messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] religioni e nel folclore. 4. Messa del diavolo: a. Lo stesso che m. nera. b. Nella credenza popolare, messa che si celebra dopo aver commesso per quaranta giorni un peccato mortale al giorno, e per mezzo della quale si diventa stregone o strega. ...
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paginata
s. f. Pagina intera, piena. ◆ «La Sicilia non ha bisogno di attirarvi coi soliti trucchetti». «Sorry, ho sbagliato», ha spiegato l’autore del «maquillage», il fotografo londinese Desmond Burton [...] del gossip si consultino prima di parlare a vanvera, liberandosi dalla prosopopea di chi si sente assolto da qualunque peccato di ignoranza. Ecco perché offrono due paginate fitte di esempi clamorosi e anche esilaranti (Gabriele Beccaria, Stampa, 4 ...
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limbo
s. m. [dal lat. limbus «lembo»]. – 1. a. ant. Lembo, orlo. In partic.: la parte estrema del contorno d’un astro; il bordo del cerchio graduato di uno strumento, e sim. b. In anatomia, margine, [...] teologica cattolica, il luogo e lo stato in cui si trovano dopo la vita coloro che sono morti col debito del solo peccato originale, come si è ritenuto, per es., avvenisse ai bambini morti senza il battesimo (cfr. anche i noti versi di un epigramma ...
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menda1
mènda1 s. f. [lat. mĕnda, forma parallela a mĕndum (dello stesso sign.: v. mendo), di etimo ignoto], letter. – Difetto non grave, soprattutto in opere d’arte o di letteratura, o anche in prodotti [...] del lavoro e della tecnica: rilevare, correggere le m.; opera piena di mende. Meno com. riferito a persona: ognuno di noi ha qualche m.; anticam., colpa morale, peccato: Facendo celebrargli offici e messe, In remission de le passate m. (Ariosto). ...
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mendacio
mendàcio s. m. [dal lat. mendacium; v. mendace], letter. – Falsità nelle parole, affermazione deliberatamente menzognera: fu il peccato di Pietro gravissimo, ... perché celò e nascose la verità [...] con la bugia e fu il suo m. pernicioso contro la fede (Savonarola) ...
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rio1
rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento [...] periglio (Foscolo); dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola (Manzoni). 2. s. m. Nell’uso ant., con valore neutro, reità, colpa, peccato: ma sente Che glie despiace onne rio (Iacopone); per null’altro rio Lo ciel perdei che per non aver fé (Dante ...
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astersione
astersióne s. f. [dal lat. tardo abstersio -onis]. – L’operazione di astergere: a. di una ferita; a. del calice; fig.: l’a. di ogni peccato. ...
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sollecitare
(ant. sollicitare) v. tr. e intr. [dal lat. sollicitare «agitare fortemente», der. di sollicĭtus «sollecito1»] (io sollécito, ecc.). – 1. tr. a. Fare pressione, insistere presso altri perché [...] di raccomandazioni e aderenze: s. favori; s. incarichi; s. posti ben remunerati. c. fig., letter. Incitare, eccitare: s. al peccato; con più instanzia che prima non faceva la cominciò a sollicitare a quello che egli di lei disiderava (Boccaccio ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] del pericolo di morte, in cui appare necessaria e indifferibile un’azione, cui osta una disposizione di legge; c. riservato, peccato e censura per la cui assoluzione, posta la loro gravità o influenza, non è competente un confessore ordinario, ma si ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche [...] rende un faticoso lavoro (per ricordo del passo biblico in cui Adamo è condannato da Dio a subire le conseguenze del suo peccato: in sudore vultus tui vesceris pane «col sudore del tuo volto mangerai il pane», Genesi 3, 19); p. sudato, guadagnato con ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...