desiderare
(ant. disiderare) v. tr. [dal lat. desiderare, foggiato su considerare; propr. «sentir la mancanza di»] (io desìdero, ecc.). – 1. Provare desiderio di qualche cosa; volere fortemente quanto [...] lascia parecchio a d. per la forma; quanto a puntualità, lascia molto a d.; non lasciar nulla a d., essere perfetto, corrispondere pienamente alle esigenze: è un servizio che non lascia nulla a desiderare. 2. Aver bisogno, avvertire la mancanza ...
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controllo parentale
loc. s.le m. Barriera elettronica che impedisce ai minori la visione di trasmissioni televisive a pagamento o la navigazione su siti della rete telematica non ritenuti idonei dai [...] Moige, Movimento Italiano Genitori, accusa il canale satellitare Sky Vivo «per aver mandato in onda nella trasmissione “L’uomo perfetto”, (in fascia protetta) scene di nudità maschile». Pronta la replica di Sky: «La Pay Tv offre molti strumenti per ...
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merce
mèrce s. f. [lat. merx mercis]. – 1. a. Ogni bene economico, in genere prodotto del lavoro umano, in quanto oggetto di contrattazione e di scambio: m. buona, pregiata, cattiva, scadente; m. conservabile, [...] deperibile; m. in perfetto stato di conservazione, m. avariata; m. nazionali, estere; m. di provenienza illecita; m. di contrabbando; un carico, un lotto di m.; imballare, spedire una m.; sequestrare una m.; luogo di provenienza di una merce. In ...
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preterito
pretèrito agg. e s. m. [dal lat. praeterĭtus, part. pass. di praeterire «preterire»], ant. o letter. – 1. agg. Passato, trascorso: il tempo p., le p. età; o che si riferisce al passato: rammentare [...] assol. preterito, denominazione generica dei tempi passati della coniugazione verbale (per cui si poteva avere un p. imperfetto, un p. perfetto e piuccheperfetto, ecc.): ha la nostra lingua due p., uno prossimo e uno remoto (C. R. Dati). Al plur., i ...
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tonale
agg. [der. di tono1]. – Genericam., del tono, dei toni, che riguarda il tono. In partic.: 1. In musica, che si riferisce al principio di tonalità, cioè al criterio di disporre i suoni in relazione [...] essa viene pronunciata, e che possono essere diversi da quelli rigorosamente semantici. ◆ Avv. tonalménte, per quanto concerne l’aspetto tonale, i valori e gli effetti tonali, la tonalità: un dipinto, un brano musicale, un film tonalmente perfetto. ...
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rialesatura
rialeṡatura s. f. [der. di rialesare]. – L’operazione con cui si riportano i cilindri ovalizzati dall’usura a un diametro perfetto, lievemente maggiorato rispetto al precedente: far fare [...] la r. dei cilindri del motore della macchina ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] t., di piatti, posate, bicchieri; comuni i prov. a t. non s’invecchia, e chi canta a t. e fischia a letto, è matto perfetto; mettere a t., dare da mangiare, provvedere al vitto: ha quattro figli, o otto persone, da mettere a t. tutti i giorni; fare ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] di stato PV = nRT, che lega tra loro la pressione P, il volume V e la temperatura T di n moli di un gas perfetto); in chimica R indica, in una formula, un gruppo o un radicale organico generico o, in partic., alchilico (inoltre, acido R, l’acido 2 ...
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insetti
insètti s. m. pl. [lat. scient. Insecta: v. insetto]. – Nella classificazione zoologica, classe di artropodi che comprende il maggior numero di esseri viventi e i più varî per forma; hanno il [...] con varie modalità a seconda della specie. La forma più tipica e completa dello sviluppo è l’olometabolia, in cui l’insetto passa per gli stadî di larva, pupa o ninfa, e immagine o adulto o insetto perfetto, nel quale avviene la riproduzione. ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] a tutto; con riferimento più determinato: ha confessato tutto; hai studiato tutto?; ha portato via tutto; ha trovato tutto in perfetto ordine; è andato tutto bene? Spesso riferito a un pron. dimostrativo: e t. questo, perché?; ha t. ciò che vuole ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...