puttana s. f. [dal fr. ant. putain, caso obliquo di pute "donna di facili costumi", femm. di put "sporco, puzzolente"], offensivo - 1. [donna che esercita la prostituzione o che è giudicata simile alle [...] ] ≈ (fam.) andare alla (o in) malora (o a rotoli), andare male. ↔ andare bene, riuscire. □ figlio di puttana 1. [persona disonesta e spregiudicata] ≈ balordo, disgraziato, (pop.) figlio di buona donna (o d'un cane), poco di buono, (roman.) puzzone. 2 ...
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morto /'mɔrto/ [part. pass. di morire; lat. mortuus, part. pass. di mŏri "morire"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, animale, organismo vivente in cui siano venute meno le funzioni vitali: i soldati m.] ≈ deceduto, [...] un m. di sonno] ≈ babbeo, beota, citrullo, gonzo, grullo, idiota, imbecille, scemo. ↔ dritto; morto e sepolto [di cosa o persona a cui non si pensa più: una questione m. e sepolta] ≈ dimenticato, (lett.) obliato, passato, scordato. ‖ superato; opera ...
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nano [lat. nanus, gr. nânos]. - ■ agg. 1. (med., biol.) [di individuo (o razza) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media]. 2. (estens.) [di ridotte dimensioni rispetto [...] ↑ enorme, gigantesco. ■ s. m. (f. -a) 1. (med.) [individuo affetto da nanismo]. 2. (estens., spreg.) a. [persona di statura di gran lunga inferiore alla norma] ≈ lillipuziano, (scherz.) mezza cartuccia, (scherz.) nanerottolo, pigmeo, (scherz.) puffo ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] (a). d. [assol., avere corso legale: le monete di rame non vanno più] ≈ valere. e. [essere gradito, col dativo della persona a cui la cosa piace: questa minestra non mi va] ≈ andare a genio, garbare, piacere, soddisfare. ↔ dispiacere. 5. (fig.) [con ...
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Fabio Rossi
uomo. Finestra di approfondimento
Uomo, donna e persona - Nel sost. u. sono confluiti sia i sign. propri dell’etimo lat. homo («essere umano»), sia quelli di vir («essere umano di sesso maschile»), [...] , ha cominciato ad essere condannato, poiché sentito come discriminante. Pertanto in talune espressioni a u. è stato sostituito persona: diritti della persona (e non più, o ormai sempre più raram., diritti dell’u.) oppure l’espressione uomini e donne ...
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venire [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo, vièni, viène, veniamo, venite, vèngono; pres. cong. vènga, veniamo, veniate, vèngano; imperat. vièni, venite; fut. verrò, ecc.; condiz. verrèi, ecc.; pass. rem. [...] risalire, salire. ↔ venire giù. 2. (fig.) [diventare grande: il ragazzo viene su bene] ≈ crescere, svilupparsi. □ venire via 1. a. [di persona, muoversi da un luogo in genere, anche con la prep. da: v. via da Roma] ≈ [→ VENIRSENE (1. a)]. b. (estens ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] in nome (o per l'amor) di Dio ≈ per carità, per favore, per pietà; senza Dio [come s. m. e f. invar., persona priva di fede] ≈ agnostico, areligioso, ateo; senza timor di Dio [come agg., privo di principi etici] ≈ amorale, senza scrupoli. b. (f. dea ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] volta era stato di modi distinti, quasi signorili (F. Tozzi); con me si è sempre comportato da signore. Riferito sia alle persone sia ai modi è l’intens. squisito, che può talora avere una sfumatura di affettazione: è stato di una gentilezza squisita ...
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lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] necessaria alla mia vita [G. D’Annunzio]), consentire (pare che la natura non ci consenta di avere in odio una persona che dica di stimarci [G. Leopardi]) e permettere (non ti permetto di trattarmi così!), che rimandano a impedimenti più consistenti ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] e i loro superiori. In quest’ultimo sign. un sinon. usato è anche lealtà, che indica soprattutto il non tradire un amico o una persona alla quale si è legati da un rapporto professionale: la lealtà è un debito, e il più sacro, verso noi stessi, anche ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...
PERSONA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carmelo SCUTO
Giannetto LONGO
Calogero GANGI
Emilio ALBERTARIO
Guido ZANOBINI
. Al pari del corrispondente greco πρόσωπον, il latino persona, indicante in origine la "maschera" che l'attore reca...