brughiera
brughièra s. f. [dal provenz. bruguiera, der. del lat. tardo brucus «erica»]. – 1. Terreno pianeggiante povero di sali solubili, spesso argilloso, sabbioso e con scarso humus, con vegetazione [...] di brugo e altre specie accompagnatrici (ginestrone e simili), uniche piante che attecchiscono; la bonifica è difficile e costosa per la scarsa fertilità del terreno; le colture più adatte sono i prati irrigui, la patata, il tabacco. 2. Terra di b. ( ...
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ippocrateacee
ippocrateàcee s. f. pl. [lat. scient. Hippocrateaceae, dal nome del genere Hippocratea, der. di Hippocrătes (v. ippocràtico)]. – Famiglia di piante archiclamidee, legnose e generalmente [...] rampicanti, tipiche dei paesi tropicali; sono noti tre generi con varie specie, alcune delle quali dànno frutti commestibili ...
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tapiro
s. m. [dal port. tapir, voce di origine tupi]. – 1. Genere di mammiferi della famiglia tapiridi (lat. scient. Tapirus), con quattro specie, che vivono solitarie in terreni boscosi e umidi, nutrendosi [...] di fogliame, piante acquatiche e frutti selvatici: hanno dimensioni comprese tra i 75 e i 120 cm alla spalla, peso tra i 220 e i 300 kg, corpo tondeggiante, groppa più alta della spalla, collo corto, testa piccola e allungata, terminante con una ...
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accestimento
accestiménto s. m. [der. di accestire]. – Di piante erbacee, l’accestire, il far cesto. In botanica, sono usati anche i sinon. tallimento e tallitura. ...
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tisichezza
tiṡichézza s. f. [der. di tisico]. – L’essere tisico, la condizione di chi è tisico. Si usa soprattutto in senso fig. per indicare gracilità estrema di persone o piante che vengono su stente, [...] o anche la mancanza di vigore di opere letterarie, drammatiche, artistiche ...
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ceroplaste
s. m. [lat. scient. Ceroplastes, dal gr. κηροπλάστης «ceroplasta»]. – Genere d’insetti emitteri della famiglia coccidi, la cui femmina ha il corpo coperto da uno strato di cera grigio-biancastra [...] modellata a piastre. Il rivestimento del maschio, che è alato, è bianco neve, e sporge con varî raggi. Molte specie sono parassite di piante da frutto e da giardino. ...
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tisico
tìṡico agg. [dal lat. phthisĭcus, gr. ϕϑισικός] (pl. m. -ci). – Affetto da tisi; nell’uso com., con partic. riferimento alla tubercolosi cavitaria: si temeva che fosse t., che finisse t.; anche [...] con valore di sost.: un tisico, una tisica, sanatorio per tisici. Per estens., di piante stentate, che crescono senza rigoglio: quattro alberelli t.; e fig.: quelle pochine e tisiche idee guerzoniane (Carducci); un romanzetto, un dramma, un film t., ...
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accestire
v. intr. [der. di césto 2] (io accestisco, tu accestisci, ecc.; aus. essere). – Fare cesto, detto di piante erbacee, soprattutto cereali, che si arricchiscono di steli nella parte basale del [...] fusto formando un cespo: la lupinella cominciava ad a.; il grano già accestisce. Con termine più tecnico, in botanica, tallire ...
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albuca
s. f. [lat. scient. Albuca, dal lat. class. albucus «asfodelo»]. – Genere di piante liliacee, con foglie strette e fiori riuniti in racemi, bianco-verdicci o giallicci. Comprende una cinquantina [...] di specie, tutte africane, qualcuna delle quali è coltivata come pianta ornamentale. ...
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MEDICINALI, PIANTE
Fabrizio CORTESI
Con questo nome, e anche con quello di officinali (da officina "farmacia"), s'indicano quei vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici.
L'uso delle piante officinali è antichissimo;...
(o insettivore) Piante in grado di catturare insetti o altri piccoli animali e di ricavarne sostanze organiche azotate. Sono note circa 500 specie, tutte Angiosperme, appartenenti alle famiglie Cefalotacee, Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee...