f. [der. di fagocito, col suff. -osi]. – Processo biologico per cui determinati elementi unicellulari (protozoi, come le amebe; globuli bianchi polinucleati, ecc.), mediante [...] emissione e retrazione di prolungamenti (pseudopodi), inglobano particelle solide per poi sottoporle all’azione digestiva o litica dei loro enzimi; mentre nei protozoi e nei metazoi inferiori (spugne, celenterati, turbellarî) il fenomeno rappresenta ...
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ultrasuono
ultrasuòno s. m. [comp. di ultra- e suono]. – Perturbazione ondosa longitudinale in un fluido, analoga a una perturbazione sonora, ma caratterizzata da frequenze al di là del limite superiore [...] o su cui incide (saldatura, foratura e taglio di materiali, lavaggio spinto di superfici, precipitazione di particelle in sospensione, ecc.); sulle caratteristiche di propagazione (velocità, assorbimento, ecc.), che consentono di risalire a proprietà ...
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pseudopodio
pseudopòdio s. m. [comp. di pseudo- e -podio]. – In biologia, estroflessione transitoria del citoplasma, rivestita dalla membrana plasmatica, caratteristica di alcuni tipi cellulari e di [...] che compiono movimenti ameboidi; tali estroflessioni possono sia avere attività motoria sia essere utilizzate per l’ingestione di particelle alimentari, e, a seconda della forma, si distinguono in varî tipi che sono proprî delle singole specie ...
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autoripararsi
(auto-ripararsi), v. intr. pron. Ripararsi autonomamente. ◆ [tit.] Cervello, individuata la proteina che lo autoripara [testo] Potrebbe essere nascosto in una proteina il segreto per aiutare [...] sono fragili. Allora se ne modifica l’intima struttura sperimentando nanocompositi a matrice ceramica in cui vengono inserite particelle nanometriche, fino a renderli capaci di autoripararsi in caso di microfratture. (Luigi Dell’Aglio, Repubblica, 25 ...
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superparamagnetismo
s. m. [comp. di super- e paramagnetismo]. – In fisica, la magnetizzazione di materiali ferromagnetici finemente polverizzati (dimensioni dei granuli dell’ordine delle decine di Å) [...] ci si giova in varî metodi di ricerca, per es., per la determinazione delle dimensioni di particelle in soluzioni solide. S. geomagnetico, fenomeno analogo al precedente e caratteristico delle rocce terrestri (quasi esclusivamente ferrimagnetiche ...
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torbida
tórbida s. f. [femm. sostantivato dell’agg. torbido]. – 1. Materiale alluvionale di piccole dimensioni, trasportato in sospensione dai corsi d’acqua in quantità che varia moltissimo con lo stato [...] in sospensione e quella liquida di un corso d’acqua. 2. Nella tecnica, denominazione generica di sospensione costituita da particelle solide molto fini disperse in un liquido; in tecnologia chimica, è detto reattore a torbida un reattore in cui i ...
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flavour
‹flèivë› s. ingl. [prob. da un fr. ant. flavor, flaour, der. del lat. flare «soffiare»] (pl. flavours ‹flèivë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Genericam., sapore, e anche aroma; è voce talora [...] alimentari industriali, o anche a tabacchi, per definirne insieme la sensazione gustativa e olfattiva. 2. Nella fisica delle particelle, termine corrispondente all’ital. sapore, con cui si indica uno dei numeri quantici che distinguono i quark. ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] tradursi in atto. 2. agg. a. In grammatica, detto di modo (o tempo) verbale che, da solo o con l’aggiunta di particelle, esprime una azione pensata come possibile, sia in forma positiva sia in forma negativa; il termine è usato anche come s. m. per ...
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alfa, particèlle Particelle materiali emesse con alta velocità dai nuclei degli atomi delle sostanze radioattive, identificate, intorno al 1900, da lord Rutherford. Sono costituite da nuclei di elio (massa: 4 unità di massa atomica, carica...
In linguistica, particelle che servono a dare forza o ritmo alla frase; per es., la negazione nelle frasi «più che non occorra»; «più che non sia necessario», o il ti di eccoti in frasi come «eccoti che arriva lui» e similari.