tetro
tètro agg. [dal lat. taeter -tra -trum]. – 1. a. Privo di luce, e perciò scuro, cupo, squallido così da suscitare angoscia e da far quasi rabbrividire: giacevano in un t. carcere; i t. sotterranei [...] : è sempre t.; aveva una faccia t.; è d’umor t. anche oggi; e con riguardo allo stato d’animo: era agitato da t. pensieri; una diversa amarezza le rese t. l’animo (Enzo Siciliano). 2. non com. Riferito a cosa sgradevole, che riempie di ribrezzo e di ...
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gracile
gràcile agg. [dal lat. gracĭlis]. – 1. a. Di persona (e più spesso di bambini o di fanciulle), magro, delicato, di costituzione fisica debole e poco resistente alla fatica e ai disagi: è una [...] che sia o sembri debole e sottile o che manchi di forza, di nerbo: il g. gambo di un fiore; anche fig.: idee, pensieri g.; la trama di questo romanzo è davvero molto gracile. 2. In anatomia: muscolo g., muscolo della coscia (detto anche muscolo retto ...
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masticaticcio
masticatìccio s. m. [der. di masticare]. – Roba masticata o che si sta masticando. Fig., non com., serie di parole, di nozioni, di pensieri male assimilati o scarsamente elaborati, e perciò [...] disorganici e confusi ...
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sesto2
sèsto2 s. m. [sostantivazione di sesto1; cfr. sesta2]. – 1. ant. Compasso: Colui che volse il sesto A lo stremo del mondo (Dante). 2. In architettura, linea curva d’intradosso dell’arco, che può [...] , venne lei pure (Verga); in usi fig.: quello sforzo d’attenzione sospendeva il sentimento del male, e teneva in s. i suoi pensieri (Manzoni); porre in s. i proprî affari; non so se riuscirà a rimettersi in s., a ritornare in una situazione economica ...
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benedetto
benedétto agg. [part. pass. di benedire]. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua b.; l’ulivo b., nella ricorrenza della Pasqua. b. estens. Che ha avuto la benedizione del cielo, [...] colei che in te s’incinse! (Dante). 4. È frequente, nell’uso fam., per esprimere amoroso rimprovero: b. figlioli!; quanti pensieri mi dà quel b. ragazzo; o impazienza, disappunto, malumore e sim.: ah quando l’avrò passata quest’Adda b.! (Manzoni ...
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immaginazione
immaginazióne (letter. imaginazióne) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. – 1. Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione [...] incominciai a dire (Dante); i suoi sospetti sono frutto d’immaginazione, e nient’altro. 3. La cosa stessa immaginata: sono tutte sue i., cioè fantasticherie, pensieri vani in cui non c’è nulla di vero; la realtà è tale che supera ogni immaginazione. ...
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registrare
v. tr. [der. di registro]. – 1. a. Scrivere, notare nel registro, in un libro o quaderno apposito, un avvenimento o una azione, di cui si vuole o si deve tener memoria; in partic., annotare [...] registrazione e registro). b. Tenere memoria, ricordare e tramandare per scritto: ogni giorno registra nel suo diario i suoi pensieri e i suoi sentimenti; la cronaca registra un succedersi di rapine; e, con intonazione più solenne, la storia registra ...
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immalizzire
v. tr. e intr. [der. di malizia] (io immalizzisco, tu immalizzisci, ecc.), non com. – 1. tr. Rendere malizioso, insinuare l’abitudine dei pensieri maliziosi, scaltrire. 2. intr. (aus. essere) [...] Acquistar malizia o cominciare ad accorgersi della malizia altrui: giovani già immalizziti; anche con la particella pron., immalizzirsi. ◆ V. anche ammalizzire e cfr. il più com. smaliziare ...
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risibile
risìbile agg. [dal lat. tardo risibĭlis, der. di ridēre «ridere», part. pass. risus]. – 1. ant. Atto, disposto al riso: le quali cose [il ridere e il parlare] paiono essere proprie de l’uomo, [...] : risibil gobba (Parini); impotente e sprezzabile e risibil nemico (Alfieri); ma per lo più di discorsi, pensieri, azioni, ecc.: parole, minacce, proposte, credenze r.; scuse, giustificazioni r.; contegno, comportamento risibile. ◆ Avv. risibilménte ...
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confessabile
confessàbile agg. [der. di confessare]. – Che può o deve essere confessato; più frequente con la negazione: pensieri, desiderî non c., che si ha riguardo o vergogna di confessare, nel senso [...] di esternare, dichiarare, far conoscere (cfr. il più com. inconfessabile) ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...