ladroneccio
ladronéccio (ant. o letter. latronéccio, raro e ant. ladronéggio) s. m. [lat. *ladronicium, metatesi di latrocinium «ladrocinio»], letter. – Azione da ladrone, e in genere furto, ruberia, [...] ); per assicurar Latino che i suoi paesi non sarebbero infestati da latronecci (T. Tasso); vivere, campare di ladroneccio. In senso più astratto, la tendenza al furto, la colpa o il peccato di chi ruba: Falsità, ladroneccio e simonia (Dante). ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni [...] e le aspirazioni di una persona, costringendola a una sistemazione diversa da quella desiderata e meritata: è veramente un peccato s. quel ragazzo non facendolo proseguire negli studî; pensa solo al lavoro, sta sacrificando la propria famiglia; il ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] alla possibilità di ottenere determinati risultati (in questo sign., meno com. di succo): se parlo di cose che hanno poco s., il peccato non è mio, ma delle contrade nelle quali fo dimora (G. Gozzi); fa sempre con voce dimessa i suoi interventi, ma ...
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monogenismo
s. m. [der. di monogenico]. – 1. Nella teologia cattolica, l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente in [...] a favore del poligenismo, affermando insieme che l’unità dell’origine umana è inscindibile dalla dottrina rivelata del peccato originale. 2. M. geografico: espressione con cui, nel trattare della diffusione sulla Terra delle specie animali e vegetali ...
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frode
fròde (ant. fròda) s. f. [lat. fraus fraudis]. – 1. Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui: carpire, ottenere, sottrarre con la f.; commettere f. in danno di qualcuno [...] e non contrastanti con il diritto naturale, e perciò lecita o giustificata in determinati casi; f. cattiva, e quindi peccato, se commessa con l’intenzione di ingannare per un fine riprovevole o per giustificare il ricorso a mezzi illeciti. ...
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pronita
pronità s. f. [dal lat. pronĭtas -atis], ant. – L’esser prono, ma solo nel senso fig. di incline, proclive (al male, al peccato). ...
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laido
làido agg. [dal fr. ant. laid, voce di origine franca]. – Sporco, sozzo in modo da provocare ripugnanza: vesti l.; una l. stamberga; strappato d’addosso a un cadavere un l. cencio, l’annodò in [...] fretta (Manzoni). Ormai raro per esprimere bruttezza, deformità ripugnante d’aspetto. Comune invece in senso morale, turpe, osceno: un l. peccato; parole, immagini l.; un l. scrittore; nullo atto è l., che non sia l. quello nominare (Dante). ◆ Avv. ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] «fa grazia» dell’amare, non consente cioè che chi è amato non riami. c. Riferito a Dio come soggetto, rimettere i peccati o determinate colpe: Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia (Manzoni); speriamo che Dio gli abbia perdonato i suoi ...
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stentare
v. intr. [lat. extĕntare «sforzarsi», comp. di ex- e tentare (v. tentare)] (io stènto, ecc.; aus. avere). – 1. Faticare, incontrare difficoltà nel fare qualche cosa; l’oggetto della difficoltà [...] mancanza delle cose più necessarie: è una famiglia numerosa e stentano; fargli imprigionare e in prigione stentare e piagnere il peccato commesso (Boccaccio); tu, per compiacere a colui che può più, non fai che sia pagato il povaretto che stenta (s ...
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incredulita
incredulità s. f. [dal lat. tardo incredulĭtas -atis]. – 1. L’essere incredulo, riluttanza a credere, ad accettare per vero: un sorriso d’i. si dipinse sul suo volto; espose il suo progetto [...] teologia cattolica, mancanza di fede: i. negativa, quella involontaria, dovuta a ignoranza incolpevole, e quindi non considerata peccato; i. positiva (o semplicem. incredulità), quella volontaria, dovuta a esplicito rifiuto della fede o a ignoranza ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...