visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] v. diurna o fotopica, quella che si ha nelle ore di piena luminosità, assicurata esclusivam. dai coni, che consente, oltre alla percezione nitida degli oggetti, anche quella dei colori. In partic., in medicina, v. nera e v. rossa, dovute, in soggetti ...
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cognitivo
agg. [der. del lat. cognĭtus: v. cognito], letter. – Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte [...] costituito da intelligenza artificiale, psicologia, linguistica, neuroscienze e filosofia della mente) che ha per oggetto i processi cognitivi umani, dalla percezione all’apprendimento, dalle strategie inferenziali all’elaborazione dell’informazione. ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso [...] dall’e.; opinione fondata sull’e.; giudicare al lume dell’e.; e. esterna, la percezione degli oggetti e dei fatti a noi esterni; e. interna, percezione degli stati e dei moti interiori della coscienza; e. comune, quella spontanea, senza regole ...
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esterno
estèrno agg. e s. m. [dal lat. externus, der. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o appare di fuori: le parti e. della carrozzeria; parete, facciata e.; si accede al piano [...] (in antitesi a interno o interiore): mondo e., l’insieme delle cose che sono oggetto della percezione, o che sono pensate come oggetti di una possibile percezione. d. In astronomia, pianeti e., quelli la cui orbita è più ampia di quella terrestre ...
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tra-
[dal lat. trans «al di là, attraverso»; in alcuni casi (v. oltre) con influsso di ultra «oltre» e di intra «dentro»]. – Prefisso che entra in composizione di molte parole (soprattutto verbi) derivate [...] (= frapporre), trascegliere, scegliere tra più cose, ecc. In composizione con verbi di percezione, ha la funzione di significare che tale percezione è incerta, non chiara, non corrispondente al vero: traudire, travedere. Con valore attenuativo ...
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polisensoriale
agg. Relativo a più sensi, che coinvolge più sensi; che suscita sensazioni di tipo diverso. ◆ il «Carducci 76», aperto da pochi mesi, non va di moda soltanto perché il proprietario è un [...] , di ciascuno. Ma ci sono luoghi e spazi conseguenti che possono diventare i sensi di una città. Sono luoghi dove la percezione di ciascuno si avvicina a quella intangibile, ma probabile, di tutti. (Maurizio De Caro, Corriere della sera, 9 marzo 2006 ...
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self
〈sèlf〉 pron. e agg., ingl. [dal germ. *sëlba-, affine al ted. selbst, «stesso»]. – Parola che significa «stesso», oggi usata in ingl. solo in composizione, sia come secondo elemento (per es. myself, [...] ego, e in sociologia, con sign. affine ma più specifico, per indicare l’io in quanto influenzato dal modo in cui ci si immagina di apparire agli altri, dalla percezione del loro giudizio e dagli effetti (positivi o negativi) che ci derivano di tale ...
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percettivo
agg. [der. del lat. perceptus, part. pass. di percipĕre «percepire», attrav. il fr. perceptif]. – Della percezione, relativo alla percezione di una realtà esterna: il processo p.; capace di [...] percepire: facoltà p. (o assol. percettiva s. f.), la percettività ...
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percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, [...] indipendentemente dal soggetto percipiente ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di [...] aspirazione al t.; la fede nel trascendente. Nella fenomenologia di E. Husserl, è detta trascendente la percezione degli oggetti, contrapposta alla percezione immanente che la coscienza ha di sé stessa. 2. In matematica, di qualsiasi ente che non sia ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...