occupare
v. tr. [dal lat. occupare, der. di capĕre «prendere», col pref. ob-] (io òccupo, ecc.). – 1. a. Prendere possesso di un luogo, sia legittimamente, quando esso sia libero, disponibile, non posseduto [...] cose da occupar tutto di compassione l’animo di chiunque ... (Manzoni); è un pensiero che occupa tutta la mia mente. Con valore causativo: o. la mente, il pensiero, l’attenzione in o con qualche cosa, lo stesso che tenerli occupati, cioè impegnati ...
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autocoscienza
autocosciènza s. f. [comp. di auto-1 e coscienza]. – 1. Nel pensiero filosofico, coscienza di sé, consapevolezza del proprio esistere e del proprio agire, non come oggetto, cioè effetto [...] ., e con altro senso, nella filosofia idealistica, coscienza razionale che l’io ha di sé come soggetto di pensiero nella riflessione filosofica, come principio della conoscenza ma anche della realtà. 2. In psicologia, particolare tipo di analisi ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] vicino a quello del n. 2, ma mettendo in rilievo più il fatto dell’emissione della voce che non l’espressione del pensiero: se n’andò senza p.; p. all’orecchio; parlavano tutti insieme; non parli più?, a chi è improvvisamente ammutolito; il maestro l ...
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non essere
nón èssere locuz. usata come s. m. – Espressione filosofica usata per indicare l’assoluta assenza di ogni oggetto o ente (non essere assoluto), ovvero, più raram., l’esclusione di una determinata [...] e il non essere non è pensabile né esprimibile in alcun modo) e accompagna tutta la storia del pensiero metafisico e del pensiero dialettico classico, medievale e moderno; ridotto da Platone, con un’interpretazione geniale e fondamentale, al concetto ...
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immaginare
(letter. imaginare) v. tr. [dal lat. imaginari, lat. tardo imaginare, der. di imago -gĭnis «immagine»] (io immàgino, ecc.). – In genere, rappresentare alla propria fantasia persone, cose, [...] , astratta dai suoi rapporti con la realtà. 1. a. Raffigurare nella fantasia, dar figura concreta a un oggetto del pensiero: cerca di i. due cerchi concentrici; immagina per un momento di trovarti solo in mezzo al deserto. Più genericam., vedere ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e [...] senza valore di realtà, in Cartesio, Spinoza, Hobbes; organo di sintesi del processo delle percezioni, in Kant; organo del pensiero nel quale la realtà viene rappresentata in assenza di essa, diversamente dalla percezione che dà la realtà in presenza ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] con l’i. di streghe, di diavoli, dell’inferno; letter., rendere l’i., comunicare in modo chiaro ad altri il proprio pensiero, il contenuto della propria esperienza o della propria fantasia: non so se ho reso bene l’i. (più com. rendere l’idea ...
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psicologismo
s. m. [der. di psicologico]. – 1. Tendenza a ridurre i problemi filosofici o storici a problemi psicologici o, comunque, a porre la psicologia e il soggettivismo a fondamento della filosofia, [...] F. Brentano, 1838-1917, e sostenuto tra gli altri da E. Husserl, 1859-1938, nella prima fase del suo pensiero) secondo il quale la validità dei giudizî è subordinata alle circostanze psicologiche che determinerebbero i rispettivi atti giudicativi. 2 ...
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mulinare
v. tr. e intr. [der. di mulino2] (come intr., aus. avere). – 1. Far girare in tondo, roteare: m. il randello; m. un bastone; e m’abbandono Come la foglia che mulina il vento (Giusti). Come intr., [...] architettare, macchinare: andava mulinando propositi di vendetta; anche assol., fantasticare trascorrendo rapidamente di pensiero in pensiero, o anche arrovellarsi in pensieri ricorrenti con insistenza: il resto di quel giorno, non fece altro che m ...
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confortare
v. tr. [dal lat. tardo confortare «rendere forte», der. di fortis «forte»] (io confòrto, ecc.). – 1. a. Rendere forte a sopportare un dolore, a sostenere una fatica; alleviare una pena, incoraggiare [...] nel suo dolore, o c. le pene, le afflizioni, ecc., di qualcuno; Nulla speranza li conforta mai (Dante); mi conforta il pensiero dei miei cari; era confortato dall’affetto degli amici; in partic., c. un condannato a morte, del sacerdote che lo assiste ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...