diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] (locuz. che ha prob. origine francese, un pauvre diable, ed è usata anche al femm.: una povera diavola); con tono ammirativo, di persona che in qualche modo esca dall’ordinario: d. d’un prestigiatore!; è un d. quell’avvocato; quel d. d’una ragazza fa ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ha nessun pensiero; si è comportato così senza una ragione al m.; non c’è niente al m. di più divertente; non c’è al m. persona più noiosa di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a nessun patto. c. Con uso iperbolico ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] di b. in b., di notizia che viene riferita dall’uno all’altro; andare per le b. di tutti, essere sulla b. di tutti, di persona di cui si parla molto, in bene o in male: quantunque gli piacesse molto d’andar per le b. degli uomini, [don Rodrigo] n ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] p. un amico, perché è morto, o si è allontanato, o anche perché è cessata l’amicizia; in partic., con riferimento a familiari, persone amate e sim., esserne privato a causa della morte: ha perduto un figlio in guerra; p. i genitori, p. il padre e la ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] della cosa che rappresenta il male commesso e il dativo della persona: come noi lo mal ch’avem sofferto Perdoniamo a ciascuno ... frasi negative o di senso negativo, costruito con il dativo di persona: i nemici misero a sacco la città senza p. né a ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] la l., gli manca la l., scherz., quando qualcuno non risponde a una domanda; quello che ha nel cuore ha sulla l., di persona sincera; dice tutto ciò che gli viene sulla l., di chi parla senza riflettere o senza intender bene ciò che dice; tu parli ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] m., con intenti m.; un racconto, uno spettacolo m.; anche con valore neutro: non è m. che tu agisca così. Riferito a persona, che agisce secondo una legge morale (contrapp. a immorale e amorale). c. Con valore limitativo, di cosa che si riferisce al ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] risponde così ai genitori. c. Nell’uso fam., spec. tosc., l’impersonale può essere riferito a un soggetto plur. di prima persona: è quello che si diceva anche noi; noi si passa sempre l’estate in montagna; oggi ... era il giorno stabilito col signor ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] o raggiunga l’eccellenza nell’arte sua: bello come un dio; suona, canta come un dio; Bellini è il dio della melodia. E di persona o cosa che sia soggetto di culto e quasi di adorazione: quell’uomo è un dio per lei; Napoleone era un dio per i suoi ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada [...] sempre f. in un luogo; è f. a Roma da qualche mese. Usi fig.: avere fissa nel cuore, nella mente una persona o una cosa, averla sempre presente; idea f., ostinata, che ossessiona la mente con continuità, espressione, spesso, di coazione; fam., chiodo ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...
PERSONA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carmelo SCUTO
Giannetto LONGO
Calogero GANGI
Emilio ALBERTARIO
Guido ZANOBINI
. Al pari del corrispondente greco πρόσωπον, il latino persona, indicante in origine la "maschera" che l'attore reca...