ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] , quando, o dalle locuz. purché, posto che, ammesso che, e sim.; talora ha forma implicita, col verbo al gerundio, al participio passato, o all’infinito con la prep. a. Nella sintassi italiana, per analogia con quella latina, si distinguono tre «tipi ...
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veramente
veraménte avv. [der. dell’agg. vero]. – 1. a. Con verità, in modo conforme a verità, realmente: pare che le cose stiano v. così; è v. ammalato (volendo significare che non è una finzione, o [...] Mi sembri v. quand’io t’odo (Dante); funzione rafforzativa e asseverativa ha soprattutto davanti a un aggettivo (o a un participio usato come agg.): è v. bello; è un libro v. interessante; un giovane v. simpatico; v. squisito questo dolce; ti sono ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] greca, categoria nominale che comprende due forme aggettivali, delle quali una corrisponde per etimologia e significato al participio passato passivo latino in -tus (gr. λυτός = solutus) e l’altra al gerundivo latino (gr. λυτέος = solvendus ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] nella persona, ma solo nella diatesi e nel tempo (infinito), o nella diatesi, nel tempo e nel numero (participio), ecc. Dalle formazioni primarie del verbo si distinguono quelle secondarie, derivate cioè da un’altra forma verbale o nominale ...
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prescritto
agg. [part. pass. di prescrivere]. – 1. Stabilito, ordinato in base a norme precedentemente fissate (anche con uso verbale di participio): attenersi alle norme p. dal regolamento; nei termini [...] p. (dalla legge); nei giorni p., fissati in precedenza; raccomandato formalmente, consigliato come necessario, utile e sim.: seguire scrupolosamente la terapia prescritta dal medico. Raro e letter. l’uso ...
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eletto
elètto agg. e s. m. [part. pass. di eleggere, dal lat. electus, part. pass. di eligĕre]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nominato, scelto a una carica, a qualche dignità o grado (con valore aggettivale [...] una delle due classi in cui essi erano distinti, di grado superiore ai semplici «uditori». 2. agg. Scelto (con funzione di participio): in questo luogo [il paradiso terrestre] eletto A l’umana natura per suo nido (Dante). 3. agg. a. In agraria, delle ...
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derelitto
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. derelictus, part. pass. di derelinquĕre «abbandonare»]. – Abbandonato, anche come vero e proprio participio: l’Evangelio e i dottor magni Son derelitti (Dante). [...] Oggi riferito solo a persona, rimasta o lasciata sola, priva di appoggi e di aiuti, e per lo più anche nell’indigenza: un uomo con molti problemi, d. da tutti; povero e d.; tra queste due [Lucia e la mercantessa, ...
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implicito
implìcito agg. [dal lat. implicĭtus, part. pass. di implicare, propr. «inviluppato, confuso insieme»]. – 1. Di giudizio o concetto o fatto che, senza essere formalmente ed espressamente enunciato, [...] i. o di forma i., le proposizioni, generalmente subordinate, che hanno il predicato di modo «indefinito» (infinito, participio, gerundio), contrapposte alle proposizioni esplicite; per es.: «camminando di questo passo, non arriveremo mai» (implicita ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] che si compie nel momento in cui avviene la comunicazione linguistica: il p. dell’indicativo, del congiuntivo; infinito, participio, gerundio p.; congiuntivo, condizionale p.; nelle narrazioni il presente (p. storico o narrativo) può esprimere anche ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] stato in luogo (v. locativo1, n. 1). Limitatamente al greco, g. assoluto, sintagma ottenuto dalla concordanza di un participio con un nome declinato al genitivo, e usato per esprimere determinazioni accessorie (di tempo, di causa, ecc.), in posizione ...
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Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria dei verbi, in quanto può distinguere...
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus e amantem, accusativo di amans). Il...