comunicare
v. tr. e intr. [dal lat. communicare, der. di communis «comune1»; nel sign. 3, dal lat. eccles. communicare (altari) «partecipare all’altare», cioè «alla mensa eucaristica»] (io comùnico, [...] tu comùnichi, ecc.). – 1. a. tr. Rendere comune, far conoscere, far sapere; per lo più di cose non materiali: c. pensieri, idee, sentimenti; c. la propria scienza; c. il coraggio, il timore; riuscì a comunicarmi la sua ansia. Per estens., dire ...
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comunicativa
s. f. [dall’agg. comunicativo, sottint. facoltà o sim.]. – Facilità di comunicare ad altri i proprî pensieri, soprattutto nell’insegnamento: avere poca, molta c.; scrittore ricco di c.; [...] maestro privo di comunicativa ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] contenuto mentale o spirituale, di uno stato d’animo, in un rapporto spesso privilegiato e interattivo: c. d’idee, di pensieri; la c. delle proprie ansie, della propria insicurezza; la c. agli altri del proprio sapere; l’accettazione della probabile ...
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corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da [...] di cosa molto dura; prendere il toro per le c., affrontare risolutamente una difficoltà; avere qualcosa per le c., avere pensieri per il capo; avere qualcuno sulle c., averlo in antipatia; dire corna, dire peste e corna di qualcuno, sparlarne, dirne ...
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neuroimmagine
s. f. In medicina, metodica estremamente dettagliata per la rappresentazione del sistema nervoso, e in particolare del cervello, ottenuta con tecniche di risonanza magnetica funzionale. [...] ) • Con i nuovi metodi di neuroimmagine possiamo misurare l’attività cerebrale con grande accuratezza spaziale. Anche pensieri dettagliati si deducono dal metabolismo cerebrale, che analizziamo usando la risonanza magnetica funzionale, con cui è ...
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martello
martèllo s. m. [lat. tardo martellus, affine a malleus «maglio»]. – 1. a. Utensile che serve per battere, costituito da un blocchetto di acciaio (o talvolta di materiali meno duri, come rame, [...] ansia, di preoccupazione assillante: al dolore, al rancore, alla rabbia, si aggiungeva ora il m. della gelosia (Manzoni); il pensiero della sua lontananza è un m. continuo (I. Nievo). Con sign. simile nelle locuz. ant. avere martello di qualche cosa ...
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affollare1
affollare1 v. tr. e intr. pron. [der. di folla] (io affóllo, ecc.). – 1. tr. Riempire in folla un luogo, accorrervi in massa: a. una piazza, una sala; meno com., a. una persona, fargli folla [...] . pron. Raccogliersi in molti, accalcarsi: si affollavano intorno all’oratore; non v’affollate troppo!; fig.: tutti gli altri pensieri che s’erano affollati alla mente risvegliata di Gertrude (Manzoni). ◆ Part. pass. affollato, anche come agg., pieno ...
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concentrare
v. tr. [der. di centro] (io concèntro, ecc.). – 1. Raccogliere, radunare, far convergere in uno stesso punto o in una zona ristretta, come in un centro: il nemico concentrò le truppe nell’assalto [...] verso un unico oggetto o scopo: c. le proprie forze o i proprî sforzi in un’impresa; c. le idee, i pensieri. Nel rifl., concentrarsi nello studio, nel lavoro, dedicarvisi intensamente, evitando ogni distrazione e dispersione; concentrarsi in un ...
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invidioso
invidióso agg. [dal lat. invidiosus]. – 1. a. Che prova invidia verso una persona o verso un oggetto particolare, o che soffre abitualmente di invidia, che ne ha cioè il difetto: è i. di te, [...] gli i. nel 2° girone del purgatorio. b. estens. Che rivela invidia, che nasce da un sentimento di malanimo: parole i., pensieri i.; gli lanciava sguardi invidiosi. 2. letter. Che è tale da destare invidia: Sigieri, Che, leggendo nel Vico de li Strami ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] che ne minaccia la sicurezza (fig., iperb.: non è il caso di fare, d’una parola così innocente, un delitto di s.!); pensieri di s., preoccupazioni di governo; colpo di s. (v. colpo, n. 4); scuole di s., le scuole pubbliche, in contrapp. alle scuole ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...