divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] , l’animo, distrarre da preoccupazioni, affanni e sim., volgendo ad altro oggetto (di qui il sign. corrente del verbo); al pensier ... Discende il refrigerio D’una parola amica, E il cor diverte ai placidi Gaudii d’un altro amor (Manzoni). Nel rifl ...
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adombrare
(pop. tosc. aombrare) v. tr. [dal lat. adumbrare «abbozzare», der. di umbra «ombra»] (io adómbro, ecc.). – 1. Coprir d’ombra, oscurare: dense nuvole adombravano il cielo; gli ulivi che adombrano [...] di quella mente sublime; per estens., rappresentare in genere: quanto in più selvaggio Loco mi trovo ..., Tanto più bella il mio pensier l’adombra (Petrarca). 3. intr. pron. a. Spaventarsi e arretrare davanti a un’ombra, o per altro motivo, detto di ...
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ondeggiare
v. intr. [der. di onda] (io ondéggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Muoversi a onde, detto della superficie delle acque che si agita; in questo sign., solo nell’uso letter.: i mari, allor che [...] non sapersi decidere: o. fra due opposti desiderî, fra il sì e il no; rivolgendo in sé quel che far deggia, In gran tempesta di pensieri ondeggia (T. Tasso). Riferito ai pensieri stessi che si agitano nell’animo: Ne’ petti ondeggia or questo or quel ...
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marea
marèa s. f. [der. di mare]. – 1. a. Fenomeno consistente nel periodico alzarsi (flusso) e abbassarsi (riflusso) del livello dei mari e degli oceani, provocato dall’attrazione gravitazionale della [...] verde con una m. di reclami (Sandro Veronesi). Meno com., e letter., di pensieri, sensazioni e sentimenti, per lo più in tumulto: sconvolto da una m. confusa di pensieri e di vergogna (Papini); questo mio corpo ... percorso Da maree di sensazioni che ...
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sereno
seréno agg. e s. m. [dal lat. serenus, propr. «asciutto, secco», quindi «sgombro di nuvole, limpido», detto del cielo]. – 1. agg. Senza nuvole; limpido, terso, riferito propriam. al cielo e, per [...] foco (Dante); come ne’ lucidi s. sono le stelle ornamento del cielo (Boccaccio); e in senso tra proprio e fig.: col pensiero Quasi a’ sereni dell’Olimpo alzossi (Foscolo), al limpido cielo, o meglio alle sedi serene, dell’Olimpo. b. Per estens., l ...
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torbido
tórbido agg. [lat. tŭrbĭdus, der. di turba «confusione, disordine»]. – 1. Di un liquido, privo di limpidità, di trasparenza, per avere in sospensione sostanze che ne diminuiscono l’originaria [...] , disonesti, o comunque non confessabili; immagini, fantasie t., impure; una t. sensualità; pensieri t., agitati, tormentati: Beviamo, e diansi al vento I t. pensieri (Chiabrera); sonno t., agitato da sogni inquieti o impuri; non com., riferito a ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] sanz’ira (Dante); 3a pers. pl.: dentro al petto sorpriso dal sonno Li spirite’ d’amor posar non ponno (Poliziano); i suoi pensieri in lui dormir non ponno (T. Tasso); mal pônno sfogar rade, operose Rime il dolor che deve albergar meco (Foscolo); e in ...
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condensazione
condensazióne s. f. [dal lat. tardo condensatio -onis]. – Il condensare o il condensarsi; lo stato di una materia condensata. In partic.: 1. In fisica: a. Passaggio di una sostanza dallo [...] benzoinica). 3. fig. a. non com. L’operazione e il risultato del compendiare, dell’esprimere concisamente: c. dei pensieri, dei concetti, nel parlare o nello scrivere. b. In psicanalisi, processo inconscio di fusione di più elementi ideativi mediante ...
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mulinare
v. tr. e intr. [der. di mulino2] (come intr., aus. avere). – 1. Far girare in tondo, roteare: m. il randello; m. un bastone; e m’abbandono Come la foglia che mulina il vento (Giusti). Come intr., [...] architettare, macchinare: andava mulinando propositi di vendetta; anche assol., fantasticare trascorrendo rapidamente di pensiero in pensiero, o anche arrovellarsi in pensieri ricorrenti con insistenza: il resto di quel giorno, non fece altro che m ...
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bambinitudine
s. f. La condizione tipica dell’essere bambino. ♦ La divulgazione, che pure si dovrebbe basare su una chiarezza essenziale, ha spesso questo difetto: troppi esempi, troppe ripetizioni. [...] Floridi, Repubblica, 13 gennaio 1990, p. 17. Mercurio) • Pagina dopo pagina tutto si dilata, tutto sembra fondersi di colori e pensieri che non hanno fine, tutto si esaurisce, in fondo, in un bagliore accecante. Quello del sole d'estate, dei ricordi ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...