stupire
1. MAPPA Il verbo STUPIRE significa meravigliare, sorprendere (mi stupisce moltissimo la sua ostinazione; la risposta mi stupì; sono fatti che ormai non stupiscono più nessuno; il risultato [...] del concorso ha stupito un po’ tutti). Il suo participiopassato, che è stupito, è usato spessissimo come aggettivo (se ne stava lì tutto stupito; noi stessi ne rimanemmo stupiti; non sono seccato, sono soltanto stupito). 2. Quando è usato senza ...
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vietare
1. MAPPA Il verbo VIETARE significa imporre a qualcuno di non compiere una determinata azione o di non svolgere una determinata attività (v. qualcosa a qualcuno; avevano l’ordine di v. il passaggio [...] appesi in luoghi pubblici, su segnali stradali o su etichette di prodotti in vendita è molto frequente l’uso del participiopassato vietato o vietata, che può trovarsi da solo (vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori; vietato fumare; direzione ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, [...] quale cavolo di brogliaccio hai scovato questo verbo e il suo participiopassato se nel dizionario italiano non esistono neanche a pagarli a Colombo, Repubblica.it, 23 settembre 2023, A&F Economia).
Da attenzionato, part. pass. di attenzionare. ...
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demure agg. Di persona, elegante e riservato, sobrio e discreto nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, [...] , in origine, «probabilmente dall'anglo-normanno (influenzato dal francese antico mur, meur, ‘maturo, serio’), [era il] participiopassato di demurer, ‘ritardare, aspettare’]. Nel 2024, l’aggettivo entra nel circolo del lessico potenziato per usi ...
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prosternere
prostèrnere v. tr. [dal lat. prosternĕre, comp. di pro-1 e sternĕre «stendere, abbattere»] (io prostèrno, ecc.; non sono usati il passato remoto né il participiopassato), ant. – Gettare, [...] stendere a terra. Rifl., distendersi, prosternarsi; fig., umiliarsi: non ti prosternere, non ti invilire come una donna (Machiavelli) ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] vive, oppure nel momento, nel tempo a cui ci si riferisce (in contrapp. a passato e futuro): il tempo p.; l’età p.; la p. settimana (più com. p. dell’indicativo, del congiuntivo; infinito, participio, gerundio p.; congiuntivo, condizionale p.; nelle ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] 8. Con funzione di verbo ausiliare, o completiva di altri verbi: a. Seguìto da un participiopassato, sostituisce essere nella formazione dei tempi passivi, limitatamente a quelli nei quali l’ausiliare è un tempo semplice: viene, veniva, verrà, venga ...
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ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] , o dalle locuz. purché, posto che, ammesso che, e sim.; talora ha forma implicita, col verbo al gerundio, al participiopassato, o all’infinito con la prep. a. Nella sintassi italiana, per analogia con quella latina, si distinguono tre «tipi» di ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] greca, categoria nominale che comprende due forme aggettivali, delle quali una corrisponde per etimologia e significato al participiopassatopassivo latino in -tus (gr. λυτός = solutus) e l’altra al gerundivo latino (gr. λυτέος = solvendus). Nome v ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] non erano ancora le cinque; spec. posposto a un participiopassato: passata che fu la tempesta; saputo che l’ebbe; in benedetto; che ti pigli un accidente), o imperative e concessive (che passi; che venga pure). ◆ Nella scrittura può subire o no l ...
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LAPSI (participio passato del verbo lat. labi)
Alberto Pincherle
È il termine (cui corrisponde il gr. παραπεπτωκότες) con cui vennero designati i cristiani "caduti" nell'idolatria durante le persecuzioni. Esempî di debolezza ci sono forniti...
pulito (polito)
Lucia Onder
Participio passato con valore di aggettivo nel senso di " senza macchia e asperità ", con particolare riferimento alla levigatezza: è detto del bianco marmo... pulito e terso del primo dei tre scalini che portano...