denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] da Machiavelli (Discorsi, l. II, titolo del cap. 10: I danari non sono il nervo della guerra, secondo che è comune d. Locuz. particolari in uso nel passato: denaro di s. Pietro, il tributo pagato anticamente alla Santa Sede da alcuni stati (Francia ...
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raddolcire
v. tr. [der. di dolce, col pref. ra-] (io raddolcisco, tu raddolcisci, ecc.). – 1. Addolcire, fare diventare dolce o più dolce; soprattutto in senso fig., cioè rendere meno aspro, meno feroce, [...] r. una pena, r. l’affanno; questa carità, ricoprendo i vostri peccati, raddolcirà anche i vostri dolori (Manzoni); un inatteso groviglio di giovanili pensieri e speranze lo raddolcisce (Pietro Citati). Intr. pron. raddolcirsi, farsi meno aspro, meno ...
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formazione-base
(formazione base), loc. s.le f. Nelle competizioni sportive, schieramento di partenza di una squadra. ◆ A ogni inizio stagione -- come era già capitato a Beppe Furino, figura mitologica [...] mai era successo nella gestione di Delio Rossi e nel tabellino dei marcatori tutti i giocatori che solitamente fanno parte dell’undici della formazione base. (Pietro Pinelli, Corriere della sera, 6 marzo 2007, p. 7).
Composto dai s. f. formazione ...
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shahid
s. m. e f. inv. Nel mondo islamico, chi è disposto a sacrificare la propria vita per l’affermazione dell’ideale religioso. ◆ In Iraq ci sono alcune migliaia di mujahidin, combattenti islamici, [...] Prima pagina) • La voce del muezzin che richiama i musulmani alla preghiera si leva potente in una Gaza insolitamente
Dall’arabo šahīd (‘testimone’).
Già attestato nella Repubblica del 17 aprile 1988, p. 4, La tragedia palestinese (Pietro Veronese). ...
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mechitarista
s. m. (pl. -i). – Ieromonaco armeno appartenente all’ordine monastico riformato di sant’Antonio abate che, approvato nel 1711, è stato fondato da Pietro Manuk (1676-1749), in religione Mechitàr, [...] per trasformazione dell’istituto da lui stesso iniziato a Costantinopoli e poi trasferito a Venezia (e quindi in parte a Vienna); nato con scopi missionarî, l’ordine ha sempre svolto intensa attività culturale. ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, [...] ripetere: “Signore, abbi pietà, salvami! Insegnami, Signore!” (Pietro Citati). Come formula di augurio, Dio ti salvi, anche col s. dalle fiamme solo qualche oggetto; il capitano ha tentato in tutti i modi di s. la nave; s. la proprietà; s. il ...
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sistema-Italia
(sistema Italia), loc. s.le m. L’insieme delle componenti istituzionali, politiche, imprenditoriali, culturali e sociali che concorrono allo sviluppo della nazione italiana. ◆ Abbiamo [...] assistito al declino – anzi, alla rotta – della competitività del sistema Italia. (Pietro Greco, Unità, 12 marzo 2001, Memorandum, p. I) • «Davanti a questa crisi il “sistema Italia” stenta a dare risposte, ma l’impianto federalista sarà il fattore ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa [...] del proprietario; v. fallimentare, quella che ha per oggetto i beni del fallimento (è espressione frequente nel commercio, sia per la predicazione delle indulgenze per la fabbrica di S. Pietro, affermava che l’indulgenza a favore dei morti poteva ...
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clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente [...] I (fine del 1° sec.), la cui parte più cospicua è rappresentata dalle cosiddette Clementine, gruppo di scritti nei quali Clemente narra la storia avventurosa della sua conversione per opera dell’apostolo Pietro; Costituzioni c. (o assol. Clementine), ...
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gravare
v. tr. e intr. [lat. gravare, der. di gravis «grave»]. – 1. tr. a. Caricare di un peso, opprimere imponendo un peso: g. le spalle di un fardello; gravarsi lo stomaco di cibo; più spesso fig.: [...] ; Né li gravò viltà di cuor le ciglia Per esser fì’ di Pietro Bernardone (Dante); Pentimento, che l’anima ci grava (Leopardi); g. eccessivamente gravati di tasse; Scemò i pubblici pesi a’ suoi pagani, Ma più gravonne i miseri cristiani (T. Tasso); g ...
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Figlio (n. 1329 - m. Nicosia 1369) di Ugo IV, alla cui morte (1359) gli successe; diede vigoroso impulso alla guerra contro i Turchi, cercando di suscitare in Europa una nuova crociata. Non essendo riuscito nell'intento, da solo occupò Alessandria...
Figlio (Belgrado 1844 - ivi 1921) di Alessandro, principe di Serbia dal 1858, quando il padre fu detronizzato, visse in esilio, prima a Ginevra, quindi in Francia; ufficiale nell'esercito francese, si distinse nella guerra con la Prussia (1870-71)....