scoop
〈skùup〉 s. ingl. [di origine incerta e complessa, che nelle lingue anglosassoni ha anche altri sign.] (pl. scoops 〈skùups〉), usato in ital. al masch. – Colpo giornalistico, cioè notizia sensazionale [...] riesce ad avere e un giornale a pubblicare in esclusiva precedendo la concorrenza: fare uno s.; forse avevo peccato per qualche imprecisione e qualche forzatura, ma quella cronaca clandestina mi pareva uno s. giornalistico (Gorresio); analogam., uno ...
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felix culpa
〈fèliks ...〉 (lat. «colpa fortunata»). – Parole di s. Ambrogio a proposito del peccato originale che si meritò d’essere riscattato dal sacrificio di Gesù; la frase è estensivamente riferita [...] a errore che porta conseguenze non cattive ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] natura, che è secondo natura, conforme all’ordine della natura: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intellecto, Peccato è nostro, e non natural cosa (Petrarca); bisogni, necessità n.; appetiti n.; il corso n. degli avvenimenti; diritto n ...
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chiacchieroso
agg. Futile, inutile e inconcludente come una chiacchiera. ◆ Curatissimo in questa immagine, un po’ village di New York, un po’ «chiacchierosa» bodeguida spagnola, è il nuovo locale di [...] del Palastampa o sportivi indimenticati come Pierino Gros. (Stampa, 12 ottobre 2001, Torinosette, p. 88) • non è un peccato la Compagnia delle Opere, micidiale strumento economico avvolto in una nebbia di parole chiacchierose quali carità, assistenza ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] Attribuire. Più spesso, attribuire una responsabilità, imputare, apporre: i. una colpa a qualcuno; A lui non ho questo peccato imposto (Ariosto). 5. intr. (aus. avere), ant. Ingannare, sedurre con false apparenze (cfr. impostore): con lingua mendace ...
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escludere
esclùdere v. tr. [dal lat. excludĕre, comp. di ex- «fuori» e claudĕre «chiudere»] (coniug. come accludere). – 1. letter. Chiuder fuori: e. dall’aula; il peccato escluse Adamo ed Eva dal paradiso [...] terrestre. 2. a. Lasciar fuori, non accogliere insieme con altri: e. dagli esami, dall’assemblea, da un elenco, da un beneficio; e. dai sacramenti. b. Non ammettere, non riconoscere: e. le circostanze ...
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concertazione sociale
loc. s.le f. Composizione armonica delle posizioni espresse da istituzioni e parti sociali, finalizzata a favorire la crescita dell’occupazione e del benessere sociale. ◆ In primo [...] Anche da noi si stanno sperimentando modalità di concertazione sociale come i contratti d’area e i patti territoriali. Peccato che, secondo le opinioni della maggior parte degli osservatori, si tratti di strumenti difficilissimi da gestire. (Sole 24 ...
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reviviscenza
reviviscènza (poco com. riviviscènza) s. f. [dal lat. tardo reviviscentia, der. di reviviscĕre «rivivere, rinascere», e questo da vivĕre «vivere»]. – 1. Il riprendere vita, il tornare in [...] che la abrogava. b. Nella teologia cattolica, r. dei meriti, quelle opere buone dei fedeli che, compiute in stato di peccato e quindi «mortificate», tornano a valere per la vita eterna («rivivere») una volta che il fedele sia tornato in stato di ...
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irremissibile
irremissìbile agg. [dal lat. tardo irremissibĭlis, comp. di in-2 e remissibĭlis «remissibile»]. – Che non può avere remissione, che non può cioè essere perdonato o condonato: peccato i., [...] quello contro lo Spirito Santo (secondo Matteo 12, 31-32; Luca 12, 10); pena, condanna irremissibile. ◆ Avv. irremissibilménte, senza remissione, spesso con sign. estens., irrimediabilmente, irreparabilmente: ...
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lercio
lèrcio (o lércio) agg. [forse lat. *hirceus «di caprone»] (pl. f. -ce). – Sudicio, sporco in modo da provocare disgusto e ripugnanza: era tutto lacero e l.; quella figura così inzuppata, così [...] : mani l.; con un abito tutto l.; una pentola l.; come rafforzativo: sudicio lercio. Fig., in senso morale, turpe, immondo, sozzo: azioni l.; D’un peccato medesmo al mondo lerci (Dante). Come s. m. con valore neutro: c’è del l. in questa faccenda. ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...