lipedema
lipedèma (o lipoedèma) s. m. [comp. di lipo- e edema] (pl. -i). – Nel linguaggio medico, patologico ingrassamento a carico della metà inferiore del corpo, e soprattutto delle gambe, accompagnato [...] da mollezza dei tegumenti e facilità alla formazione di edemi ...
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infraclinico
infraclìnico agg. [comp. di infra- e clinico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, di fenomeno patologico che per la sua modesta entità sfugge all’apprezzamento diretto, ma che può essere [...] dimostrato con particolari tecniche di indagine; anche subclinico ...
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abortivo
agg. [dal lat. abortivus, der. di abortus «aborto»]. – 1. Di parto avvenuto prima del tempo, di gravidanza non condotta al suo compimento; materiale a., tutto ciò che viene espulso abortendo [...] abortive, che inducono i governi a ristringere il freno in vece di allargarlo (Gioberti); forma a. di una malattia, processo patologico a., che non raggiunge la normale evoluzione. 4. s. m., ant. Aborto, in senso proprio e fig.: avete fatto un ...
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ritardo
s. m. [der. di ritardare]. – 1. a. Il fatto di ritardare o di avere ritardato: r. nel venire, nel presentarsi, nel pagare, nell’effettuare un lavoro, nel restituire un prestito, ecc.; spesso [...] delle capacità intellettuali, dovuto sia a cause genetiche o malattie sia a uno sviluppo in un ambiente sociale deprivato, patologico o deviante. e. In elettronica, linea di r., dispositivo che serve a produrre segnali ritardati rispetto ad altri: si ...
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ritenere
ritenére v. tr. [dal lat. retinere, comp. di re- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. non com. Tenere di nuovo. 2. a. non com. Trattenere, rattenere, contenere: r. il passo, il respiro, [...] . e specifico solo in alcune locuz. mediche, come r. l’urina, v. ritenzione; r. l’acqua nei tessuti, come fatto patologico o anormale; e, anche nell’uso non strettamente medico, non r. il cibo, un medicinale, rigettarli poco dopo averli ingeriti. b ...
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granulazione
granulazióne s. f. [der. di granulare2]. – 1. Processo, detto anche granitura o triturazione, col quale un materiale, già macinato in grani delle dimensioni di 60-70 mm, si riduce a piccoli [...] anatomia, granulazioni del Pacchioni, vegetazioni dell’aracnoide, costituite da corpuscoli bianco-grigiastri, senza significato patologico, particolarm. sviluppate nelle persone anziane. b. In medicina, ciascuno dei bottoni vascolari-connettivali che ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] . 6 c); medicina del l., ramo della medicina che ha per oggetto lo studio dei problemi di ordine fisiologico, psicologico e patologico relativi al lavoro umano, agli effetti nocivi che un determinato genere di lavoro, o il ritmo, l’ambiente di lavoro ...
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ritrazione
ritrazióne (o retrazióne) s. f. [dal lat. retractio -onis, der. di retrahĕre «ritrarre, tirare indietro»]. – L’azione di ritirare, il fatto di ritirarsi o di venire ritirato, nel sign. di [...] ), r. di un muscolo, di un tendine, il suo accorciamento e l’impossibilità di riprendere la normale lunghezza, come fatto patologico (r. miopatica); r. del coagulo, la riduzione del volume di un coagulo, che ha inizio subito dopo la sua formazione ...
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ipolipemia
ipolipemìa s. f. [comp. di ipo- e lipemia]. – In medicina, concentrazione dei lipidi nel plasma a livelli inferiori a quelli della norma statistica; non ha, generalmente, significato patologico. ...
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necessitite
s. f. Atteggiamento patologico consistente nel credere di dover soddisfare, per poter stare bene, tutti i propri desideri, interpretati come necessità inderogabili. ◆ Ci liberiamo delle nevrosi [...] radicate nella ‘necessitite’, nel credere cioè di aver assoluto bisogno, per poter riuscire a vivere, di quel che, più semplicemente, non è che un nostro desiderio. Niente male! (Ludovica Scarpa, Fatto ...
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patologico
patològico [agg. (pl.m. -ci) Der. di patologia "studio delle malattie", estensiv. "condizione non normale"] [LSF] Di condizione nell'evoluzione di un fenomeno o nel funzionamento di un apparecchio la quale sia più o meno gravemente...
giocatore patologico
Chi non riesce più a smettere di giocare.
• Gianni (nome di fantasia) è un ex giocatore patologico. Ha poco più di 40 anni. «Per quattro anni sono rimasto prigioniero dei videopoker. Per quelle macchinette ho rischiato...