avverso1
avvèrso1 agg. [dal lat. adversus, propr. part. pass. di advertĕre «volgere verso»]. – 1. letter. Che è di fronte: Di quel color che per lo sole avverso Nube dipigne da sera e da mane, Vid’ïo [...] . sorte; quindi infelice, sfortunato: nei casi a., nelle circostanze a.; Né gran prosperità il mio stato avverso Pò consolar (Petrarca). In farmacologia, riferito a effetto (o a reazione) di un medicamento, fastidioso, dannoso; può essere distinto in ...
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plorare
v. intr. e tr. [dal lat. plorare] (io plòro, ecc.), poet. – 1. intr. (aus. avere) Piangere, lamentarsi: amorose vespe Mi pungon sì che ’nfin qua il sento e ploro (Petrarca); Anco ogni giorno [...] se ne parla e plora In mille parti (Manzoni). 2. Con uso trans., compiangere, piangere una persona morta: Guglielmo fu, cui quella terra plora Che piagne Carlo e Federigo vivo (Dante); Ploravan tutte l’ancor ...
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nugae
‹nùǧe› s. f. pl., lat. – Propr., inezie, bagattelle, cose da poco, detto talvolta (anche nel dim. nugellae) di composizioni letterarie alle quali l’autore non dà o dice di non voler dare peso; [...] in questo senso, la parola è stata usata da Catullo, da Orazio e anche dal Petrarca. ◆ Rara la forma italianizzata nuge o nughe: Onore e castità son ciance e nughe (Tansillo); la plebe si pasce di nuge (Rovani). ...
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conservo
consèrvo s. m. [dal lat. conservus, comp. di con- e servus «servo»], non com. – Compagno di servitù; chi è servo, insieme con altri, dello stesso padrone, o è soggetto alla stessa autorità: [...] una podestate (Dante); I0, ch’era più salvatico che i cervi, Ratto domesticato fui con tutti I miei infelici e miseri c. (Petrarca, con allusione alla servitù d’amore); dee così l’uno l’altro conservo aiutare come veggiamo che nel corpo, quando l’una ...
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crine
s. m. (ant. crina s. f.; ant., ma tuttora in uso nel sign. 1, crino) [lat. crīnis «crine, capello, chioma»]. – 1. Ciascuno dei peli della criniera o della coda del cavallo e di animali affini, [...] , usato come contrafforte in sartoria. 4. poet. Capello: Allor di quella bionda testa svelse Morte co la sua mano un aureo c. (Petrarca); con valore collettivo, i capelli, la chioma: Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il c ...
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mentre
méntre cong. [lat. dŭm ĭntĕrim «mentre frattanto», attraverso l’ital. ant. doméntre]. – 1. a. Nel tempo in cui, intanto che: m. parlavo, mi guardava fisso negli occhi; tutto questo è successo [...] modo indic. o il cong.: tenne gli occhi mei mentr’al ciel piacque Bramosi e lieti, or li tèn tristi e molli (Petrarca); Beatissimi voi Mentre nel mondo si favelli o scriva (Leopardi); anche mentre che (raro mentreché): m. che tu [Italia] fusti unita ...
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querela
querèla s. f. [dal lat. querela (con tutti e due i sign.), der. di queri «lagnarsi»]. – 1. letter. a. Lamento, parole lamentose: Già desïai con sì giusta querela ... farmi udire (Petrarca); di [...] querele empiendo e di sospiri I fòri ed i teatri (Parini); Quante q. e lacrime Sparsi (Leopardi); A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo (Manzoni); anche, ma raram., lamento di ...
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stranio
strànio agg. [lat. extraneus], ant. o poet. – Estraneo, straniero; anche, strano, insolito, inusitato: Qual celeste non so novo diletto E qual s. dolcezza si sentia (Petrarca). ...
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avvicinare
v. tr. [der. di vicino]. – 1. Mettere, collocare vicino o più vicino: a. la sedia al tavolo; a. il giornale agli occhi; a. il bicchiere alle labbra o le labbra al bicchiere (più com. accostare); [...] qualche cosa; avvicinarsi ai cinquanta o alla cinquantina, con riferimento all’età; Quanto più m’avicino al giorno extremo (Petrarca). Riferito al tempo stesso, farsi più prossimo: s’avvicina l’estate, il Natale, il giorno fissato per la partenza ...
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disfogare
v. tr. [der. di foga, col pref. dis-1] (io disfógo, tu disfóghi, ecc.), letter. – Sfogare: mi sia di sospir tanto cortese, Quanto bisogna a d. il core (Petrarca). ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.