telestesia
telesteṡìa s. f. [comp. di tele- e -estesia]. – Forma particolare di percezione extrasensoriale, per cui si ritiene che taluni individui possano avere nozione, a distanza, di eventi o di oggetti [...] (il termine vuole escludere sia i fenomeni di telepatia sia quelli di conoscenza paranormale retrocognitiva o premonitoria) ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] viventi permettendogli di cogliere valori universali, di costruire nuovi modelli che trascendono i limiti spazio-temporali della percezione sensibile, di formarsi una coscienza di quello che esperimenta nella sua interiorità e nella realtà esterna ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ). In partic.: m. sensibile (o m. dei fenomeni), la totalità delle cose che sono o possono essere oggetto di percezione, così come l’individuo se le rappresenta; m. intelligibile, l’insieme delle realtà non sensibili che possono essere afferrate solo ...
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pacchetto sicurezza
loc. s.le m. Provvedimenti governativi finalizzati a incentivare l’azione di contrasto alla criminalità, per favorire un’adeguata percezione di sicurezza da parte dei cittadini. ◆ [...] Con un rapidissimo sì bipartisan, da ieri il decreto Pisanu è legge. Dopo il via libera al pacchetto sicurezza da parte del Senato, la Camera – con 385 voti favorevoli, 20 contrari e un solo astenuto – ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] f. terzine (che sono cioè un terzo del naturale); paesaggio con figure. In senso più ampio, nella teoria della percezione, il contenuto percettivo colto unitariamente all’attenzione e staccato da uno sfondo più o meno indifferenziato; in psicologia ...
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gattopardiano
agg. Di chi si adatta ai cambiamenti in atto, dando a vedere di apprezzarli e sostenerli, ma solo per poter conservare i propri privilegi. ◆ Era stato Palmiro Togliatti a spedire [Vittorio] [...] sapore liberista in grado di sfondare gli argini più estremi della concorrenza. Il decreto legge Bersani rivela questa romantica percezione della realtà che si ha oggi in Italia. Si fa una rivoluzione purché nulla cambi. (Antonio Mazzocchi, Secolo d ...
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liminale
agg. [dall’ingl. liminal (der. del lat. limen -mĭnis «soglia»), attrav. il fr. liminal]. – In psicologia e fisiologia, di fatto o fenomeno che è al livello della soglia della coscienza e della [...] percezione (è, per certi aspetti, sinon. di liminare). Cfr. il più com. subliminale. ...
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intermediarismo
s. m. [der. di intermediario]. – Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni dottrina che considera la percezione sensibile come determinata da un’entità intermedia tra la realtà [...] esteriore delle cose e lo spirito ...
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monizione
monizióne s. f. [dal lat. monitio -onis; nel sign. 2, dal fr. monition]. – 1. Forma ant. per ammonizione. Il termine è tuttora usato nel linguaggio eccles., ove indica un invito alla preghiera [...] personale rivolto dal celebrante all’assemblea, in una celebrazione liturgica. 2. In parapsicologia, presunta percezione extrasensoriale, di tipo telepatico, di un avvenimento che si verifica a distanza, nello stesso momento in cui viene percepito ( ...
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percetto
percètto part. pass. e agg. [dal lat. perceptus, part. pass. di percipĕre «percepire»], letter. – 1. Percepito, acquisito cioè con la percezione: da mente umana concepire non si poteva [la natura [...] di Dio] perché non vi avevano cose dall’uomo percette che rendessero di lui similitudine (Rosmini). 2. Riscosso: [l’indulto] fu conceduto a condizione che si restituissero agli ecclesiastici le gabelle ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...