riverente
riverènte (meno com. reverènte) agg. [dal lat. revĕrens -entis, part. pres. di revereri (v. riverire)]. – Che sente o mostra riverenza: discepolo r. al maestro; il discorso del pontefice fu [...] commosso. Anche di sentimenti, atteggiamenti, espressioni e manifestazioni: affetto, ammirazione, gratitudine, ossequio r.; un atto di r. omaggio; pensieri, parole r.; la cerimonia si svolse in mezzo a un r. silenzio; per farle onore Mossi con fronte ...
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biascicatore
biascicatóre (e biasciatóre) s. m. (f. -trice) [der. di biasci(c)are], non com. – Chi ha l’abitudine di biascicare, biascicone: questi adunque tutti, ingluviatori, ingurgitatori, ... biasciatori [...] ... sono vòti di pensieri laudevoli (Boccaccio). ...
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accavallare
v. tr. [der. di cavallo]. – 1. ant. Mettere, porre a cavallo. 2. estens. Mettere una cosa sopra un’altra, sovrapporre: a. le gambe; a. una maglia, un filo, nella tessitura o nel far la calza, [...] catene delle ancore si sono accavallate, si sono imbrogliate a vicenda per il movimento della nave ancorata; fig.: i pensieri mi si accavallano nella testa; è tutto un accavallarsi di problemi, di difficoltà. 4. Come termine venatorio, avvicinare la ...
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nubiloso
nubilóso agg. [dal lat. nubilosus, der. di nubĭlus (v. nubilo)], letter. – Nuvoloso, pieno di nubi, coperto di nubi: un cielo n.; una notte n.; Là sotto i giorni n. e brevi (Petrarca). In usi [...] fig., dubbioso, incerto, o annebbiato, poco chiaro: concetti, pensieri n. (cfr. il più com. nebuloso); poet., turbato, rattristato: Con viso n. e ciglio basso (Ariosto); Serenò allora i n. rai [= occhi] Armida (T. Tasso). ...
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meditabondo
meditabóndo agg. [dal lat. meditabundus]. – Che sta in atto di meditare o che ha l’aspetto, l’atteggiamento di chi medita: lo trovai m.; faccia, fronte m.; spesso scherz., di persona raccolta [...] nei suoi pensieri: come mai sei così m. oggi? Più raro, di chi sia per abitudine portato alla meditazione o, in genere, a estraniarsi dalla realtà contingente: un giovane meditabondo. ...
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meditativo
agg. [dal lat. tardo meditativus]. – 1. Incline, disposto alla meditazione: ingegno, spirito m.; mente, indole m.; o anche, dedito al meditare: vita meditativa. 2. Che manifesta esternamente [...] la concentrazione nei proprî pensieri: atteggiamento meditativo. ◆ Avv. meditativaménte, non com., con atteggiamento meditativo: fissava meditativamente il vuoto davanti a sé. ...
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impersonale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) impersonalis, comp. di in-2 e personalis «personale»]. – 1. In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del sing. e [...] di personalità: i panteisti concepiscono un dio impersonale. Più spesso fig., che manca di originalità, comune, banale: pensieri, concezioni i.; stile i.; o volutamente privo di un carattere personale, quindi freddo, distaccato: parlare con tono ...
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scompigliare
v. tr. [der. di pigliare, con i pref. s- e con-, quasi a significare «prendere in modo disordinato»] (io scompìglio, ecc.). – Mettere sottosopra, buttare all’aria, mettere in uno stato di [...] tutta la matassa di lana. In senso fig., turbare, confondere: s. le idee; il vento Scompiglia dolcemente i miei pensieri (Penna); anche, sconvolgere, sovvertire: s. i piani, i programmi; io penserò nel frattempo a dar la voce dell’accaduto ...
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albergo
albèrgo s. m. [dal got. *haribergo «alloggiamento militare», attrav. le varianti mediev. haribergum, harbergum, albergum] (pl. -ghi). – 1. a. Edificio appositamente costruito o adattato, attrezzato [...] sede, ricetto: da sì lieta vita Son fatto a. d’infinita doglia (Petrarca); dare a., accogliere in sé: dare a. a dolorosi pensieri. 2. a. ant. e poet. Dimora abituale, casa d’abitazione: e guarda quelli A. solitari de’ pastori (T. Tasso); allor che l ...
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vilta
viltà (ant. viltade e viltate) s. f. [lat. vilĭtas -atis «scarso valore», riferito a cose, der. di vilis «vile, di poco prezzo»]. – 1. ant. o letter. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica [...] la quale egli credeva che fosse una valente donna, quasi in odio transmutò il fervente amore (Boccaccio); la comune viltà dei pensieri e l’ignavia dei costumi (Leopardi). 2. a. Riferito a persona, l’essere vile, il mancare di coraggio e fermezza: la ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...