nubiloso
nubilóso agg. [dal lat. nubilosus, der. di nubĭlus (v. nubilo)], letter. – Nuvoloso, pieno di nubi, coperto di nubi: un cielo n.; una notte n.; Là sotto i giorni n. e brevi (Petrarca). In usi [...] fig., dubbioso, incerto, o annebbiato, poco chiaro: concetti, pensieri n. (cfr. il più com. nebuloso); poet., turbato, rattristato: Con viso n. e ciglio basso (Ariosto); Serenò allora i n. rai [= occhi] ...
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spalmare
v. tr. [der. di palma1, col pref. s- (nel sign. 5); propr. «distendere con la palma della mano»]. – 1. a. Stendere uniformemente sulla superficie di un oggetto un leggero strato di una sostanza [...] (I. Calvino); talvolta, ma non com., con uso di agg., sottintendendo il complemento: Né per tranquillo mar legni spalmati (Petrarca). Nell’industria tessile, come agg. e s. m., con riferimento al tessuto ottenuto col metodo della spalmatura (v.). ...
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avventare
v. tr. [der. di vento] (io avvènto, ecc.). – 1. Gettare con impeto un oggetto contro qualcuno, scagliare: a. un sasso, un bastone a (contro) qualcuno; la fenestra Onde Amor m’aventò già mille [...] strali (Petrarca; fig.: a. sguardi di fuoco; a. un giudizio, un parere, darlo senza riflettere. 2. rifl. Scagliarsi addosso o contro qualcuno: gli si avventò alla gola; si avventò contro di lui coi pugni stretti; Come il mastin che con furor s’ ...
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scompagnare
v. tr. [der. di accompagnare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-1] (per la coniug., v. accompagnare). – 1. ant. o letter. Separare dal proprio compagno, dai compagni: Chi serba [...] ’assise (V. Monti); per estens., dividersi, staccarsi: Dal cor l’anima stanca si scompagna Per gir nel paradiso suo terreno (Petrarca); e con valore reciproco (o, forse, passivo): la natura, almeno quella degli uomini, porta che vita e infelicità non ...
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fontana
s. f. [lat. tardo fontana, propr. femm. (sottint. aqua) dell’agg. fontanus «di fonte»]. – 1. ant. a. Fonte, sorgente: tra chiare f. e verdi prati (Petrarca); una f. d’acqua freddissima (Boccaccio); [...] estens., fiume, corso d’acqua: tra Rialto E le f. di Brenta e di Piava (Dante). b. fig. Origine, causa: quel, ch’è sempre d’ogni mal fontana (Pucci); quella degli accenti è f. di errori a chi ben non vi ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] villano e il cor gentile secondo le concezioni stilnovistiche); Le parole che ’ntese Avrian fatto gentil d’alma villana (Petrarca); il piede Villan del servo con l’eburneo dente Segnò di lieve nota (Parini, nell’episodio della vergine cuccia); per ...
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spandere
spàndere v. tr. [lat. expandĕre, comp. di ex- e pandĕre «aprire, distendere»; v. espandere]. – 1. a. Stendere uniformemente su un’ampia superficie: s. il frumento sull’aia perché si asciughi; [...] Morta, né più coi turbini tenzona (Pascoli); poet., allargare, distendere: Quanto più disïose l’ali spando Verso di voi (Petrarca). b. Versare, spargere fuori: s. il vino sulla tovaglia; s. acqua, nell’uso fam., orinare; s. lacrime, piangere: guarda ...
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ventoso
ventóso agg. e s. m. [dal lat. ventosus, der. di ventus «vento»; come s. m., è dal fr. ventôse (Fabre d’Églantine, 1793), che ha lo stesso etimo]. – 1. a. agg. Di luogo dove domina il vento, [...] stato assai v. quest’anno. Meno com., che porta con sé vento, accompagnato da vento: nubi v.; v. pioggia (Petrarca). b. s. m. Nome del sesto mese del calendario rivoluzionario francese, terzo dell’inverno, nel calendario gregoriano corrispondente al ...
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accendere
accèndere v. tr. [lat. accendĕre] (pass. rem. accési, accendésti, ecc.; part. pass. accéso). – 1. a. Provocare l’inizio di una combustione suscitando una fiamma: a. un fiammifero; comunicare [...] , il forno, la stufa; quindi anche a. la sigaretta, la pipa. Estens., poet.: poi che ’l ciel accende le sue stelle (Petrarca). b. Chiudere il circuito di una lampada elettrica in modo che il filamento di questa divenga incandescente e irradii luce: a ...
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bibere
bìbere v. tr. [dal lat. bibĕre], poet. ant. – Bere; latinismo raro, di cui non si hanno peraltro attestazioni nella forma dell’infinito: oblio ne l’alma piove D’ogni altro dolce, e Lethe al fondo [...] bibo (Petrarca). ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.