sbucciare
v. tr. [der. di buccia, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbùccio, ecc.). – 1. Mondare dalla buccia, togliere la buccia: s. le patate, le castagne, una mela; gli fecero male, anche perché le [...] mangiava senza sbucciarle, e proprio a quell’epoca prevaleva la tendenza medica che consiglia di s. la frutta (Achille Campanile). 2. Provocare un’abrasione superficiale, una leggera ferita: le scarpe ...
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mangiapatate
s. m. e f. e agg. [comp. di mangiare2 e patata], invar. – Gran mangiatore di patate, per lo più con riferimento scherz. ai tedeschi popolarmente considerati tali. ...
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pentola
péntola s. f. [der. di un lat. pop. *pinta, part. pass. femm. di pĭngĕre, per il class. picta; propr. «(vaso) dipinto, verniciato»]. – 1. Recipiente da cucina, di forma cilindrica e con due manici, [...] la p. sul fuoco; mettere la pasta a bollire nella p. (ma più com. mettere giù la pasta, o buttare la pasta); cappone, patate in pentola, bolliti, lessati. P. a pressione, tipo di pentola che consente una più rapida cottura dei cibi (in quanto questi ...
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mangiatore
mangiatóre s. m. (f. -trice) [der. di mangiare2]. – Chi, essendo dotato di buon appetito, mangia abitualmente molto: è un buon m. (o assol. un m.), un m. eccezionale (al contr., non essere [...] Anche seguito dalla determinazione di ciò che si mangia abitualmente o di preferenza o in abbondanza: un m. di pastasciutta, di patate, di fagioli; m. di carne umana, antropofago; per estens., m. di spade, m. di fuoco, giocolieri di piazza o di circo ...
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riempire
(non com. rïémpiere, ant. o poet. rémpiere) v. tr. [comp. di ri- e empire (o empiere)] (io rïémpio, ecc.; coniug. come empire). – 1. Far pieno; è in genere lo stesso che empire, ma è più com. [...] di gratitudine; r. di gioia, di dolcezza, di terrore, di disperazione, d’ammirazione, d’entusiasmo, ecc. Assol., saziare: le patate riempiono subito; con l’idea di sovrabbondanza e di fastidio: gli riempì gli orecchi di ciarle, di noiose confidenze ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche [...] aggiunta di uva secca; pan di Spagna (ma più com. pandispagna, v.), dolce soffice a base di farina, fecola di patate, uova, zucchero, burro; p. schiavonesco, dolce molisano fatto con mollica di pane impastata con mosto cotto, noci, miele e mandorle ...
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friggere
frìggere v. tr. e intr. [lat. frīgĕre] (io friggo, tu friggi, ecc.; pass. rem. frissi, friggésti, ecc.; part. pass. fritto). – 1. tr. Cuocere in olio, nel burro o in grasso bollente: f. il pesce, [...] la carne, le patate, ecc.; f. in padella, nel tegamino. Per eufem.: mandare qualcuno a farsi f., mandarlo al diavolo, alla malora; andare a farsi f., andare alla malora, andare in rovina, spec. come imprecazione contro chi dà fastidio: andate a farvi ...
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dadolata
s. f. [der. di dado]. – In culinaria, nome dato ad alimenti (per lo più vegetali come patate, carote, peperoni, zucchine, ma anche formaggi, prosciutto, ecc.) tagliati a cubetti aventi al massimo [...] un centimetro di lato ...
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fritto
agg. e s. m. [part. pass. di friggere]. – 1. agg. Cotto mediante frittura: pesce, pollo, coniglio, fegato f.; uova f.; patate f.; f. dorato, di vivanda fritta dopo essere stata passata nell’uovo [...] sbattuto. Locuzioni fig.: cose f. e rifritte, dette e ridette, quindi notissime; fam., essere f., essere bell’e f., essere rovinato, perduto: se il maestro lo viene a sapere, siamo bell’e fritti; aria ...
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sfriggere
sfrìggere v. intr. [der. di friggere, col pref. s- (nel sign. 5)] (coniug. come friggere; non usato nei tempi comp.). – Crepitare, fare quel rumore continuo e nello stesso tempo intermittente [...] vivo (e talvolta anche dei metalli che scoppiettano per l’azione del fuoco): l’olio, il burro comincia a s.; le patate, la cipolla sfriggono nella teglia (o nel tegame); certi rumori propri delle vie strette: i tram, le frenate dei furgoncini, lo ...
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Nome (tedesco «guerra delle patate») dato dai soldati alla guerra di successione bavarese (1778-79), che si ridusse a operazioni tendenti all’acquisizione di vettovaglie.
(o burlanda) Residuo della distillazione dei mosti alcolici fermentati (da patate, cereali, melasso ecc.), detta anche broscia. Contiene alcune sostanze utilizzabili (per es., glicerina, sali potassici, cellulosa) che in alcuni casi è conveniente...