pensatoio
pensatóio s. m. [der. di pensare]. – Termine con cui si traduce usualmente il greco ϕροντιστήριον (v. frontisterio), con cui Aristofane nelle Nuvole indica scherz. la casa dove Socrate filosofeggia [...] del musicista, le montagne di rulli che ingombravano il suo p. (Montale). In passato indicò anche, talvolta, l’attività del pensiero, da cui le frasi entrare nel p., cominciare ad avere serie preoccupazioni, e mettere qualcuno nel p., procurargli dei ...
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pensierosita
pensierosità s. f. [der. di pensieroso]. – L’essere pensieroso, atteggiamento pensieroso, tendenza a chiudersi tacitamente nei proprî pensieri: la sua p. mi preoccupa. ...
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tradire
v. tr. [lat. tradĕre «consegnare», attraverso il sign. di «consegnare ai nemici», «consegnare con tradimento»; cfr. soprattutto l’uso assoluto del verbo tradĕre nel passo del Vangelo di Luca [...] di sé, della propria reputazione; t. la verità, occultarla o falsarla; t. un autore, un testo, interpretarlo o tradurlo in modo da falsarne il pensiero. Con sogg. di cosa: se la memoria non mi tradisce, se non mi inganna; la parola ha tradito il suo ...
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pensierosopensieróso agg. [der. di pensiero]. – Assorto silenziosamente in pensieri, per lo più serî e preoccupanti: essere, starsene, divenire, farsi p.; come mai sei così p.?; stava zitto e p. in [...] , alla meditazione, al raccoglimento interiore: il portamento [del cardinal Federigo] era naturalmente composto, ... la fronte serena e p. (Manzoni). ◆ Avv. pensierosaménte, con atteggiamento pensieroso: fissava pensierosamente lo sguardo nel vuoto. ...
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distrarre
(ant. distràere) v. tr. [dal lat. distrahĕre, propr. «tirare in varie direzioni, tirare qua e là», comp. di dis-1 e trahĕre «trarre»] (coniug. come trarre). – 1. Propr. (ma raro), tirare in [...] dallo studio, dai proprî doveri; usato assol.: come posso scrivere se mi distrai continuamente con le tue chiacchiere?; anche da pensieri dolorosi o sgradevoli: l’ho veduto assai triste e ho cercato di distrarlo; è ancora ossessionato da quell’idea e ...
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profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario [...] loro. b. Che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi: storia p.; poesia p.; musica p.; discutere di argomenti p.; pensieri profani. 2. estens. a. Che è indegno di toccare, sentire o vedere persone o cose sacre: mani, occhi, orecchie p ...
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mondezza
mondézza (roman. monnézza) s. f. [lat. mundĭtia, der. di mundus «mondo, pulito»]. – 1. L’essere mondo, nettezza; per lo più col senso fig. di purezza: m. di pensieri, m. di parole, m. di opere [...] (Segneri). 2. roman. Spazzatura, immondizia (sign. svoltosi dal precedente, inteso come «ciò che si porta via spazzando, facendo pulizia») ...
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ragazzo
s. m. [dall’arabo raqqāṣ «fattorino, corriere», passato già nel lat. mediev. ragatius e varianti]. – 1. Chi è nell’età dell’adolescenza o della giovinezza (per il femm., ragazza, che ha anche [...] delicatezza (per un sign. specifico in psicopedagogia, v. difficile); è un r. serio, poco serio, perbene, che dà molti pensieri (espressioni riferite a volte anche a giovani più maturi, così come nella locuz., ragazzo padre, coniata sull’esempio di ...
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altalenare
v. intr. [der. di altalena] (io altaléno, ecc.; aus. avere), non com. – Fare l’altalena, in senso fig. (spec. all’infinito, anche sostantivato), oscillare fra pensieri o sentimenti opposti, [...] alternarsi di situazioni contrastanti: a. fra il sì e il no; visse giorni d’angoscia, in un continuo a. di timori e di speranze. ◆ Part. pres. altalenante, anche come agg., in senso proprio e fig ...
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cura
s. f. [lat. cūra]. – 1. a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai [...] a c. di ...; la somma è stata raccolta a c. del Comitato. e. Oggetto costante (costituito da persone o cose) dei proprî pensieri, delle proprie attenzioni, del proprio attaccamento: l’unica sua c. è la famiglia; non ha altra c. che lo sport, il gioco ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...