obesiologo
s. m. Specialista nella diagnostica e nella cura dei problemi derivanti dall’obesità. ◆ a questo punto che devono intervenire i professionisti che si occupano dell’argomento dando un contributo [...] di Brescia, 26 gennaio 2004, p. 17, Medicina e Salute) • «Molti obesi non sanno di esserlo. Non hanno la percezione del loro essere troppo grassi». A confermarlo è l’obesiologo (il neologismo la dice lunga sull’incidenza del problema) Ruggero Basso ...
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oltrismo
s. m. La volontà di andare oltre, di ricercare soluzioni e posizioni innovative. ◆ il gruppo dirigente di Botteghe Oscure era convinto che la peculiarità del Pci lo ponesse al riparo dal crollo [...] (Stampa, 6 novembre 1999, p. 7, Interno) • Ma che cosa vede all’orizzonte, la resurrezione della Dc? «C’è anche questa percezione. Il mio pensiero mi ha impedito di aderire a un partito come la Margherita. Non riesco a capire i motivi di una scelta ...
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nitidezza
nitidézza s. f. [der. di nitido]. – L’esser nitido: n. del vetro; n. tipografica; n. di linea, di disegno, di contorni; n. di un’immagine fotografica, delle immagini sullo schermo; n. della [...] voce, di un suono (o della percezione di un suono), ecc.; fig.: n. logica; n. di idee, di stile. ...
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paranormale
agg. [comp. di para-2 e normale]. – 1. Nel linguaggio medico, genericam., di ciò che non rientra nella normalità, pur non essendo anomalo: reazione, comportamento paranormale. 2. Nella parapsicologia, [...] non spiegabili con le normali leggi scientifiche. Conoscenza p., quella che si otterrebbe per vie diverse dalla percezione sensoriale (per es., nella chiaroveggenza, nella telepatia, ecc.); analogam., capacità, facoltà p., quelle attribuite ai medium ...
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paraosmia
paraosmìa (o parosmìa) s. f. [comp. di par(a)-2 e -osmia]. – Nel linguaggio medico, alterazione dell’olfatto, che può consistere sia nell’errato riconoscimento di un determinato odore, sia [...] nella percezione di odori immaginarî. ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da [...] l’i. in onore del santo patrono. 2. fig. a. Luce straordinaria che apre d’un tratto l’intelletto o la coscienza alla percezione del vero o vi suscita un’ispirazione, un’idea, un sentimento: la sua mente ebbe una improvvisa i.; per i. divina. b. Nella ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della [...] di trasmissione da lesioni dell’orecchio esterno e dell’orecchio medio, in s. neurosensoriale (in passato definita di percezione) da lesioni dell’orecchio interno o del nervo acustico o delle vie acustiche nervose centrali anche di natura traumatica ...
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extrasensoriale
(o estrasensoriale) agg. [comp. di extra- e sensoriale]. – In parapsicologia, detto di percezione che verrebbe raggiunta in particolari circostanze e da individui particolarmente dotati, [...] senza il concorso e la mediazione normale dei sensi; ne sarebbero esempî la telepatia, la chiaroveggenza, ecc. È talora indicata con la sigla ESP (cioè con le iniziali dell’espressione ingl. Extra-Sensory ...
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noismo
(no-ismo), s. m. Atteggiamento negativo, di contrasto, abitudine a dire sempre no. ◆ [tit.] Contro il no-ismo ce n’est qu’un début / Anche la giustizia andrà riformata / La Margherita è portatrice [...] denuncia dell’avversario. 2) La rassicurante ripetizione, ovvero la riproposizione dei messaggi del passato, fondata sull’errata percezione per cui la società italiana sarebbe oggi la stessa di ieri. (Francesco Rutelli, Riformista, 6 agosto 2004 ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...