patriarchiopatriarchìo s. m. [dal lat. tardo patriarchīum, gr. πατριαρχεῖον]. – Residenza di un patriarca; il termine, che in questo sign. è comunem. usato oggi a Venezia, indicò in passato a Roma l’edificio, [...] oggi scomparso, presso la basilica patriarcale di S. Giovanni in Laterano, dove sino al sec. 14° risiedevano il papa e la curia ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici [...] , Gerusalemme e Alessandria, i quali, cattolici in origine, si staccarono dalla Chiesa romana dopo lo scisma (1054) di Michele Cerulario, patriarca di Costantinopoli, per ritornarvi, in parte, nel sec. 17°. Anche con valore di agg.: chiesa melchita. ...
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arseniano
agg. – Scisma a. o autoriano, lo scisma dei seguaci del patriarca di Costantinopoli Arsenio Autoriano († 1273), durato fino al 1315. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] collaborazione nell’amministrazione della giustizia; l. sinodiche, le professioni di fede che il neoeletto patriarca di Costantinopoli era tenuto a inviare agli altri patriarchi, spec. al pontefice di Roma, come segno di unità e di riconoscimento di ...
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foziano
agg. – Relativo a Fozio, patriarca di Costantinopoli (9° sec.), e alle sue dottrine teologiche; scisma f., quello verificatosi fra la Chiesa greca e la Chiesa latina, causato dall’inserimento, [...] nel Credo niceno-costantinopolitano, della clausola Filioque dopo le parole ex Patre (per cui si affermava che lo Spirito Santo procede non soltanto «dal Padre» ma anche «dal Figlio») ...
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iafetico
iafètico (o giafètico; meno propriam. giapètico) agg. (pl. m. -ci). – 1. Di Iàfet (o Giàfet; ebr. Yefet, Yāfet), figlio del patriarca biblico Noè, e fratello di Sem e Cam: la discendenza iafetica. [...] 2. Termine usato da alcuni scrittori prima del costituirsi della glottologia come scienza, per indicare, in base alla tradizione biblica, in senso etnologico e linguistico assai vago, il complesso dei ...
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astante
agg. e s. m. [dal lat. adstans -antis, part. pres. di adstare «stare accanto»]. – Che, o chi, è presente in un luogo: tutti gli a. inorridirono; medico a. o assol. l’astante, il medico di servizio [...] , il termine si è conservato in secoli seguenti anche in altri sistemi giuridici: nel Friuli, per es., erano così chiamati i giudici popolari che assistevano nel giudizio il patriarca di Aquileia, o il suo vicario, ed emanavano con lui la sentenza. ...
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nestorianesimo
nestorianéṡimo (o nestorianismo) s. m. – La dottrina cristologica della scuola catechetica di Antiochia in Siria (in partic. di Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia e Teodoreto di Ciro), [...] che prende nome da Nestorio, patriarca di Costantinopoli, e condannata come eretica dal concilio di Efeso nel 431: sosteneva che l’unione in Cristo della natura divina e della natura umana non fosse una vera unione ipostatica, ma piuttosto una unione ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. [...] In senso stretto, denominazione con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a. C.), quando l’intero popolo ebraico fu ridotto alla sola tribù di Giuda; nell’uso ...
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pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro [...] di Callinìco (donde il nome), patriarca monofisita di Antiochia (581-591). ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, la persona più anziana e più autorevole...
Successore (m. 1077) del patriarca Ravengero (1068); nella lotta delle investiture si schierò con l'imperatore Enrico IV, che lo ricompensò concedendogli prima la contea del Friuli con diritti ducali e più tardi la Carniola.