partito-rete
loc. s.le m. Partitopolitico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, [...] appunti, [Walter] Veltroni in testa. (Concita De Gregorio, Repubblica, 9 luglio 1999, p. 7, Politica) • Perché poi non sia «politicamente maturo» il partito riformista, o democratico che dir si voglia, il gruppo dirigente della Margherita lo spiega ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci [...] unico, quello che, dopo aver sopraffatto gli altri, instaura una dittatura o anche, nel linguaggio politico e giornalistico più recente, il partito in grado di convogliare le diverse componenti delle due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra ...
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partito di plastica
loc. s.le m. Partitopolitico ritenuto privo di solide radici territoriali e fondato su un’aggregazione estemporanea; con particolare riferimento al movimento politico di Forza Italia [...] rivelata per l’ennesima volta dall’ultima mossa di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti: Forza Italia era un partito di plastica, e di plastica è rimasto, nel senso che non ci sono iscritti, quadri, parlamentari, consiglieri comunali o regionali ...
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partito leggero
loc. s.le m. Partitopolitico che rinuncia a una pesante organizzazione burocratica. ◆ ieri [Silvio] Berlusconi ha deciso di stringere i tempi per rivedere l’organizzazione e la collocazione [...] nel panorama politico del suo partito «leggero» che ormai affascina sempre di meno l’elettorato. (Umberto Montin, Provincia, 27 agosto 2004, p. 4, Attualità) • il responsabile organizzativo [della Destra] Stefano Morselli si industria alla meglio: « ...
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partito-guida
(partito guida), loc. s.le m. Partitopolitico che determina l’orientamento di una coalizione, distribuendo e controllando il potere, in termini di seggi e incarichi. ◆ La strategia elettorale [...] a Silvio Berlusconi che è il leader della Cdl». (Lorenzo Fuccaro, Corriere della sera, 7 agosto 2007, p. 13, Politica).
Composto dal s. m. partito e dal s. f. guida.
Già attestato nella Repubblica del 17 febbraio 1987, p. 1, Prima pagina (Alberto ...
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partito liquido
loc. s.le m. Partitopolitico caratterizzato da una linea programmatica e da una struttura non precisamente definite, che permettono di adeguarsi alle istanze di volta in volta avanzate [...] una forza residuale». (Francesco Bei, Repubblica, 8 giugno 2006, p. 10, Politica) • Il Pd non sarà un partito di tesserati – ha detto Rosy Bindi – ma neppure un partito liquido. Sarà composto da tutti coloro che si riconoscono in un progetto al ...
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partito-motore
loc. s.le m. Partitopolitico che si assume il ruolo di propulsore e animatore di una coalizione. ◆ E se non nasce l’Elefante, nascerà l’Elefantino. Lo ha annunciato al convegno di liberal, [...] , Corriere della sera, 19 marzo 1999, p. 7, Politica) • per il nuovo Pd sarebbe utilissimo contarsi nelle urne proporzionale, per mettere subito alla prova la sua vocazione di partito-motore della coalizione di centrosinistra. (Mario Lavia, Europa, 15 ...
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politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione [...] carcere o in un campo di concentramento per delitti p. o comunque per motivi di natura politica e non per delitti comuni. 2. a. Di persona che prende parte attiva al governo e all’amministrazione della cosa pubblica, o vi collabora anche soltanto con ...
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forma-partito
loc. s.le f. Progetto ideale, strutturale e organizzativo sul quale si basa un partitopolitico. ◆ quali erano le ragioni profonde del fascino morale e intellettuale esercitato da un mondo [...] che pure non ha mai occupato la scena della grande politica, non ha mai avuto alle spalle il consenso e le masse che hanno sorretto le forme-partito affermatesi nel Novecento? (Giovanni De Luna, Stampa, 3 maggio 2006, p. 27, Società e Cultura) • Ero ...
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corridoio politico
loc. s.le m. Spazio riservato alle relazioni e alle trattative politiche. ◆ Diventa quantomeno imbarazzante tacciare un fesso di essere pollo, deridere uno stolto dandogli del bue [...] ) • L’unico vero punto d’incontro era stato per anni, pur tra mille distinguo, proprio il corridoio politico tracciato dal minuscolo «partito della grande unione». Ma ora, la visita del pontefice, preceduta dalle critiche alla lectio magistralis di ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo del costituzionalismo italiano del...