dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] dentro un monumento funebre): d. in pace, d. nel Signore; qui dormono le ossa del grande poeta. b. Essere privo di pensieri, di preoccupazioni, spec. nella frase d. tranquillo: posso d. tranquillo ormai; vorrei d. tranquillo sul tuo conto. D. tra due ...
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finto
agg. [part. pass. di fingere]. – 1. Che non è ciò che appare o ciò che vuole parere; non vero, non naturale: capelli f., denti f., posticci; porta, finestra f., dipinta sul muro; f. assalto, colpo [...] o per averne vantaggio: Un grullo f., un sordo di mestiere (Giusti); fare il f. tonto. b. Che nasconde i suoi veri pensieri e sentimenti o simula sentimenti diversi; insincero: è un uomo f., una donna f., o assol. è un f., una finta (con questo ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, [...] , in metapsichica, fenomeno, per altro controverso, che consisterebbe nella comunicazione ad altri soggetti di pensieri proprî, non espressi con i normali mezzi sensoriali. b. In filologia, la serie delle vicende attraverso le quali un testo viene ...
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trasognato
agg. [part. pass. di trasognare]. – Sbalordito, stordito: io credo che voi m’abbiate per ismemorato o per t. (Boccaccio); Margutte stava come trasognato (Pulci); l’aria calda mi fa socchiudere [...] gli occhi e cammino trasognato (Slataper); detto soprattutto di chi, assorto in pensieri e fantasticherie, sembra perdere il contatto diretto con la realtà: la guardava come trasognato, con occhi t., con aria t.; se ne stava lì tutto trasognato; Ma – ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] , spirituali e corporali (v. misericordia, n. 1 a); o. di carità, ispirata ad amore del prossimo; peccare in pensieri, parole, opere e omissioni. d. Azione pratica, fatto concreto, soprattutto in opposizione alle parole: in teoria tutto è facile ...
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trasparire
(ant. trasparére) v. intr. [retroformazione da trasparente] (coniug. come apparire; le forme trasparsi o trasparvi del pass. rem. sono rare, e il part. pass. è soltanto trasparito; aus. essere). [...] , apparire e rendersi evidente indirettamente, riferito a stati interiori: dallo sguardo di una persona sincera traspaiono i suoi pensieri e sentimenti; la paura, o l’ansia, la collera, le traspariva dagli occhi; dalla luminosità del suo volto ...
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appartare
v. tr. [der. di parte]. – Mettere in un’altra parte, segregare. Si adopera per lo più al rifl., appartarsi, allontanarsi dagli altri, andare e stare in disparte: si appartarono a discorrere [...] in un angolo; preso dai suoi pensieri, si apparta spesso e non vuole parlare con nessuno. ◆ Part. pass. appartato, anche come agg. (v. la voce). ...
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indire
v. tr. [dal lat. indicĕre, comp. di in-1 e dicĕre «dire», rifatto secondo dire] (coniug. come dire). – Ordinare o disporre che sia preparata, organizzata e iniziata con una certa solennità una [...] ): i. una celebrazione; i. le elezioni; i. una campagna propagandistica; i. una vendita all’asta. Letter., i. guerra (che ricalca il lat. indicere bellum), intimarla, dichiararla, anche in senso fig.: Colei che guerra a’ miei pensieri indice (Bembo). ...
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cattivo
agg. [lat. captīvus «prigioniero», der. di capĕre «prendere»; il sign. odierno ha avuto origine dalla locuz. del lat. crist. captivus diabŏli «prigioniero del diavolo»]. – È l’opposto di buono, [...] retto, riprovevole, degno di biasimo o di condanna morale: tenere c. condotta; compiere una c. azione; avere c. pensieri (anche, con altro senso, pensare al peggio, formulare propositi insani); avere c. intenzioni, essere disposto al male; prendere ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] : r. le ali, le gambe, il corpo, le vele, le sartie, le reti. Fig.: r. le forze, i pensieri; r. la mente, concentrarla in un pensiero, nella meditazione. Con altro senso, ant., r. lo spirito, riprendere fiato: faticato dal peso delle pietre e dalla ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...