nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle [...] illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento della propria individualità. In senso fig., più genericam., stato di beatitudine, di appagamento, di puro godimento spirituale: a me in quel n. di splendori ...
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possa
pòssa s. f. [der. del tema poss- della coniugazione di potere (posso, possiamo, ecc.)], letter. – Potere, forza, vigore (spirituale o fisico): A l’alta fantasia qui mancò p. (Dante); Or ài fatto [...] ; a casa ti suogli mostrare così debole e vinto e senza possa (Boccaccio); con sign. più generico: il riposo, il perfetto silenzio, il breve sonno che avea ristorato le mie forze mentali, sembravano aver centuplicato in me la p. del dolore (Pellico ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] nobilmente, con signorilità di modi, da gentiluomo, ed è spec. gentile, premuroso e rispettoso con le donne: avere modi, tratti da perfetto c.; comportarsi da vero c.; sii c., cedi il posto alla signora. d. Nei balli e in società, chi balla con una ...
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possesso2
possèsso2 s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. a. Nel linguaggio giur., potere di fatto che si esercita su una cosa, su un bene, [...] in sé, riacquistare lucidità. c. Conoscenza piena e sicura: avere il pieno p. della materia, di un argomento; ha il perfetto p. della lingua; lo scrittore è giunto al pieno p. dei suoi mezzi espressivi; don Ferrante ... non solo ne ragionava con ...
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drittofilo
(o dritto-filo) s. m., invar. – Il filo della trama d’un tessuto. Si usa per lo più come locuz. avv. o aggettivale, nelle espressioni: tagliare d. o in d., tagliare il tessuto seguendo il [...] filo della trama; confezione d. (contrapp. a sbieco), quella in cui la verticale del modello segue il drittofilo della stoffa, in modo che raggiunga il perfetto appiombo. ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., [...] Grado e dignità di cavaliere: onorevolmente e cittadinescamente portò sua c. (G. Villani). 4. Insieme dei doveri imposti a un perfetto cavaliere: le leggi della c.; nobiltà di modi, generosità, cortesia: comportarsi con c.; ci vuole c. con le signore ...
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explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio [...] bibliografico si contrappone direttamente; secondo altre interpretazioni, sarebbe invece un’abbrev. di explicitus (est), cioè «(il libro) è stato tutto svolto», intendendosi in ogni caso per libro l’antico ...
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travestimento
travestiménto s. m. [der. di travestire]. – L’azione e il fatto di travestire e, più spesso, di travestirsi; il modo e i mezzi con cui si è travestiti: un abile t.; un t. perfetto; mettersi, [...] togliersi, completare il proprio travestimento. Anche in senso fig., alterazione dell’aspetto di qualche cosa, così da renderla difficilmente riconoscibile: t. eufemistico di una imprecazione; t. parodistico ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] ideale, presentando questa una situazione limite: per es., si parla di gas r., in contrapp. a gas ideale o perfetto, quando nell’equazione di stato del gas si introducono termini corrispondenti al volume finito delle molecole (che nel gas ideale ...
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affisso
agg. e s. m. [dal lat. affixus e affixum, der. di affigĕre «affiggere»]. – 1. agg. Attaccato, fissato: la spongia e alcune conchiglie che stanno a. a gli scogli (T. Tasso); oggi detto spec. di [...] affissi si distinguono in prefissi, infissi e suffissi secondo che compaiono dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es. s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perfetto liqui); -sc- in pulisco (infinito pulire); -mente in allegramente. ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...