conoscenza /kono'ʃɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre "conoscere"]. - 1. a. [facoltà umana di conoscere, di apprendere] ≈ apprendimento, cognizione, (non com.) conoscimento, processo [...] , appoggi, contatti, (fam.) entrature, (fam.) maniglie, rapporti, relazioni. ↔ inimicizie. □ perdere (la) conoscenza [perdere la percezione di sé in seguito a svenimento] ≈ perdere i sensi, svenire, venire meno. ↔ riaversi, rinvenire, riprendere ...
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coscienza /ko'ʃɛntsa/ (ant. conscienza, conscienzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire]. - 1. a. (filos., psicol.) [conoscenza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno: c. di sé; [...] ho c. di ciò che dico] ≈ cognizione, consapevolezza, percezione, sensazione, sensibilità. ‖ discernimento. ↔ inconsapevolezza, incoscienza, insensibilità. b. (estens.) [insieme delle facoltà percettive] ≈ conoscenza, sensi. ● Espressioni: perdere ...
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Fabio Rossi
ascoltare. Finestra di approfondimento
Percepire con l’udito - A. è talora intercambiabile con sentire, di cui spesso rappresenta un sinon. di grado più intenso («prestare attenzione a ciò [...] : sento sbattere una porta (o sento una porta sbattere o una porta che sbatte).
Contrari - Come per tutti i verbi di percezione, è molto difficile individuare i contr. di a. e sentire, senza ricorrere a perifrasi, spesso d’uso fam.: fare orecchie da ...
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illusione /il:u'zjone/ s. f. [dal lat. illusio -onis "ironia" (come figura retorica), nel lat. tardo "derisione"]. - 1. [percezione falsata della realtà: i. ottica] ≈ apparenza, inganno. ↑ allucinazione. [...] 2. [speranza vana, opinione inesatta su persone o cose: nutrire l'i. di poter cambiare il mondo] ≈ chimera, (lett.) ircocervo, miraggio, sogno, utopia, vagheggiamento. ‖ lusinga, velleità. ↔ realtà ...
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noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] insoddisfazione della vita, proprio di molti scrittori romantici e decadenti. Spesso tedio, ancor più di n., può alludere a una percezione della vanità della vita (un po’ come spleen, ma meno puntuale e più com.): udire il vento che faceva nei ...
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impalpabile /impal'pabile/ agg. [dal lat. tardo impalpabĭlis, der. di palpabĭlis "palpabile", col pref. in- "in-²"]. - 1. a. [che sfugge alla percezione del tatto] ≈ immateriale, impercettibile, incorporeo, [...] intangibile. ↔ palpabile, percepibile, tangibile. b. (fig.) [che non può essere definito: un'i. sensazione di disagio] ≈ indefinibile, indicibile, ineffabile, vago. ↔ chiaro, concreto, palpabile, percepibile, ...
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impressione /impre's:jone/ s. f. [dal lat. impressio -onis, der. di imprimĕre "imprimere"]. - 1. [segno lasciato nell'imprimere] ≈ [→ IMPRONTA² (1)]. 2. (tipogr.) a. [l'operazione dello stampare e il risultato [...] a determinati fatti, suggerita da impulsi spesso indefiniti: ho l'i. che le cose si mettano male] ≈ idea, percezione, presentimento, sensazione. b. [moto dell'animo provocato da fatti che colpiscono fortemente: la sciagura ha destato grande i. nella ...
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olfattivo agg. [der. di olfatto]. - (fisiol.) [della funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, nei vertebrati localizzata spec. nella cavità nasale: nervi o.] ≈ (non com.) olfattorio. ...
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olfatto s. m. [dal lat. olfactus -us, der. di ol(e)facĕre "odorare, fiutare"]. - (fisiol.) [funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, nei vertebrati localizzata spec. nella cavità [...] nasale: avere un o. fine] ≈ Ⓖ fiuto, Ⓖ (fam.) naso, odorato ...
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olfattorio /olfa't:ɔrjo/ agg. [der. di olfatto], non com. - (fisiol.) [della funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, nei vertebrati localizzata spec. nella cavità nasale: nervi [...] o.] ≈ olfattivo ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...