stentare
v. intr. [lat. extĕntare «sforzarsi», comp. di ex- e tentare (v. tentare)] (io stènto, ecc.; aus. avere). – 1. Faticare, incontrare difficoltà nel fare qualche cosa; l’oggetto della difficoltà [...] mancanza delle cose più necessarie: è una famiglia numerosa e stentano; fargli imprigionare e in prigione stentare e piagnere il peccato commesso (Boccaccio); tu, per compiacere a colui che può più, non fai che sia pagato il povaretto che stenta (s ...
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incredulita
incredulità s. f. [dal lat. tardo incredulĭtas -atis]. – 1. L’essere incredulo, riluttanza a credere, ad accettare per vero: un sorriso d’i. si dipinse sul suo volto; espose il suo progetto [...] teologia cattolica, mancanza di fede: i. negativa, quella involontaria, dovuta a ignoranza incolpevole, e quindi non considerata peccato; i. positiva (o semplicem. incredulità), quella volontaria, dovuta a esplicito rifiuto della fede o a ignoranza ...
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rigenerazione
rigenerazióne s. f. [dal lat. tardo regeneratio -onis]. – L’azione di rigenerare, il fatto di rigenerarsi e di venire rigenerato. 1. In senso sociale, morale o religioso, rinascita, rinnovamento [...] o anche in un individuo o in un gruppo: la r. di un traviato, di una famiglia corrotta; r. dal peccato, come rinascita alla vita dello spirito, attraverso la liberazione dalla colpa (nella teologia cattolica è il principale effetto del battesimo: in ...
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pericolante
agg. [part. pres. di pericolare]. – Che è in pericolo, che minaccia di crollare, di rovinare: edificio p.; in senso fig., che è in crisi o sta per entrare in crisi: una situazione finanziaria [...] in classifica e sono perciò in pericolo di retrocessione; raro o scherz., di persona esposta al pericolo di cedere al peccato, al vizio: sono presidente di molti istituti di beneficienza: le fanciulle pericolanti e quelle abbandonate (Palazzeschi). ...
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pericolare
v. intr. [der. di pericolo] (io perìcolo, ecc.; aus. avere), non com. – 1. Correre pericolo, trovarsi in pericolo: pericolava di cadere, di annegare; tu che hai tanto sofferto e tanto pericolato [...] per unirti a noi (Verga); in senso morale, soprattutto con uso assol., correre il rischio di cadere in peccato: coll’aiuto di Dio, si può sempre sostenere quelli che pericolano (Oriani). 2. a. Minacciare di crollare, di cadere in rovina: la casa ...
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iperpoliticizzato
(iper-politicizzato), p. pass. e agg. Estremamente, eccessivamente politicizzato. ◆ l’Autorità delle Comunicazioni […] ha una composizione iperpoliticizzata nel suo meccanismo di nomina [...] parlamentare. (Sole 24 Ore, 25 giugno 2000, p. 1, Prima pagina) • È un vero peccato che – passato questo 25 aprile, magari iperpoliticizzato – non si parlerà più della Resistenza davvero politica. (Gian Enrico Rusconi, Stampa, 23 aprile 2005, p. 25, ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] compassione per la morte di Ghismunda forse con risa e con piacer rilevare (Boccaccio); o moralmente, da una condizione di peccato, d’abiezione: La divina bontà ... A rilevarvi suso fu contenta (Dante, con allusione all’opera di redenzione). Più com ...
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finalmente
finalménte avv. [der. dell’agg. finale]. – Da ultimo, alla fine: ha fatto il bracciante, poi l’imbianchino, quindi il muratore e f. l’autista; Questo peccato par che ’l mondo adugge, E finalmente [...] ogni regno distrugge (Pulci); talora ha senso di infine, insomma: f., che cosa volete da me? Più spesso, usato con tono esclamativo, esprime soddisfazione per il sopraggiungere o l’avverarsi di cosa lungamente ...
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caligine
calìgine s. f. [dal lat. caligo -gĭnis]. – 1. a. Stato particolare dell’atmosfera la cui trasparenza è fortemente ridotta dalla presenza di finissimo pulviscolo (polvere desertica, ceneri vulcaniche, [...] ne l’invernale Ciel le c. scialbe vincea (Carducci). La parola è usata anche in senso fig., per indicare ottenebramento (della mente, dello spirito) e sim.: Purgando la c. del mondo (Dante), cioè il peccato che offusca l’anima. 2. region. Fuliggine. ...
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prosciogliere
prosciògliere (lett. prosciòrre) v. tr. [der. di sciogliere, rifacimento con altro prefisso del lat. persolvĕre «sciogliere interamente», comp. di per- con funzione intensiva (v. per-1) [...] mandare assolto: p. da un’accusa; è stato prosciolto in istruttoria; meno com., p. da una colpa, da un peccato. Anticam., sciogliere, liberare in senso più materiale: alle quali [forche] ... essendo menato, dal padre riconosciuto e prosciolto prende ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...