paracusia
paracuṡìa s. f. [comp. di para-2 e gr. ἄκουσις «audizione»]. – Nel linguaggio medico, con accezione generica, ogni abnorme percezione uditiva. In partic.: p. tonale, quella che si ha quando [...] localizza la sorgente sonora in direzione opposta a quella reale, dovuta a otite, tappi di cerume o altro; p. di Willis, quella, per lo più dovuta a otosclerosi, caratterizzata da una percezione dei suoni più soddisfacente negli ambienti rumorosi. ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata [...] male, del bello; l’i. di Dio; l’i. dei primi principî; l’i. estetica; nella filosofia kantiana, i. sensibile, percezione passiva, ma immediata, dell’oggetto da parte di un essere finito, in contrapp. all’i. intellettuale, propria di Dio, creatrice ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz [...] , cioè l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo (del quale tale atto è proprio) diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere inavvertite; quindi, in Kant, lo stesso che autocoscienza, distinta in appercezione ...
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sensorializzato
sensorialiżżato agg. [der. di sensoriale]. – Che ha acquistato i caratteri della percezione sensoriale: allucinazione ben s., in psichiatria, allucinazione che ha la stessa nitidezza [...] e vivacità di una normale percezione. ...
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illusione
illuṡióne s. f. [dal lat. illusio -onis «ironia» (come figura retorica) e nel lat. tardo «derisione», der. di illudere: v. illudere]. – 1. In genere, ogni errore dei sensi o della mente che [...] con la prospettiva l’i. della profondità; i. dei sensi, della fantasia, dell’immaginazione. In psicologia, ogni percezione della realtà falsata dall’intervento di elementi rappresentativi associati allo stimolo sensoriale così strettamente da essere ...
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neurofenomenologia
s. f. Lo studio dei fenomeni della percezione della coscienza sulla base dei più recenti progressi delle neuroscienze. ◆ Oggi la fenomenologia è protagonista di una singolare vicenda [...] della mente propongono di naturalizzarla, ricorrendo alle recenti scoperte della neurologia per spiegare le indagini fenomenologiche della percezione e della coscienza sul piano scientifico, con non pochi problemi teorici, dal momento che già Edmund ...
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cecita
cecità s. f. [dal lat. caecĭtas -atis, der. di caecus «cieco»]. – 1. a. Mancanza della vista definitiva o temporanea, assoluta o relativa a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di [...] entrambi gli occhi, oppure soltanto uno degli elementi che compongono l’atto visivo (senso luminoso, senso cromatico, percezione spaziale, stereoscopia, ecc.): essere colpito da c.; c. crepuscolare, c. notturna, sinonimi rispettivam. di emeralopia e ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e [...] o una interpretazione negativa, come movimento di diversione e fuga dalla realtà, o positiva, come funzione sintetica della percezione o come integrazione dei dati reali verso il possibile. b. Con altra accezione, la sfera dell’immaginazione quale ...
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sinestesia
sinesteṡìa s. f. [dalla voce prec.]. – 1. Nel linguaggio medico, termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, [...] termine si indica anche un disturbo neurologico, dovuto a lesioni cerebrali o delle strutture nervose periferiche, consistente nella percezione di una stimolazione in una zona lontana dal punto ove questa viene esercitata. 2. Nel linguaggio della ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: [...] anche l’espressione c. di Elettra); c. d’inferiorità, atteggiamento di sfiducia nelle proprie possibilità, dovuto a una disarmonica percezione che il soggetto ha di sé; c. di castrazione (v. castrazione). Con sign. più generico, anche nel linguaggio ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...