obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi [...] a principî ideologici, direttive politiche, teorie, norme di comportamento, ecc. proprî di determinati paesi, personaggi, scuole di pensiero: un partito comunista d’o. sovietica, d’o. cinese; economisti di o. keynesiana, d’o. marginalista; era ...
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quietismo
s. m. [der. di quiete, e più precisamente dall’espressione preghiera (o orazione) di quiete]. – 1. Termine introdotto alla fine del sec. 17° per indicare un complesso di dottrine che sostengono [...] sulla meditazione, e la necessità di un assoluto abbandono in Dio con un annichilimento totale di ogni azione e pensiero, definito preghiera o orazione di quiete. 2. a. Con sign. generico, tendenza a deprimere o svalutare l’iniziativa e ...
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Veltronomics
(veltronomics), s. f. inv. (iron.) La visione dell’economia propria di Walter Veltroni. ◆ [tit.] Le veltronomics: più occupazione e cultura-business / Ma la «sua» Roma delude su trasporti [...] [Mario] Draghi e la «veltronomics» contro la Finanziaria ben oltre Tps [testo] […] sta prendendo corpo il nuovo pensiero economico di Walter Veltroni, subito battezzato dai mass-media la «Veltronomics». Dietro questo neologismo si nasconde ancora un ...
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revisionario
agg. In filosofia, che si propone di rivedere, riconsiderare una teoria. ◆ Da non dimenticare che sullo sfondo la vera metafisica teutonica non dava bella mostra di sé, avvitata su se stessa [...] (si perdoni il neologismo) revisionario. I metafisici descrittivi come Kant cercano di mostrare l’ossatura del nostro pensiero riguardo al mondo; quelli revisionari come Berkeley (e Quine) cercano di sostituirvi una struttura più consona a principi ...
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violaxantina
s. f. [comp. di viola1 e -xantina]. – Composto organico del gruppo dei pigmenti carotenoidi, di colore giallo aranciato, presente nella viola del pensiero (Viola tricolor). ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero [...] marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione del capitale, e in partic. del capitale variabile speso nell’acquisto della forza lavoro: più precisamente è la parte del prodotto del lavoro (neovalore) ...
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tarlo
s. m. [prob. lat. tarmes (v. tarma), incrociato con *cariolus «tarlo»]. – 1. a. Nome con cui sono indicati comunem. gli adulti e le larve di alcuni insetti che vivono nel legno secco o fresco, [...] , dolore, tormento continuo e segreto: il t. del dubbio, del rimorso, della gelosia, dell’invidia; Or freddo, assiduo, del pensiero il tarlo Mi trafora il cervello (Carducci). Ant., averci il t. con qualcuno, portargli rancore. 2. Nome pop. della ...
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captare
v. tr. [dal lat. captare, intens. di capĕre «prendere»]. – 1. Cercare di ottenere, di fare proprio con accortezza: c. la benevolenza di qualcuno. 2. a. Derivare, trarre a sé una cosa, per sfruttarla [...] Ricevere i segnali emessi da una stazione trasmittente, intercettare una trasmissione, e per estens. ricevere un segnale radio, acustico, ottico, ecc.: c. una segnalazione nemica. Fig., avvertire, percepire: c. il pensiero, le intenzioni di qualcuno. ...
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accigliare
v. tr. e intr. pron. [der. di ciglio] (io accìglio, ecc.). – 1. tr., letter. Cucire insieme le palpebre degli uccelli di rapina per addomesticarli. 2. intr. pron. Aggrottare i sopraccigli, [...] in segno di tristezza, di severità, sdegno e sim., oscurarsi in volto per qualche grave pensiero: a quelle parole si accigliò. ◆ Part. pass. accigliato, anche come agg. (v. la voce). ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] di imporre la propria volontà e di costringere alla sottomissione, coartando la volontà altrui sia di azione sia di pensiero e di espressione, o anche soltanto come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un uomo rozzo ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...