lussurioso
lussurióso agg. [dal lat. luxuriosus]. – 1. a. Che ha il vizio della lussuria, che è dominato dalla lussuria: uomo l., donna l.; anche sost., un l., una l.; in partic., i l., i peccatori carnali [...] (collocati rispettivam. nel 2° cerchio e nel 7° girone). b. Pieno di lussuria, caratterizzato da lussuria: sguardi, pensieri l.; vita l., trascorsa nella lussuria, abbandonandosi con intemperanza e viziosamente ai piaceri dei sensi. c. Compiuto con ...
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covare
v. tr. e intr. [lat. cŭbare «star coricato, giacere»] (io cóvo, ecc.). – 1. Tenere sotto di sé le uova per comunicar loro il calore necessario allo sviluppo dell’embrione e alla nascita dei piccoli, [...] in germe; c. una segreta speranza, nutrirla dentro di sé; c. un proposito, un disegno, un tradimento, c. tristi pensieri, tenerli chiusi in mente pensando al modo di dar loro esecuzione; c. un sentimento, nutrirlo celatamente nell’animo: c. odio ...
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conforto
confòrto s. m. [der. di confortare; nel sign. 3 ricalca l’ingl. comfort e il fr. confort]. – 1. a. Sentimento di sollievo che una persona afflitta da dolori, disgrazie, preoccupazioni e sim. [...] grande dolore, trovava c. solo nella fede; le sue parole mi erano di gran c.; avere bisogno di c., di essere confortato. b. Persona, o parole, pensieri e sim. che confortano o possono servire a confortare: i figli sono il c. della sua vecchiaia; il ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] 2. fig. a. Austero, grave; alieno da ogni superficialità o leggerezza; riferito a persona: ancor giovine, ma grave e s., di pensieri come d’aspetto (Manzoni); più spesso a cosa: s. costumi, s. principî morali; avere avuto un’educazione, una scuola s ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] in grembo a questo sconsolato A partir seco i dolorosi guai (Petrarca), i dolorosi lamenti; Allor ch’io partia teco i miei pensieri (Bembo); Con te partisco l’acqua il pane e il sale (D’Annunzio). d. Allontanare, staccare da persone o cose: egli ...
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ipnagogico
ipnagògico agg. [comp. di ipno- e del gr. ἀγωγός «che conduce»; propr. «che induce il sonno»] (pl. m. -ci). – In psicologia, di fatto che si verifica immediatamente prima del sonno: fase i., [...] l’addormentamento, caratterizzata da un particolare stato fluttuante della coscienza e dal carattere vago e sfumato dei pensieri, durante la quale possono prodursi fenomeni a tipo di illusioni o di allucinazioni (illusioni, allucinazioni i.), non ...
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vacuo
vàcuo agg. e s. m. [dal lat. vacuus, affine a vacare: v. vacare]. – 1. agg., letter. Vuoto, privo, mancante: le file sempre restavano intere e niuno luogo era di combattitori vacuo, eccetto che [...] e dispiacere, importa essere pieno di noia (Leopardi); uomo, animo v. di qualsiasi nobile sentimento; mente v. di pensieri, d’idee; più frequente senza complemento sottintendendosi in genere che ci sia vuotezza di sentimenti, di idee, di interessi e ...
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centone
centóne s. m. [dal lat. cento -onis «veste o coperta fatta di varî pezzi, di ritagli di vario colore cuciti insieme» ]. – 1. Componimento, tipico della tarda letteratura greca e latina, formato [...] e originalità, con idee, frasi, locuzioni prese o imitate qua e là da altri autori: il suo articolo è un c. di pensieri e osservazioni attinte da varî critici; il tuo discorso m’è parso un c. di luoghi comuni. 4. Altro nome region. del centonchio ...
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capello
capéllo s. m. [lat. capĭllus] (pl. poet. e pop. tosc. capégli, poet. capéi). – 1. Ciascuno dei peli del capo umano: si differenziano dai peli comuni per l’elevatissimo numero e per lo sviluppo [...] nei c., per esprimere disperazione, scoraggiamento e sim.; prendersi per i c., venire alle mani, accapigliarsi; avere più pensieri, più debiti che capelli, moltissimi; avere un diavolo per capello, essere molto irritato o di pessimo umore; bagnato ...
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congiungere
congiùngere (ant. congiùgnere) v. tr. [lat. coniungĕre, comp. di con- e iungĕre «unire»] (coniug. come giungere). – 1. a. Unire materialmente o spiritualmente, mettere insieme, porre in stretta [...] aggiungendo, accompagnare: Giuseppe Parini fu ... uno dei pochissimi Italiani che all’eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri (Leopardi). b. Collegare due punti o luoghi: la scala congiunge la cucina con la (o alla) soffitta ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...