nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] avvenimenti; fermarsi al n. senso letterale della frase; metti sempre giù il tuo pensiero n., senza artifizio, senza affettazione (Pellico); il danno che ha fatto la rettorica, con l’idea del parlare ‘ornato’ come diverso e più pregevole di quello ...
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deportare
v. tr. [dal lat. deportare (comp. di de- e portare «portare»), attraverso il fr. déporter] (io depòrto, ecc.). – Condannare alla pena della deportazione; più com., trasportare, accompagnare [...] in Siberia. Per estens., trasportare nel luogo di pena, quando questo sia fuori dei confini della patria: Pellico fu deportato nella fortezza dello Spielberg; anche, trasferire coattivamente in campi di lavoro o di concentramento (talora anche ...
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avvilire
v. tr. [der. di vile] (io avvilisco, tu avvilisci, ecc.). – 1. Rendere vile, spregevole, abbassare moralmente: non c’è cosa che più avvilisca l’uomo quanto la bugia (Settembrini); nessuna arte [...] si avvilì molto per quella bocciatura agli esami; l’avvilirsi nelle sciagure non è da uomo né da cristiano (Pellico). 3. ant. Deprezzare una merce, abbassarne il prezzo (cfr. svilire, rinvilire). ◆ Part. pres. avvilènte (raro avviliènte), anche come ...
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strascinare
v. tr. [der. di trascinare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strascìno, ecc.). – 1. a. Tirarsi dietro una cosa, o anche un animale, una persona, facendoli strisciare sul suolo; in qualche [...] povero vecchio! che pena mi mettea il vederti s. stentatamente l’egro fianco, e non poterti sostenere col mio braccio (Pellico). 2. Nel rifl., con valore intr., strisciare faticosamente col corpo per terra: ferito a morte, si strascinò fino al vicino ...
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mutolo1
mùtolo1 agg. e s. m. (f. -a). – Forma tosc. o letter. per muto: per vergogna quasi mutolo divenuto, niente dicea (Boccaccio); Racconto il dolor mio ... A la mutola selce, al sordo vento (Marino); [...] girò per casa m., distratto (Giusti). ◆ Dim. mutolino, come s. m.: mi trasportarono alla parte del cortile opposta, ma, ohimè! non più a pian terreno, non più atta al conversare col mutolino (Pellico). ...
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spauracchio
spauràcchio s. m. [der. di spaurare]. – 1. a. Fantoccio fatto di due bastoni messi in croce, rivestito di vecchi indumenti e di stracci, che si colloca in mezzo ai campi e nei frutteti per [...] : il professore di greco è lo s. di tutto il liceo; l’uomo talvolta s’atterrisce di spauracchi da nulla (Pellico); frenare i sogni tirannici, i colpi di Stato e le avventure scapigliate con lo s. delle complicazioni internazionali (Gobetti). Anche ...
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preterire
v. tr. e intr. [dal lat. praeterire, comp. di praeter «oltre» e ire «andare»] (io preterisco, tu preterisci, ecc.; part. pass. preterìto), letter. – 1. tr. a. Tralasciare, omettere, passare [...] ). 2. intr. (aus. avere). a. Omettere: l’intimità domestica non ti faccia mai p. dall’essere cortese co’ fratelli (Pellico). b. Venir meno, mancare a qualche cosa: Al mio giusto dover non preterisco (Goldoni). c. Passare, trascorrere: non ho lasciato ...
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carcere
càrcere s. m. e f. [lat. carcer -ĕris, in origine «recinto» e più propr., al plur., le sbarre del circo dalle quali erompevano i carri partecipanti alle corse; poi «prigione»]. – 1. Luogo in [...] la catena a’ piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile. Il durissimo significa essere incatenati più orribilmente, con una cerchia di ferro intorno a’ fianchi, e la catena infitta nel muro ...» (Pellico). TAV. ...
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carceriere
carcerière s. m. (f. -a) [der. di carcere]. – Custode, guardiano di un carcere: l’andare e venire de’ c. (Pellico). In senso fig., e talvolta con accezione spreg., o scherz., chi sorveglia [...] con severità esagerata, limitando la libertà di qualcuno in modo opprimente: da giovane ha sofferto perché suo padre era un vero c.; devo tornare a casa prima di mezzanotte, altrimenti quei carcerieri ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] (Dante); anche, comporre una poesia, un’opera poetica: mirabile fu la capacità che acquistammo di p. lunghe produzioni a memoria (Pellico). ◆ Part. pres. poetante, anche come agg. e sost. (questo per lo più con una connotazione riduttiva), che, o chi ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, fu recluso nel carcere dello Spielberg....
MANGIAGALLI, Ambrogio
Egidio Bellorini
Letterato, nato a Peschiera Borromeo presso Milano il 7 dicembre 1787; fu notaio, amico del Pellico e del Grossi; morì a Milano il 24 ottobre 1867.
Da giovane pubblicò degli Idillii a imitazione del...