frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti [...] ; f. fresca; f. secca (noci, nocciole, mandorle, fichi secchi, ecc.); f. selvatica o di siepe, quella di piante non coltivate (mirtilli, corbezzole, more); f. nostrana, coltivata in Italia; f. esotica, proveniente da paesi tropico-equatoriali (banane ...
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senape
sènape (o sènapa, ant. sènepa) s. f. [lat. sināpis e sināpi, gr. σίναπι(ς)]. – 1. a. Nome comune di piante brassicacee, coltivate e spontanee, e in partic. delle due specie s. bianca (lat. scient. [...] per il portamento delle silique mature, patenti nella prima e appressate all’asse nella seconda. b. Farina ricavata dai semi delle piante di senape, usata in farmacia (la senape nera) come revulsivo, per l’azione fortemente irritante, e in cucina (la ...
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pioniere
pionière s. m. [dal fr. pionnier (der. di pion, che ha il sign. e l’etimo dell’ital. pedone), nell’accezione assunta da questa parola nel sec. 19° («chi comincia a sfruttare territorî vergini», [...] così la trasformazione dei fattori ambientali e il successivo insediamento di altre specie e comunità vegetali; sono esempî di piante pioniere i muschi e i licheni che si insediano sulle rocce, lo sparto pungente che colonizza le dune litoranee ...
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morea
morèa s. f. [lat. scient. Moraea, dal nome del collezionista di piante ingl. R. More († 1780)]. – Genere di piante iridacee, con un centinaio di specie, originarie dell’Africa merid. e del Madagascar: [...] sono piante tuberose spesso coltivate nei giardini per i fiori vistosi, i quali durano di solito un sol giorno. ...
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fioritura
s. f. [der. di fiorire]. – 1. a. Il fiorire delle piante, consistente nello schiudersi del bocciolo del fiore, che mette allo scoperto stami, carpelli o loro parti, e rende possibile l’impollinazione: [...] : sono belli i prati durante la f.; in senso concr., l’insieme dei fiori di una pianta o di un complesso di piante: una f. scarsa, abbondante, una meravigliosa fioritura. b. Per analogia, f. del fitoplancton, o f. algale (o anche, con espressione ...
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composite
compòṡite (o compóste) s. f. pl. [lat. scient. Compositae, propr. part. pass. del lat. class. componĕre «comporre»]. – Piante dicotiledoni simpetale considerate in alcune classificazioni una [...] o composite liguliflore, con soli fiori ligulati). Sono piante erbacee, raramente arbusti o alberi, caratterizzate da fiori di angiosperme più ricco di forme. Vi appartengono molte piante utili: alimentari (carciofo, cicoria, topinambur), medicinali ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] metto dieci euro; quanto mi mette al metro questa tela?; se li prende tutti e tre glieli metto poco. m. Delle piante, sviluppare, far germogliare: m. le radici, le gemme, le foglie (fig., di persona, metter radici, prendere possesso stabilmente di un ...
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exsiccata
〈eksikkàta〉 s. neutro pl., lat. scient. (propr. «[cose] disseccate»), usato in ital. al
masch. (più raram. al femm.). – Collezione di piante, o parti di piante, convenientemente preparate e [...] seccate, raccolte e ordinate a scopo di studio. Più propriam., gli exsiccata sono i fogli su cui le piante o loro parti sono montate e classificate, e che nel loro insieme formano praticamente un erbario (v. erbario, nel sign. 2); in tale senso il ...
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diradamento
diradaménto s. m. [der. di diradare]. – 1. Il diradare, il diradarsi, e l’effetto che ne segue: d. delle vetture tranviarie in circolazione; d. della folla; d. della nebbia. 2. In partic.: [...] , in una piantagione troppo fitta, eseguito per favorire lo sviluppo delle piante che restano; anche l’analoga operazione compiuta sulle piante fruttifere o asportando rami per arieggiare la chioma o togliendo una parte dei frutti, affinché quelli ...
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sequòia s. f. [lat. scient. Sequoia, dall’ingl. sequoia, adattam. del nome di Sequoyah, studioso amerindio (1770 ca
1843), inventore dell’alfabeto cherokee]. – Nome di piante taxodiacee del Nord America [...] le due specie (che vengono coltivate anche come piante ornamentali) sono riscontrabili nella disposizione delle foglie e nella prima e fino a una ventina di mm nella seconda); sono piante molto longeve, con vita fino a 2-3000 anni, che raggiungono in ...
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MEDICINALI, PIANTE
Fabrizio CORTESI
Con questo nome, e anche con quello di officinali (da officina "farmacia"), s'indicano quei vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici.
L'uso delle piante officinali è antichissimo;...
(o insettivore) Piante in grado di catturare insetti o altri piccoli animali e di ricavarne sostanze organiche azotate. Sono note circa 500 specie, tutte Angiosperme, appartenenti alle famiglie Cefalotacee, Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee...