petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca. ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] Con la prep. con, spartire, mettere in comune con altri: verresti in grembo a questo sconsolato A partir seco i dolorosi guai (Petrarca), i dolorosi lamenti; Allor ch’io partia teco i miei pensieri (Bembo); Con te partisco l’acqua il pane e il sale ...
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se3
se3 pron. [lat. sē; v. sé e si1] (senza radd. sint.). – Forma debole della declinazione pronominale, usata invece di si (sia riflessivo, come compl. oggetto o di termine, sia indefinito) quando è [...] .; in posizione enclitica: fermosse, avvicinosse, per fermossi (= si fermò), avvicinossi, e sim.; Sì chiaro ha ’l volto di celesti rai, Che vostra vista in lui non pò fermarse (Petrarca); e in posizione proclitica: non se vedea in ramo mover foglia ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] la famiglia è venuta a m. alla fine del secolo scorso. Con uso assol., perdere le forze: i’ temo forte di mancar tra via (Petrarca); sentirsi m., essere sul punto di perdere i sensi, di svenire. d. Esserci in meno rispetto a una quantità, a un numero ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] il caldo, il freddo; finalmente è tornato il sole; tornerà presto il bel tempo; Zefiro torna, e ’l bel tempo rimena (Petrarca); La notte che le cose ci nasconde Tornava ombrata di stellato ammanto (Poliziano). c. Seguito da a e un infinito, indica il ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] Flaiano); ogni pericolo è passato; ciò che è passato non torna più; tutto passa alla fine; Cosa bella mortal passa e non dura (Petrarca); mi è passato il raffreddore, il mal di testa, il dolore alla spalla; ti è passata la paura?; la sbornia non gli ...
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ritrarre
(non com. retrarre) v. tr. [lat. retrahĕre «tirare indietro», comp. di re- e trahĕre «trarre, tirare»] (coniug. come trarre). – 1. a. Trarre indietro o tirare via: ritrasse lo sguardo da quell’atroce [...] usi ant. o letter., raccogliersi, ricoverarsi: Però sarrebbe da ritrarsi in porto Mentre al governo ancor crede la vela (Petrarca); ridursi, limitarsi: io lasciai la quistione e mi ritrassi A dimandarla umilmente chi fue (Dante). 2. a. Trarre fuori ...
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vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, [...] si è esaurita; volevo scrivere dei versi, comporre della musica, ma mi è mancata la v.; Secca è la v. de l’usato ingegno (Petrarca); Ride il volgo, se sente un ch’abbia vena Di poesia (Ariosto). c. Traccia, segno più o meno evidente: c’era nelle sue ...
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quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli [...] q. il capitale. Con valore neutro: si presentò con q. occorreva; farò q. è in me; Che q. piace al mondo è breve sogno (Petrarca); seguito da un compl. partitivo: Con q. di quel salmo è poscia scripto (Dante); è q. di meglio posso darle; lo giuro su q ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] di schiera (conformemente all’analogo sign. del lat. numerus): Vergine saggia e del bel numero una De le beate vergini prudenti (Petrarca). 6. In quanto indica il posto occupato in una serie, il termine ha i seguenti usi: a. Può essere contrassegno ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.