piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] per me, e mi s’è piantato sullo stomaco. Con sign. astratto, come sinon. (meno com.) di ficcarsi, di un pensiero, sentimento, ricordo, piantarsi nella mente, nella memoria, nel cuore, e sim.: quante volte al giorno l’immagine di quella donna veniva ...
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stravagante
agg. [dal lat. mediev. extravagans -antis: v. estravagante]. – 1. letter. o raro. Di ciò che divaga, che esce fuori dai limiti, o da determinati limiti, dal comune, dalla consuetudine, dal [...] ? (Goldoni). 2. Di persona che si comporta in modo bizzarro o fuori del normale, o che vaga o divaga facilmente col pensiero e con la fantasia; e quindi estroso, strano, bizzarro: che persona s.!; gli artisti sono tutti un po’ s.; sostantivato: è ...
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cicalecciocrazia
s. f. (iron.) Il potere del cicaleccio, malcostume politico italiano che tende a enfatizzare notizie e indiscrezioni diffuse dai mezzi d’informazione. ◆ «Cicalecciocrazia, ovvero l’arte [...] di parlare a vanvera di finanza pubblica». Non si tratta del pensiero involontario del Ragioniere generale Andrea Monorchio davanti alla tivvù che manda in onda Giulio Tremonti, «per noi contano le cifre della Banca d’Italia». Si tratta invece del ...
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spaventare
v. tr. [lat. *expaventare, der. di expavens -entis, part. pres. di expavere «impaurirsi, temere»] (io spavènto, ecc.). – 1. Provocare, incutere spavento, riempire di spavento: l’apparizione [...] spaventato. Spesso con valore attenuato, mettere in apprensione, preoccupare più o meno fortemente: l’idea della morte, o il pensiero della vecchiaia, non mi spaventa; la sola idea di sposarsi la spaventa; uscire con questo buio, o con questo gelo ...
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accoccare
v. tr. [der. di cocca 1 «tacca della freccia»] (io accòcco, tu accòcchi, ecc.). – 1. a. Aggiustare la cocca o tacca della freccia sulla corda dell’arco; estens., ficcar dentro: E ’l capo presto [...] , un ceffone; fa che gliel’accocchi (Dante); fig., accoccarla a qualcuno, fargli un cattivo scherzo: egli formerà subito un altro pensiero d’accoccarmela per un altro verso (G. Gozzi); prov., tal ti ride in bocca, che dietro te l’accocca. 2. A ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] cortesia, delicatezza e sim.: modi, maniere g.; atto g.; invito, accoglienza g.; rivolgere g. parole; è stato un pensiero g.; opporre un g. rifiuto, rifiutare cortesemente, scusandosi con garbo; fare, usare g. violenza, insistere con preghiere perché ...
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stravolgere
stravòlgere v. tr. [comp. di stra- e volgere] (coniug. come volgere). – 1. Volgere storcendo; piegare, allontanare con forza dalla posizione normale: s. gli occhi (per furore, nelle convulsioni, [...] a rovescio, trarre arbitrariamente, e spesso intenzionalmente, a un senso diverso e peggiore: s. la verità dei fatti; s. le parole, il pensiero di una persona, di un autore, di uno scritto. ◆ Part. pass. stravòlto, frequente come agg. (v. la voce). ...
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gentiliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo Giovanni Gentile (1875-1944), al suo pensiero, alle sue concezioni, alla sua opera: l’idealismo, l’attualismo g., l’estetica g.; come sost., discepolo, [...] seguace di G. Gentile ...
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escogitare
v. tr. [dal lat. excogitare, comp. di ex- e cogitare «pensare»] (io escògito, ecc.). – Trovare col pensiero, immaginare sottilmente: escogitava sempre nuovi espedienti; non si potrebbe e. [...] soluzione migliore; spesso iron. o scherz.: escogita ogni mese un nuovo sistema per vincere al lotto ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...