stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] In partic.: a. S. liturgica, luogo dove i primi cristiani si radunavano per vegliare e per fare digiuno e penitenza soprattutto in quaresima (s. quaresimali); nella prassi della Chiesa cattolica l’espressione è ora estesa a indicare un’assemblea di ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove [...] a rispondere davanti al t. di Dio); il t. della coscienza, la coscienza in quanto giudice dei nostri atti; t. di penitenza, il confessionale o la confessione; il t. delle nazioni, il t. dell’opinione pubblica. b. Nell’industria tessile, il banco ...
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disciplina
s. f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus «discepolo»]. – 1. a. letter. Educazione, ammaestramento, insegnamento: molte di queste operazioni s’adornano con la d. (B. Castiglione); Quando [...] ascetica: darsi la d., battersi con il flagello (e in senso fig., sottoporsi a dura fatica). b. estens. Penitenza, castigo, o provvedimento punitivo: Quai barbare fuor mai, quai saracine, Cui bisognasse, per farle ir coperte, O spiritali ...
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disciplinato
agg. e s. m. [part. pass. di disciplinare2]. – 1. agg. Sottomesso a una disciplina, che osserva la disciplina: è un giovane d.; studenti poco d.; un reparto di soldati ben d.; regolato, [...] spec. nel sec. 13°, si riunivano in processioni o in adunanze per flagellarsi a scopo di penitenza. ◆ Avv. disciplinataménte, con disciplina, ordinatamente: entrare disciplinatamente in aula; mettersi disciplinatamente in fila davanti allo sportello ...
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luminello
luminèllo s. m. [der. di lumino; nel sign. 4, der. di lume, (il)luminare]. – 1. a. Cerchietto di metallo leggero (latta, alluminio, ecc.), con piccole punte in cui sono infilati pezzetti di [...] fiammifero o un tizzo acceso, pronunciando una frase stabilita; colui nelle cui mani il fiammifero o il tizzo si spegne fa penitenza. 4. Barbaglio di luce che gli specchi, i vetri, la superficie dei liquidi, ecc., colpiti dal sole rimandano su altri ...
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confessare
v. tr. [lat. *confessare, der. di confessus, part. pass. di confiteri «dichiarare, confessare»] (io confèsso, ecc.). – 1. a. Riconoscere e palesare una propria colpa, un errore commesso, o [...] rifl., con compl. predicativo, confessarsi vinto, confessarsi colpevole, dichiarare, ammettere di esserlo. 2. Con riferimento al sacramento della penitenza: a. Dire i proprî peccati al confessore: hai confessato tutte le bugie che hai detto? Nel rifl ...
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confessionale1
confessionale1 agg. [der. di confessione]. – 1. Che riguarda il sacramento della penitenza: segreto c., lo stesso che segreto della confessione o segreto sacramentale (v. segreto2, n. [...] 2 a). 2. Che ha attinenza con una confessione, intesa come fede professata: istruzione, insegnamento c.; politica c.; lotte c.; opinioni confessionali. In partic.: Chiesa c., comunità religiosa cristiana ...
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confessionale2
confessionale2 s. m. [der. di confessione]. – Sede nella quale il sacerdote confessore amministra il sacramento della penitenza: consiste generalmente in un mobile ligneo, spesso riccamente [...] ornato, con un seggio per il confessore e due inginocchiatoi laterali per i fedeli, separati dal seggio mediante una parete divisoria interrotta da una piccola grata ...
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confessore
confessóre s. m. [dal lat. tardo confessor -oris (der. di confiteri «confessare», part. pass. confessus), che ebbe dapprima il sign. 2, come calco del gr. ὁμολογητής, e solo in un secondo [...] il sign. 1]. – 1. Sacerdote autorizzato ad ascoltare le confessioni sacramentali dei fedeli e ad amministrare il sacramento della penitenza: il padre c.; si buttò ai piedi del c.; anche, il sacerdote al quale abitualmente una persona si confessa ...
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cenere
cénere s. f. [lat. cĭnis -nĕris m., raro f.]. – 1. a. Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene quando si brucia una sostanza organica, vegetale, animale o fossile: c. di mare, residuo [...] , o 5 febbraio per gli anni bisestili - 10 marzo), durante il quale, nella Chiesa cattolica, il sacerdote in segno di penitenza impone sulla fronte dei fedeli un po’ delle ceneri tratte dalle palme o dai rami d’olivo benedetti l’anno precedente ...
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PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di cose può essere un sistema di forze sacrali...
penitenza (penetenza)
Lucia Onder
Giovanni Fallani
Per " contrizione ", con riferimento al pianto di pentimento di Ezechia (cfr. IV Reg. 20, 3 " Flevit itaque Ezechias fletu magno "; si veda anche il passo nel quale egli allude ai suoi peccati:...