preternaturale
agg. [comp. del lat. praeter «oltre» e naturale]. – Di fenomeno che non è conforme all’andamento naturale delle cose. In medicina, mobilità p., la mobilità che si osserva in caso di frattura [...] natura umana, non sono tuttavia superiori a ogni natura creata o possibile, come sono per es. quelli (l’integrità, l’impassibilità, ecc.) di cui godevano i progenitori prima del peccato. ◆ Avv., non com., preternaturalménte, in modo preternaturale. ...
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necesse est enim ut veniant scandala
‹... vèniant skàndala› (lat. «è necessario infatti che avvengano scandali»). – Frase del Vangelo, in Matteo 18, 7, che prosegue: verumtamen vae homini per quem scandalum [...] di Gesù a evitare quelle azioni che offrirebbero agli altri, soprattutto ai semplici, motivo di tentazione e occasione di peccato. Nell’uso com. si ripete talvolta la prima parte della frase, staccata dal suo seguito e con altro significato ...
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dismalare
v. tr. [der. di male2, col pref. dis-1], poet. ant. – Sanare da un male fisico o morale: Lo monte che salendo altrui dismala (Dante), il Purgatorio che libera dalle tracce del peccato. ...
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nefandezza
nefandézza s. f. [der. di nefando]. – Qualità, condizione dell’esser nefando: la n. di un’azione; in senso concr., atto, azione nefanda: persona nota per le sue n.; commettere ogni sorta di [...] dalle n. della vita (Enzo Siciliano). In passato, è stato usato anche con il sign. particolare di perversione sessuale e di sodomia: ... sebben conoscessero [i Gentili] esser peccato l’adulterio e forse altre n. che disonorano la natura (Cesari). ...
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impuro
agg. [dal lat. impurus, comp. di in-2 e purus «puro»]. – 1. Non puro, detto di sostanza in cui si trovino mescolati elementi eterogenei: liquido, gas i.; acqua impura. 2. fig. a. Di qualsiasi [...] morale o la offende: costumi, desiderî, atti, pensieri i., non casti; o che è macchiato di vizio, di disonestà, di peccato: vita i., coscienza impura. 3. Nella grammatica scolastica, «s» impura, la «s» che precede un’altra consonante della stessa ...
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protovangelo
protovangèlo (o protoevangèlo) s. m. [comp. di proto- e (e)vangelo]. – 1. Denominazione tradizionale del passo del libro del Genesi 3, 15 («E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra [...] il calcagno»), che è stato considerato dalla tradizione esegetica e teologica un primo annuncio di salvezza e di riscatto dal peccato di Adamo. 2. Con altro sign., è stato chiamato P. di Giacomo uno scritto apocrifo dedicato alla nascita e all ...
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esomologesi
eṡomologèṡi s. f. [dal gr. ἐξομολόγησις, comp. di ἐξ «fuori» e ὀμολογέω «ammettere, confessare»]. – Nel linguaggio eccles., sinon. di confessione sacramentale; con uso più ristretto, l’atto [...] esteriore con cui si confessa il peccato e si manifesta il pentimento. ...
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memento
v. lat. [imperat. di meminisse «ricordare», quindi: «ricòrdati!»]. – 1. Usato come s. m., nome (dalla parola iniziale) di due preghiere che fanno parte del canone della messa in latino: una all’inizio [...] fedeli la cenere durante la messa della Feria IV delle Ceneri, in ricordo delle parole con cui Dio formulò ad Adamo, dopo il peccato, la sua condanna al lavoro nel dolore e alla morte (Genesi III, 19); da esse fu poi dedotto anche il motto dei frati ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] gravi ... intorno de la fede (Dante), parole con cui Beatrice invita s. Pietro a esaminare Dante. b. Cercare di indurre al peccato (v. tentazione), spingere con allettamenti a compiere cosa che non si dovrebbe: il diavolo lo tentò; non mi tentare; il ...
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tentatore
tentatóre s. m. e agg. (f. -trice; pop. -tóra, ma solo come sost.) [dal lat. temptator -oris, der. di temptare «tentare»]. – Chi, o che, tenta, cioè cerca di indurre o di attrarre alla colpa, [...] al peccato, o comunque a fare qualcosa che non si dovrebbe o vorrebbe fare: sei un vero t., una irresistibile tentatrice; arti, parole t.; e in senso quasi fig.: silenzio t., tenebre t.; in partic., diavolo t., o semplicem., per antonomasia, il ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...