reattore
reattóre s. m. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-attore]. – 1. Nella tecnica, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche per lo più a [...] , in r. catalitici e non catalitici; a seconda del grado di mescolamento del sistema reagente, in r. a mescolamento perfetto (nei quali a ogni punto competono gli stessi valori di temperatura e composizione), r. con flusso a pistone (dove invece ...
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non-denaro
s. m. Denaro virtuale, mezzo utilizzato per l’acquisto di merci, erogato da istituti o società di credito, sulla base di un corrispettivo in una determinata valuta. ◆ Una storia, quella del [...] spiccioli, che ha portato all’invenzione di certi miniassegni a cui Hans Magnus Enzesberger dedicò un reportage semplicemente perfetto. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 4 luglio 2002, p. 25, Cronaca).
Derivato dal s. m. denaro con l’aggiunta del ...
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godimento
godiménto s. m. [der. di godere]. – 1. a. Sentimento di soddisfazione e di intima contentezza, che si prova nel possesso, nella partecipazione o nella contemplazione di un bene fisico o spirituale, [...] qualche cosa; g. dello spirito, dei sensi; g. estetico; è proprio un g. spirituale starlo a sentire; g. puro, pieno, perfetto. b. concr. Ciò che provoca tale sentimento: amare, cercare i g.; g. morali, intellettuali, materiali. 2. Determinato per lo ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] Sebastiano del Mantegna); la corona del m., la gloria acquistata con il sacrificio della vita; m. spirituale, il perfetto e quotidiano esercizio delle virtù cristiane. Anche con riferimento a credenti di altre religioni: i musulmani cercano la morte ...
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sigmatico
sigmàtico agg. [der. di sigma] (pl. m. -ci). – Nella descrizione della morfologia greca (e per estens. anche di altre lingue), detto di forma della flessione verbale o nominale in cui è presente [...] (cioè -σ- o -ς in greco, s in altre lingue), morfema che invece è assente nelle cosiddette forme asigmatiche (v. asigmatico); per es., nominativo s., come il gr. λύκος e il lat. lupus; aoristo s., come il gr. ἔλυσα; perfetto s., come il lat. dixi. ...
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imago2
imago2 s. f., lat. scient. [dal lat. class. imago (-gĭnis) «immagine»]. – 1. In zoologia, l’ultimo stadio della vita postembrionale degli insetti, che corrisponde allo stato adulto caratterizzato [...] dalla maturità sessuale e dall’attività riproduttiva (è detto anche insetto perfetto, oltre che immagine o imagine). 2. In psicanalisi, ricordo, spesso idealizzato, di una persona amata nella prima infanzia (generalmente uno dei genitori) e ...
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auso
àuṡo part. pass. [dal lat. ausus, part. pass. di audere «osare»], letter. ant. – Osato; è adoperato con valore verbale da Dante nel verso nulla volontà è di più ausa (Par. XXXII, 63), «ha osato [...] di più», corrispondente al lat. ausa est (perfetto indic. di audeo, verbo semideponente). ...
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dirittezza
dirittézza s. f. [der. di diritto1], non com. – L’essere diritto: d. del cammino, di una strada; facendosi le inclinazioni e le incurvazioni or maggiori ed or minori, e talora riducendosi [...] quelle all’equilibrio perfetto e queste alla perfetta d. (Galilei). In senso morale, rettitudine (meno com. di dirittura): la d. del suo carattere. ...
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trepidazione
trepidazióne s. f. [dal lat. trepidatio -onis, der. di trepidare (che in lat. significava anche «vibrare, scuotersi tremando»)]. – 1. Stato d’animo ansioso e sollecito, proprio di chi attende [...] o meno irregolari, dovuti spesso a cause accidentali, che si possono avere in corpi rotanti a causa di un non perfetto equilibramento, in edifici a causa del traffico stradale, ecc. Il termine indica anche i moti anormali delle locomotive. Con sign ...
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mostra
móstra s. f. [der. di mostrare]. – 1. L’atto di mostrare, di far vedere, soprattutto nelle locuz. mettere in mostra qualche cosa, fare mostra di qualche cosa, rendere visibile, esporre alla vista [...] per cellulari, rotoli di carta, pentole (Lidia Ravera); nell’esercizio alle parallele ha fatto m. di uno stile perfetto; spesso, ostentare con vanità, esibire orgogliosamente, o anche esporre in pubblico cose che sarebbe bene tenere coperte o ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...