compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con [...] , in piacevole c.; in dolce c. (con la persona amata o sim.); fig. essere in c. di sé stesso, dei proprî pensieri; tenere, far c. a qualcuno, stare con lui, intrattenerlo. In qualche espressione, indica il fare una cosa in comune: fammi c., mangia ...
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enigmatico
enigmàtico (o enimmàtico) agg. [dal lat. tardo aenigmatĭcus, gr. αἰνιγματικός] (pl. m. -ci). – Che ha carattere di enigma, quindi oscuro, ambiguo, misterioso, indecifrabile: parole, frasi [...] il suo sguardo aveva un’espressione e., impenetrabile; anche di persona che parla velatamente, per enigmi, o nasconde i proprî pensieri e sentimenti o propositi: è un uomo davvero enigmatico. Con accezioni specifiche: in araldica, armi e., armi nelle ...
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fugare
v. tr. [dal lat. fugare, der. di fuga «fuga»] (io fugo, tu fughi, ecc.). – 1. letter. Mettere in fuga: f. il nemico. Più com., mandare via, dissipare: il vento fuga le nuvole; spec. in senso fig.: [...] f. le preoccupazioni, i cattivi pensieri, le tentazioni, gli scrupoli; per f. ogni dubbio, ogni sospetto. 2. In elettrotecnica, f. una corrente, disperderla a terra mediante un circuito o un condensatore di fuga. ...
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misinterpretazione
s. f. Interpretazione errata, fraintendimento. ◆ Ha ragione [Vladimir] Nabokov quando sostiene che ormai la parola «realtà» può essere impiegata solo tra virgolette. Ma le virgolette [...] tra Soggetto e mondo esterno; un conto è metterne in dubbio – com’è di moda nel cocktail dominante di pensieri deboli e metafisiche di serie B – il carattere oggettivo e in ultimo l’esistenza. All’equivoco contribuisce proprio una misinterpretazione ...
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fuggitivo
agg. e s. m. [dal lat. fugitivus, der. di fugĕre «fuggire»]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Che o chi fugge o è fuggito da un luogo di combattimento, di pena e sim.: soldati, prigionieri, schiavi [...] ir fuggitivo (Foscolo); Negli occhi tuoi ridenti e f. (Leopardi). Non com. col senso fig. di fugace: i f. e rapidi pensieri (G. Gozzi); chi non aveva mai spinto al di là di quelli [i suoi monti] neppure un desiderio f. (Manzoni); gioie fuggitive ...
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Moratti-boy
(Moratti boy), loc. s.le m. Giovane sostenitore di Letizia Moratti. ◆ Tra otto giorni c’è la convention che lancia [Francesco] Rutelli nella gara contro [Silvio] Berlusconi: si tiene a Milano [...] il Polo ha già il suo sindaco che sarà ricandidato e dove l’Ulivo per ora si aggrappa solo a una speranza. Ma sono pensieri che non preoccupano più di tanto i Moratti boys: meglio tenere distinte le due cose, la convention e la candidatura a sindaco ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] dall’11° alla fine del 14° secolo). Al contrario, pasqua b., che cade presto. 5. fig. a. Moralmente vile, riprovevole: b. pensieri; b. voglie; una b. azione. b. Umile, modesto: gente b.; persone di b. rango, di b. condizione, di b. estrazione; b ...
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rasserenare
v. tr. [der. di sereno, col pref. ra-] (io rasseréno, ecc.). – 1. Far diventare, far tornare sereno, riferito, in senso proprio, al cielo: il vento ha rasserenato il cielo; e in senso fig. [...] , si è subito rasserenata, o le si è rasserenato il viso; il volto ... si turba e rasserena in questi Pensieri (Giusti); lo osservò minutamente con aria preoccupata e via via parve rasserenarsi (Buzzati); nell’uso ant., rasserenarsi con qualcuno ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità [...] Il grado più alto: scambiamo per c. dell’arte la fotografia (Carducci). b. Avere, mettere qualcuno in c. ai proprî pensieri, pensarci spesso, farne l’oggetto principale. c. scherz. Persona eminente per ingegno e sapere, dotata di gran talento: che c ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...